Autore: pkrainer Data: Oggetto: [Cerchio] Re: [libertari] chiarezza X Malega
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From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???> > Ti scrivo per dirti la mia delusione, la mia profonda delusione, dopo tanti > anni di scambi virtuali fra di noi, a cominciare da il cerchio, che ci hanno > visti convergere o disconvergere pacificamente in tantissime occasioni su
> varie tematiche
> Ma ultimamente è capitato già 2 o 3 volte che tu mi hai messo parole in
> bocca, quando si è trattato di materia inerente i due sessi.
> E, questo che scrivi qui sopra è peggio che dire infame ad un uomo, per
> toglierli il diritto alla parola, perché è la cosa che dicevano negli anni
> 70 i compagni alle compagne quando non sapevano come sottrararsi dal
> confronto, o negare la loro teorizzazione. E io non c'ero, ma così lo
> raccontano.C'è molto materiale scritto dappertutto e da gruppi di donne di
> provenienza varia.
ci vuole molto vittimismo per ricordare le femministe come "messe a tacere"
negli anni 70...ché anzi hanno influenzato moltissimo, e solo in parte
positivamente, secondo me, il dibattito di quegli anni, e pure le scelte. Si
pensi solo all'importanza che hanno avuto le femministe nello sfascio
(entusiasmante davvero) di quella latrina da campo che era Lotta Continua.
Per loro impulso moltissimi temi di grande rilevanza sono stati posti al
centro dell'attenzione, è stat messa in crisi la solfa
struttura-sovrastuttura: in genere, come sempre, quando le donne prendono la
parola, l'idealismo subisce un colpo gravissimo. Naturalmente, c'è il
contraccolpo, per cui la presa di parola delle donne, confinate da millenni
ad esercitare la loro autonomia nell'oscurità del privato, porta in una
prima fase (fase che non si é riusciti a sorpassare efficacemente) a un
dilagare sfrenato dei temi privati, a una loro socializzazione poco
affinata. Obiettivamente il contributo femminista in quegli anni ha
contribuito assai bene ad affossare un movimenot postumo e superstite a sé
stesso, e assai meno, quasi per nulla, a farne nascere uno nuovo.
Nello specifico, tornando a quel che scriveva Malega, la cui battuta anche a
me é parsa non condivisibile, é vero però che allora, e anche in seguito, le
istanze femnministe sono state accompagnate spessissimo da un'aggressività
lagnosa e colpevolizzante, che ha contribuito non poco a confinarne e ad
attutirne gli effetti positivi e a moltiplicarne quelli negativi e
tafazziani.
>
> E qui ora, PER UNA TUA SVISTA, LETTURA CARENTE, lanci UN GIUDIZIO senza
> argomentazione basata su FATTI.
>
> Inoltre, sulla questione di andropausa, quando io l'ho nominato, a me mi
> chiedi (nella stessa giornata) se ho trovato il concetto su una rivista dei > boyscout, e dopo un paio d'ore, rispondi a Pk che si tratta di un fatto
> scientificamente appurato..
>
be', i fatti scientificamente appurati vanno molto nei manuali dei boy scout
(e ringrazia che non ti ha chiesto se l'avevi trovato nel Manuale di Nonna
Papera, come certo avrebbero fatto altri, che ben conosciamo)
>
> Con me all'uopo, invece, vedo che parti continuamente con delle tue
> interpretazioni sulle mie parole, che leggi attraverso lenti
> vetero-feministe di anni '70, che manco sapevo italiano ancora, ero appena
> arrivata; e mi affibbi tutti pensieri TUOI, o di quanto pensi che sia
> (stato) il femminismo..
> che non sono mai UNO, ma sono tante visioni quanto possono essere per es.
> quelli sull'anarchia..
ciò non impedisce che sul piano storico si possa riassumerle in un segno
comune, esattamente come si fa per gli anarchici e per gli stessi comunisti
>
> Eppure anche le veterofemministe possono dire delle verità, bisogna solo
> confutarle coi fatti reali se sono troppo parziali come chiunque. Ma IO NON > sono una veterofemminista italiana,
se é per quello le veterofemministe estere parevano pure peggio, o almeno
questa era la sensazione che ispiravano