[Forumlucca] Econews - 13 settembre 2004

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 13 settembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi
(> ATTENZIONE: si consiglia la lettura ad un pubblico adulto e "tollerante")

SOMMARIO:
- Iraq. Pecoraro Scanio: serve solidarietà mondiale
- Procreazione. De Petris: appello a firmare referendum
- Iraq, italiane rapite. Pecoraro Scanio: Frattini subito in M.O.
- Iraq, italiane rapite. Pecoraro Scanio: Frattini in M.O.? Meglio tardi
che mai
- Iraq, italiane rapite. Bonelli: ritiro truppe atto umanità
- Iraq, italiane rapite. Cento: ultimatum anomali
- Iraq, italiane rapite. Cento: sbaglio incontrare Al Yawar
- Italiane rapite, sit-in Roma. Cento: non si sa nulla degli ostaggi
- Iraq, italiane rapite. Cento: facciamo come Zapatero
- Terrorismo. Bonelli: impossibile dialogare con Bush
- Energia. Pecoraro Scanio: no a nuove centrali, patto per il solare
- Immigrazione. Pecoraro Scanio: abolire legge Bossi-Fini
- Riforme. Pecoraro Scanio: quella del centrodestra è “involution”
- Finanziaria. Pecoraro Scanio: da Berlusconi menzogna preventiva
- Ulivo. Pecoraro Scanio: sì alle primarie nelle regionali
- Foreste. Compie dieci anni l’Fsc, l’Ong per il legno sostenibile
- Cra: nostro obiettivo? Rafforzare settore biologico

Econews da agenzie estere:

-Russia insists it still intends to approve Kyoto (Planet Ark)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27064/newsDate/10-Sep-2004/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27064/newsDate/10-Sep-2004/story.htm
-GM fish produce cheap blood-clotting agent (NewScinetist.com)
http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99996367


Iraq. Pecoraro Scanio: serve solidarietà mondiale
“Di fronte all’emergenza guerra e terrorismo è incredibilmente provinciale
parlare di solidarietà nazionale. Serve invece una solidarietà mondiale per
isolare i terroristi e fermi l’infernale macchina della guerra permanente”.
Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Spero -
ha aggiunto Pecoraro - che anche il dibattito politico italiano esca
dall’asfittica visione della solidarietà nazionale e da proposte che
guardano solo al passato”. Il presidente dei Verdi ha apprezzato le
dichiarazioni di Romano Prodi sulla necessità di un segno di discontinuità
in Iraq. “E’ necessario - ha concluso Pecoraro - che cessi al più presto
l’occupazione militare in Iraq. Solo un intervento di paesi che non hanno
partecipato alla guerra può restituire la speranza della pace in Iraq”.


Procreazione. De Petris: appello a firmare referendum
“Da oggi parte il primo lungo week-end referendario per raggiungere
l’obiettivo delle 500 mila firme. Per questo chiediamo, ancora con più
forza, ai cittadini di far sentire la loro voce venendo a firmare per
sostenere il referendum che cancella del tutto o in parte la legge sulla
procreazione medicalmente assistita”. E’ l’appello della senatrice dei
Verdi Loredana De Petris, membro del comitato promotore del referendum. “La
legge 40 è ignobile, medievale, pericolosa per la salute e non fa altro che
aumentare il nomadismo procreativo. La diagnosi pre-impianto che ha salvato
la vita del piccolo Luca - osserva la De Petris - in Italia non è
consentita proprio da questa legge che anche gli esperti non hanno esitato
a definire ‘una prevaricazione che non tutela la vita nascente’ ”. “Ma il
nostro intento non è convincere le coscienze. Noi vogliamo solo chiedere a
tutti i cittadini se vogliono o meno accettare una legge così incivile che
è stata loro imposta senza neanche una corretta informazione. I Verdi -
conclude la senatrice De Petris - intensificheranno la raccolta delle firme
alla festa del Sole presso il Sana di Bologna e in tutte le altre grandi
città”.


