On Mon, 13 Sep 2004 14:40:26 +0100
"Albanesi, Marco" <MAlbanesi@???> wrote:
> vedo lo scontro voluto e cercato con l'automobilista una inutile esibizione
> di diversità!
Rifletto ad alta voce...
<autoreferenzialita'>
In bici sfioro la rissa due volte al giorno in media. Mi impongo agli
incroci, rischio, insulto, faccio gestacci. Distribuisco foglietti con
scritto "parcheggio da cafone", scaglio telefonini nel Naviglio,
schiaffeggio specchietti di auto di lusso, calcio le smart nelle
portiere. Mi prendo i miei rischi, un giorno arrivero' in ufficio con
la faccia gonfia o una zampa rotta...
</autoreferenzialita'>
Eppure certe aggressivita' dei massaroli non le capisco. Mi ricordano
un po' il branco, quelli che fanno il saluto romano con una mano quando
sono tanti e quello a due quando sono pochi (cfr la vecchia canzone
partigiana "Festa d'aprile")
> Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico (e va bene)...ma al
> traffico
Purtroppo, ogni tanto lo blocchiamo. Ovvero, blocchiamo noi stessi.
Sarebbe bella una massa in cui non ci si autoblocca, ne' si bloccano gli
altri di proposito, come posizione premeditata. Si fa un giro in bici,
in tanti, allegri come cucu'. Ovviamente 500 bici qualche problemino al traffico
lo creano, ma non sara' diverso dal delirio che c'e' in viale misurata
tutto il giorno no?
Quello che mi sfugge e': quanti di noi, quando sono soli, girano tre
volte attorno a piazzale Loreto e poi si fermano in mezzo senza sapere
cosa fare?
L'idea piu' semplice in fondo potrebbe essere introdurre un semplice
dogma: in massa comportati come ti comporteresti se stessi facendo un
giro con amici e famiglia, inclusi un paio di mini-ciclisti.
--
alberto
"un altro blog? che palle!"
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