----- Original Message -----
From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???>
>non ti do torto, anche io reputo la menopausa una stronzata. (Invece viene sempre ricordata dagli uomini misogini quando cercano colpire le donne
svalutandole nella femminilità...)
senza dubbio lo é: ma si presta molto bene a inserire nella modernità con la
svalutazione per la riduzione di produttività, l'orrore antico - e non solo
religioso, ma addirittura creatore di religiosità, per il trapasso che
indica dal rassicurante tempo ciclico delle mestruazioni all'angosciante
irreversibilità della vita individuale. Io ho sempre avuto l'impressione che
le mestruazioni (e la loro cerssazione) occupino in realtà la mente dei
maschi molto di più che la vita delle femmine. Va detto lo stesso,
all'opposto, per quest'andropausa politically correct (si ha davvero la
sensazione che sia stat inventata perché bisognava mettere le cose in pari,
infatti é un tema tipicamente americano, dove pure vengono fabbricati,
guardacaso i rimedi). O quell'altra cosa che le donne spessissimo dicono,
che i maschi son sempre lì a confrontarsi la lunghezza del pisello. Cosa
piuttosto approssimativa in senso metaforico, e davvero infondata in sen so
letterale. Oh Dio, qualcuno l'avrà pure fatto, io mai; ma se mai esiste in
qualche fase della vitga il timore di avercelo troppo corto, di non essere
bastantemente adulti, non già l'ansia di averlo più lungo degli altri
>La differenza fra uomini e donne, nell'età di cambiamento psicosessuale, che
inizia a partire dai 50-55 anni in poi, ( ma per alcune/i già dopo 40 anni,
anche se in casi più rari) è che è liberatoria per tante donne che non
hanno più le scozzature delle incombenti gravidanze, e per molti uomini
invece è inibitorio, pieno di paure..Eppure per ambedue i sessi ci sono
anche effetti positivissimi in questa fase..
be', l'idea sarebbe, e credo corrisponda a qualche statistica, che a uno non
gli si rizza; e a quel punto, come usa dirsi popolarmente, che cosa campa a
fare? Il desiderio sessuale e la possibilità, di solito inevasa, del suo
soddisfacimento, sono una delle principali SCUSE per cui uno, pur vivendo
un'esistenzxa ridicola e meschina, si figura di avere un senso nel mondo. In
base al noto principio di Zavattini "se la figa la gh'é, Dio el gh'é". Ora
se la figa rimane sigillata, il senso del mondo che vi é racchiuso svanisce,
e tu resti col tuo cazzetto suppostamente flappo, a fronteggiare una vita
priva di memorabilità e di grandezza, sempre più segnata da fastidi grandi e
piccoli, di solito povera, irrimediabilmente discendente. Come tutti i
soddisfacimenti privati, e adifferenza delle pubbliche fortune, la memoria
del piacere sessuale passato non comporta orgoglio ma rimpianto: se leggi le
(consigliabilissime) memorie di Casanova vedi che egli ricava l'idea della
propria (indubbia) grandezza, da tutto meno che dalla figa cui pure aveva
dedicato così tante energie, e con un così grande esito. Per cui solo le
promesse sessuali future ravvivano e rinverdiscono i piaceri del passato,
che si mantengono attuali, anche a distanza di decenni, a condizione che si
mantenga il desiderio. Perché la differenza fra la cosiddetta menopausa
el'ancor più cosiddetta andropausa (perché nel primo caso almeno pare che le
mestruazioni cessino davvero) sya nel fatto che la prima é la fine di una
potenzialità riproduttiva, la seconda la fine di questa insieme con la fine
del desiderio, o di un suo soddisfacimento verosimile. Non é chiaro in che
cosa consista esattamente la pace dei sensi, e spero di permanere ancora un
pezzo in quest'oscurità
>Ma poiché la società dello spettacolo ama in reltà immmagini plastificate di umani, per molti/e, guardare in faccia i cambiamenti biologici diventa
come un film di horror..che, questo sì, comincia già da giovani...
t
eh, è un po' più complicato di così: l'orrore per l'invecchiamento é davvero
antico e molto radicato: ora si moltiplica, anche a causa del preoccupante
suo prolungarsi travestito impropriamente da prolungamento della vita.
Ascoltiamo il suono che hanno molte polemiche sulle pensioni, e vedremo che
non si parla solo di soldi. I quali in una società in cui ogni cosa é merce,
sono in ogni caso l'equivalente generale di TUTTO, e quindi si prestano a
ogni tema