Iraq, italiane rapite. Pecoraro Scanio: Frattini subito in M.O.
“Il ministro Frattini parta subito per il Medio Oriente e manifesti la
forte volontà di tutto il paese di salvare la vita alle due ragazze
rapite”. Lo afferma il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio,
secondo il quale “vanno evitate le solite, tronfie affermazioni del tipo
‘non ci ritireremo mai’, che costituiscono una inutile esibizione muscolare
che rischia di mettere a repentaglio la vita degli ostaggi”. “Da sempre
chiediamo il ritiro delle nostre truppe e continueremo a ritenerlo una
priorità - ribadisce Pecoraro - ma anche chi non è su queste posizioni
dovrebbe compiere ogni sforzo diplomatico e politico per salvare le due
Simone”.


Iraq. Pecoraro Scanio: Frattini in M.O.? Meglio tardi che mai
“Meglio tardi che mai: ora Frattini si impegni davvero e non faccia solo
passerella. Sono settimane che chiediamo che Frattini parta; la pressione
ha prodotto un primo effetto e ora si vada in missione con una vera volontà
di trattativa”. Così il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio,
durante la fiaccolata organizzata a Napoli, dove è presente, tra gli altri,
anche il leader della comunità islamica cittadina, Abdulla Amam. “E’
Berlusconi che dovrebbe fare un patto col diavolo pur di salvare gli
ostaggi e non chiedere alle opposizioni di farlo - aggiunge Pecoraro Scanio
-. Ora occorre adottare ogni provvedimento affinché si possa salvare la
vita degli ostaggi. Il governo ha voluto l’unità con le opposizioni ma,
Frattini a parte, si era limitato ad invitare il presidente iracheno in
Italia a fare visite culturali”.


Iraq, italiane rapite. Bonelli, ritiro truppe atto umanità
“Chiedere il ritiro delle truppe in Iraq non è una posizione estremista né
superata, ma un atto di responsabilità nei confronti dell’umanità intera”.
Lo dice il coordinatore nazionale dell’esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli,
secondo il quale “la guerra ha generato mostri e dato più forza al
terrorismo”. “Non è sufficiente evocare l’unità nazionale contro il
terrorismo - afferma Bonelli - perché per batterlo è necessaria una
politica contro il terrore che oggi il governo italiano non ha. Anzi -
prosegue il coordinatore dei Verdi - con il sostegno alla guerra in Iraq,
il governo ha contribuito a dare forza ai criminali terroristi”. Bonelli
lancia dunque un appello alla sinistra italiana affinché “non si divida” e
la invita a “raccogliere la proposta ai Paesi coinvolti nel conflitto fatta
dal premier spagnolo Zapatero di ritirare le truppe dall’Iraq”. Bonelli
aggiunge che al vertice a Palazzo Chigi di due giorni fa tra maggioranza e
opposizione “i Verdi avevano chiesto al governo di farsi promotore di un
immediato cessate il fuoco per agevolare le trattative di liberazione delle
due ragazze italiane rapite e di far arrivare aiuti umanitari alla
popolazione civile colpita dagli ultimi bombardamenti”. “Ancora oggi -
conclude l’esponente dei Verdi - il governo non ha risposto. E purtroppo
constatiamo che la lotta al terrorismo del governo italiano è fatta solo di
semplici enunciazioni e non di atti concreti”.


Iraq, italiane rapite. Cento: ultimatum anomali
“Gli ultimatum sulle volontarie italiane sequestrate sembrano anomali e
rafforzano i molti lati oscuri di questa vicenda”. E’ l’opinione di Paolo
Cento, deputato dei Verdi, che chiede al governo di attivarsi per
verificare l'attendibilità di queste rivendicazioni. “Comunque - aggiunge -
non c’é dubbio che se l’obiettivo prioritario in questo momento è la
liberazione degli ostaggi bisogna essere disponibili senza ipocrisie anche
alla trattativa. Continuo a rimanere convinto - conclude Cento - del
possibile uso strumentale, e quindi non utile in questo monumento delicato,
della presenza del presidente iracheno a Roma”.


Iraq, italiane rapite. Cento: sbaglio incontrare Al Yawar
“Noi diamo la piena disponibilità a fare qualunque cosa per salvare Simona
e Simona. A distanza di tre giorni, invece, il governo del paese non ha
imboccato nessuna strada per salvare i due ostaggi”. E’ il commento del
deputato dei Verdi, Paolo Cento, sceso in piazza con il popolo dei
pacifisti alla fiaccolata per la liberazione delle due ragazze rapite.
“Oggi l’incontro tra Berlusconi e il presidente iracheno - ha aggiunto
Cento - non ha dato un buon contributo. Non avevamo bisogno di incontrare
il leader iracheno che non è stato in grado di mantenere la pace a Baghdad.
Quella del governo è stata una scelta politica inopportuna e sbagliata”.


