[Incontrotempo] (senza oggetto)

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Autore: collettivoinlotta
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Oggetto: [Incontrotempo] (senza oggetto)
UNA SPORCA FACCENDA



Care compagne e cari compagni dell'urbe,dentro e fuori il raccordo, della bora triestina e della curva fiesole, del gennargentu e del golfo napoletano delle meraviglie, del pizzocchero vallese e dell'operosa Milano, della torre degli asinelli e del pandoro veronese, dell'eroica Brescia e della Genova profumata di basilico delle sue cinque terre...fratelli e compagni:

Chi scrive è:

il Collettivo di lavoratori e lavoratrici in lotta della Cooperativa sociale Casa Diritti Sociali "affiliata" alla omonima Associazione di volontariato laico.

Lunedì 6 settembre i lavoratori organizzati con il sindacato RdB-CUB sono stati convocati dal presidente della cooperativa Giulio Russo che ha annunciato il licenziamento del 54% dei lavoratori impiegati pari a 42 persone. A chi resterà il mariuolo ha la faccia come il culo di chiedere di lavorare con il salario "congelato" per altri 4 mesi oltre ai pregressi 5 mesi di ritardo sugli stipendi!!!



Per quanto ci riguarda la mossa è assolutamente scontata tanto che l'avevamo prevista molti mesi fa.

Come i più attenti di voi ricorderanno la nostra è una storia "antica":



da tre anni siamo in guerra con la cooperativa; nel 2002 dopo un anno di pressioni, minacce e ..lotta abbiamo imposto ai vertici la firma di un accordo collettivo per i co.co.co. che ci garantì una sostanziale equiparazione ai lavoratori dipendenti (ferie,malattia,maternità,etc.) riuscimmo perfino ad imporre una sorta di tfr che nell'accordo definimmo trattamento di fine mandato.



Non ci bastò:

a dicembre dello scorso anno occupammo la sede amministrativa della Cooperativa per 18 giorni e 18 notti, raccogliendo la solidarietà della città e soprattutto di coloro che pur vivendo la nostra stessa condizione di sfruttamento in altre Cooperative Sociali non potevano contare su una presenza organizzata di lavoratori.

Gli ultimi giorni di quella occupazione fummo chiari con il fellone cooperativo di turno:

"O TUTTI I CO.CO.CO. PASSANO A LAVORATORI DIPENDENTI O NON CE NE ANDIAMO!"

Lo zozzone politico-cooperativo ci pensò due giorni, alla fine venne con la penna in mano e il sorriso a denti stretti a firmare la resa incondizionata!!!!!

Ci teniamo a sottolineare che in quell'occasione rifiutammo di diventare soci della cooperativa.

Questo sia perchè le assemblee dei soci sono delle farse, sia perchè la legge 30 sancisce (qualora ci fossero stati dubbi) che essere soci si traduce nella più totale sottommissione al

PADRONE COOPERATIVO di turno! A noi di diventare soci non ci fregava un cazzo allora e ci frega ancora meno oggi!





Veniamo all'oggi:

A Roma che è il vero laboratorio politico-affaristico della esternalizzazione dei servizi sociali la pentola bolle e qualcuno all'Assessorato alle Politiche Sociali e all'Assessorato al Lavoro sente le chiappe troppo vicine al fuoco.

Per questo a partire da luglio con il licenziamento di Roberto D'Elia da parte degli altri malfattori della riviera ("Coop. Il Cigno") e successivamente ad agosto inoltrato con i richiami e le sospensioni ai lavoratori del canile municipale da parte delle rispettive cooperative, si è cercato di mandare segnali abbastanza chiari a tutti coloro che lavorando nei servizi ne denunciano le collusioni, gli scandali e lo sfruttamento.

Sfruttamento che si compie sia nei confronti di chi vi lavora, sia e non potrebbe essere altrimenti nei confronti dei destinatari dei servizi....BUSINESS!.......Questo è l'unico linguaggio che i presidenti di queste supposte cooperative denominate sociali capiscono.



Ora la ciliegina sulla torta:

Una esperienza unica a Roma (di lotta nelle cooperative sociali) vuole essere repressa nell'unico modo che gli Assessorati di concerto con la cooperativa Casa Diritti Sociali conoscono:

questo modo si chiama CESSATA ATTIVITA'.

Noi appena ci sarà possibile gliela ficcheremo nel culo la cessata e pure l'attività.

Non trascuriamo che la responsabilità prima e diretta di questo stato di cose è di coloro che gestiscono le politiche di bilancio rispondendo alle logiche neoliberiste o se preferite capitaliste imposte dalla classe dominante che chiede meno spesa sociale, meno redistribuzione di reddito, più mercato.

Bene il Collettivo dei lavoratori e delle lavoratrici è pronto a giocare la partita sino in fondo.



NOI CI SIAMO!

I prossimi giorni continueremo ad aggiornarvi sulla situazione e soprattutto sulle iniziative di lotta a cui daremo vita da qui alle prossime settimane interrogando i diretti interessati.........................

Frattanto ieri sera 10 settembre alla festa cittadina del PRC dove c'era un dibattito sul welfare cittadino abbiamo dissotterrato l'ascia di guerra, in compagnia dei lavoratori del canile municipale e di Roberto della cooperativa Il Cigno. Sia chiaro alle consorterie assessorili che noi venderemo cara la pelle.

La nostra battaglia ora come non mai deve essere la battaglia di tutti quei lavoratori e tutte quelle lavoratrici che al fioretto preferiscono la MANNAIA sull'ipocrita e stomachevole mondo del Terzo Settore sempre pronto a fiaccolate per guerre di cui esso stesso è causa.       VERGOGNA!!!!!




VOI COME POTETE SUPPORTARCI:

Ovviamente in tutte le forme che vorrete.......

Il nostro sesto senso suggerisce:

  a.. fate girare i nostri comunicati per via telematica, col passaparola, al bar...ovunque
  b.. contattateci all'indirizzo telematico: lavoratoriinlotta@???
  c.. inviate fax di solidarietà ed altro all'Assessorato al Lavoro: fax- 06-67106276
                                               Assessorato alle Politiche Sociali: fax-06-70454112


ovviamente fatecene avere notizia e magari una copia anche a noi.....thank!

a.. tempestate i fax delle redazioni dei giornali
b.. metteteci in contatto con redattori interessati a parlare di lotta,di lavoratori e ...di scandali






LA LOTTA NON SI LICENZIA!

LICENZIAMO I PADRONI!



Collettivo lavoratrici e lavoratori in lotta
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