Italiane rapite, sit-in Roma. Cento: non si sa nulla degli ostaggi
“A distanza di quattro giorni dal rapimento delle due Simone e dei due
iracheni, non sappiamo ancora nulla su chi li ha rapiti e dove si trovino
in questo momento”. Anche il deputato verde, Paolo Cento, presente al
sit-in di piazza Venezia, promosso dal Comitato per il ritiro dei militari
italiani dall’Iraq, ribadisce la propria contrarietà alla guerra in Iraq e
chiede, oltre alla liberazione degli ostaggi, il ritiro immediato delle
truppe italiane. “Dietro al rapimento - ha detto Cento - bisogna capire
chi c’é. Più passano le ore più si può parlare di desaparecidos o di essere
in presenza di squadroni della morte”. Cento ha però anche sottolineato di
“non essere antiamericano, ma contro una politica, quella di Bush, che è un
fattore di instabilità nel mondo”. “Bush ha voluto una guerra che si sta
rivelando un fallimento”. “Ieri - ha continuato ­ c’é stata una
mobilitazione straordinaria a Roma che ha dimostrato che esiste un popolo
pacifista che in modo sobrio ma con fermezza dice no al terrorismo e no
alla guerra senza se e senza ma”.


Iraq, italiane rapite. Cento: facciamo come Zapatero
“Il governo italiano faccia come Zapatero in Spagna e avvii almeno la
disponibilità per il ritiro dei soldati italiani dall’Iraq. Se è necessario
anche attraverso un dibattito parlamentare urgente”. Lo propone Paolo
Cento, coordinatore della segreteria del Sole che ride. “Al momento non
sappiamo se il nuovo ultimatum lanciato per la liberazione di Simona Pari e
Simona Torretta - osserva il deputato dei Verdi - sia attendibile o un
nuovo atto di una strategia oscura e misteriosa che continua ad avvolgere
il rapimento e la gestione degli ostaggi italiani. Rimane, però, la
necessità di riaprire con forza il dibattito politico e parlamentare per il
ritiro dei soldati italiani dall’Iraq, non perché bisogna sottostare ad un
eventuale ricatto dei terroristi, ma perché alle ragioni più generali che
abbiamo sempre avuto nel dare un giudizio negativo di questa guerra e
dell’occupazione militare ora si aggiunge anche in queste ore una
motivazione umanitaria che ha visto giustamente tutto il Paese unito
nell’essere disponibile a ogni azione utile per liberare gli ostaggi”.
“D’altra parte - ricorda infine Paolo Cento - la richiesta del ritiro dei
soldati italiani dall’Iraq l’abbiamo sostenuta anche durante la drammatica
vicenda degli altri quattro ostaggi italiani rapiti nei mesi scorsi e a
maggior ragione la facciamo oggi”.


Terrorismo. Bonelli: impossibile dialogare con Bush
“Non siamo mai stati antiamericani, il popolo americano lo sentiamo vicino
anche per le tante battaglie di civiltà e di democrazia fatte, ma è
impossibile dialogare con Bush nella lotta al terrorismo. E’ colui che è
stato responsabile di una guerra preventiva che ha provocato oltre 20 mila
morti in Iraq e grazie a questa guerra il terrorismo è diventato più forte
e spietato”. Lo dice il Verde Angelo Bonelli osservando che “la lotta al
terrorismo è una priorità ma come non rendersi conto che la guerra ha
contribuito ad alimentare la politica del terrore. Bush e a ruota il
governo italiano, pensano che la lotta al terrorismo si faccia bombardando
l’Iraq”. “I Verdi al contrario - prosegue - pensano che il terrorismo si
combatta con l’intelligence e fermando la guerra. I Verdi lanciano un
appello, inviato a tutti i segretari del centrosinistra da sottoporre
immediatamente all’attenzione del governo per chiedere che le forze di
occupazione in Iraq realizzino subito il cessate il fuoco ed una tregua in
Iraq per consentire l’invio di aiuti alimentari e sanitari alle popolazioni
civili sottoposte ai bombardamenti e per facilitare la liberazione degli
ostaggi. Su questo punto aspettiamo una risposta dal governo, dal giorno
del vertice opposizioni-governo.


Energia. Pecoraro Scanio: no a nuove centrali, patto per il solare
“L’energia solare, l’idrogeno, la lotta allo spreco energetico e la ricerca
di maggiore efficienza sono il futuro. Il carbone, per non dire del
nucleare a favore del quale in questi giorni si è mossa una nostalgica
lobby spalleggiata da esponenti della maggioranza e del governo,
rappresenta il passato”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio, intervenendo a un convegno sulle politiche energetiche, in
chiusura della “Festa del Sole”, la tre giorni organizzata a Bologna dai
Verdi nell’ambito del Sana, il Salone del Naturale. Pecoraro Scanio ha
criticato le scelte di politica energetica di Enel e governo. “L’Enel, per
bocca del suo amministratore delegato Scaroni - ha detto - ha già
annunciato di voler puntare sul carbone, affidando a questo combustibile
(che a parità di energia prodotta è il più inquinante in termini di gas
serra tra le fonti energetiche disponibili) il 50% della produzione di
energia in Italia entro il 2008. E’ necessaria invece una radicale
inversione di tendenza. I Verdi guardano al futuro, alle nuove tecnologie,
a fonti energetiche pulite e rinnovabili già ampiamente disponibili”.
Secondo Pecoraro Scanio “prima di pensare alla costruzione di nuove e
sovradimensionate centrali c’é la necessità di misure concrete che guardino
al futuro e non al passato. Per esempio - ha detto - proponiamo un patto a
tutti i partiti per varare nuove norme a favore del risparmio e
dell’efficienza, per investire sul solare e sulla ricerca per fonti
pulite”. Carlo Bollino, presidente del Grtn ha ricordato come il Gestore
della Rete sostenga “una cultura del risparmio energetico, perché un modo
per contenere i consumi è risparmiare energia usandola con razionalità. Ma
il risparmio non basta - ha aggiunto - Servono nuove centrali a carbone e
gas, le tecnologie già esistenti. Contemporaneamente dobbiamo investire
sulla ricerca per le rinnovabili”. Bollino ha ricordato pure il ruolo
attivo del Grtn sul fronte della tutela ambientale: “il Gestore si avvale
da anni della Vas, la Valutazione di Impatto Strategica, uno strumento di
concertazione per promuovere uno sviluppo della rete elettrica compatibile
con l’ambiente e condiviso con Regioni ed Enti Locali”. “I Verdi hanno
rilanciato la scelta a favore del solare”, ha detto la coportavoce dei
Verdi europei, Grazia Francescato aggiungendo che “l’Agenzia Internazionale
per l’Energia (Aiea) ha sottolineato come l’Italia disponga di ben 1000 Kmq
di superficie sfruttabile con il fotovoltaico. Se ci decidessimo ad
investire su questa forma di energia pulita e rinnovabile - ha rilevato -
potremmo coprire il 40% del nostro fabbisogno energetico”.


Immigrazione. Pecoraro Scanio: abolire legge Bossi-Fini
“Basta con il becero razzismo leghista: la Bossi-Fini è una legge
scandalosa, inefficiente e indecente che va immediatamente abrogata”. Lo
sostiene il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commentando gli
ultimi sbarchi di clandestini avvenuti in Sicilia. “Non siamo di fronte ad
un fenomeno che va affrontato solo come problema di ordine pubblico -
spiega Pecoraro - al contrario, serve una nuova politica di accoglienza e
sviluppo per l’intero bacino del Mediterraneo. Ora basta con la propaganda
da quattro soldi della Lega, bisogna abrogare subito la Bossi-Fini”.


Riforme. Pecoraro Scanio: quella del centrodestra è involution
“Questa devolution di centrodestra è un grande pasticcio. Altro che
devolution, questa è involution perché stanno smantellando il sistema
istituzionale”. E’ il parere del leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio,
espresso durante un dibattito sulle elezioni regionali al Sana di Bologna.
Secondo il leader dei Verdi, il centrosinistra deve fare anche autocritica,
ma “ciò che serve ora è sapere andare avanti. Serve il coraggio di fare
vere riforme”.


Finanziaria. Pecoraro Scanio: da Berlusconi menzogna preventiva
“Il premier adotta la strategia della menzogna preventiva a tutto campo.
Purtroppo però per gli italiani si prepara una doppia stangata a causa dei
tagli della Finanziaria e per i costi ingenti di questa finta devolution”.
Lo afferma il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, secondo il
quale “negare l’evidenza, come fa il premier, non risolve di certo i
problemi economici del paese”. “Questa Finanziaria - aggiunge Pecoraro -
danneggia fortemente gli Enti Locali e le parti più deboli del paese”. E
continua: “Altro che riduzione delle tasse, ad essere ridotti sono invece i
trasferimenti agli enti locali e i servizi, mentre vengono aumentati gli
sprechi e le spese militari”. Il leader dei Verdi commenta infine la
riforma federalista: “Questo pseudofederalismo - dice - non è altro che una
moltiplicazione delle poltrone, delle lottizzazioni e delle spese”.
“Dall’opposizione - conclude Pecoraro - dovrà venire una forte azione di
ripristino della verità e della trasparenza contro questo premier che mente
sapendo di mentire”.


Ulivo. Pecoraro Scanio: sì alle primarie nelle regionali
“Sì alle primarie alle regionale perché mentre a livello nazionale il
centrosinistra esprime un solo candidato condiviso, nelle regioni ci
troviamo con numerosi nomi tutti di alto livello”. Lo ha detto il
presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, nel corso del dibattito
“Elezioni regionali, la prima sfida” durante la festa dei Verdi a Bologna.
“Dopo il successo delle europee la prima grande sfida sono le regionali.
Dobbiamo aprire un triennio magico. Il centrosinistra deve lavorare per
avere unità programmatica e la scelta delle candidature deve coinvolgere
tutti”.


Foreste. Compie dieci anni l’Fsc, l’Ong per il legno sostenibile

Compie dieci anni il Forest Stewardhip Council (Fsc), l’Ong ideata e
promossa da attivisti ambientalisti, gruppi sociali e imprenditori mossi
dall’interesse comune per una corretta gestione del patrimonio boschivo.
“Nei suoi primi dieci anni di vita - racconta il direttore del Wwf
internazionale Claude Martin- l’Fsc ha mostrato che ci sono possibilità
d’impresa per la gestione sostenibile delle foreste. Dando uguale peso agli
interessi sociali, ambientali ed economici l’Fsc ha dimostrato che si può
usare il mercato per incoraggiare la gestione responsabile del patrimonio
boschivo. In futuro - auspica Martin - dobbiamo rafforzare l’Fsc anche
nelle foreste più minacciate per conservarle all’uso delle prossime
generazioni”. Nato nel 1994, l’Fsc è oggi un network globale la cui
missione è promuovere benefici sociali ed economici utili per la gestione
delle foreste del mondo. Oltre 45 milioni di ettari di foreste in 62 paesi
sono state certificate Fsc in questi dieci anni di attività, e oggi sono
20mila i prodotti provenienti da queste foreste gestite responsabilmente.
“Combattiamo contro la distruzione delle foreste e perciò supportiamo tutti
gli sforzi per i marchi di certificazione. Il nostro scopo è salvare le
foreste della terra nell’interesse dei popoli, dell’ambiente e del clima”,
ha dichiarato oggi a Bonn, dove si svolgono le celebrazioni del Fsc, il
ministro tedesco per la protezione dei consumatori, cibo e agricoltura
Renate Kunast.


Cra: nostro obiettivo? Rafforzare settore biologico

Il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura
(Cra) “avrà un ruolo fondamentale nel settore dell’agricoltura biologica,
enfatizzando da un lato il modello di tradizioni alimentari, dall’altro
testimoniando un forte legame del nostro paese con il territorio”. E’quanto
ha dichiarato il direttore generale del Cra Ida Marandola, in un intervento
al 16° edizione del Sana in corso a Bologna. “L’obiettivo del consiglio per
la ricerca e la sperimentazione in agricoltura - continua Marandola - è la
costituzione di centri d’eccellenza che messi a sistema con le imprese,
possano potenziare lo spazio dedicato all’agricoltura biologica”. In
occasione dell’inaugurazione del Sana anche il ministro delle Politiche
agricole Gianni Alemanno - ricorda una nota del Cra ­ ha ribadito
l’importanza della ricerca scientifica nel settore biologico “affinché
questo possa diventare settore trainante e caratterizzante del modello
dell’agricoltura europea”.

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