[Forumlucca] Neurogreen, lancio della mailing list

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Autore: giac
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Oggetto: [Forumlucca] Neurogreen, lancio della mailing list

Oggi, nell'anniversario di NY911 in pieno terrorismo di guerra, Precog
Quintostato Rekombinant, ovvero la santa allenza di chainworkers networkers
brainworkers, danno vita alla mailing list Neurogreen (sul mailserver di
Rekombinant gentilmente ospitato da Comodino...).


Cognitari insorgenti, ciclisti d'assalto, italyani e negriani di seconda
generazione, gay militanti e lesbiche radicali, amanti della clorofilla,
cultori della buona vita, retroingegneri della realtà, p2peekers della
rete, libertari delle sostanze psicotrope, termodinamisti convinti, vegani
biodinamici, economisti a piedi scalzi, atei e panteisti tolleranti con i
monoteisti, neuropei di ogni gender e taglia siete caldamente invitate/i a
iscrivervi a neurogreen.

http://liste.rekombinant.org/wws/subrequest/neurogreen



INTRO CATASTROFISTA

La fine del mondo non è un evento. E’ un processo. Che è in corso.

Neurogreen nasce dalla convinzione che distruzione della biosfera,
devastazione socioeconomica, guerra civile globale siano le tre facce di
una crisi epocale della società globale e dei suoi dispositivi di
valorizzazione economica, sovranità politica e legittimazione democratica.

Malgrado 5 anni di movimento globale e 3 anni di movimento italyana, non è
ancora emersa un'identità culturale e politica che sappia andare oltre il
richiamo e i simboli delle generazioni eretiche del passato. Se il
comunismo ereditato dalla guerra fredda è eurolatino, l'ambientalismo è
pienamente globale e, come il socialismo, accoglie moderati come
rivoluzionari nelle loro diversità. Neurogreen significa essere euro e
non/euro, ecopoietici e neuromantici allo stesso tempo.

Consci di vivere nel cataclismatico XXI secolo, i neurogreen vogliono
dare vita a un'identità ecoattivista egualitaria/precaria e
digitale/libertaria, che si nutra delle esperienze del movimento di
Seattle-Genova-Mumbai e si appropri dei progressi nelle neuroscienze della
cognizione, nelle tecnologie della comunicazione, nelle scienze sociali del
postindustrialismo, nelle scienze naturali dell'ecologia contemporanea, per
potere agire risolutamente ed efficacemente contro la guerra globale e
arrestare la distruzione dell'ambiente dei nostri figli e nipoti.

Nell'inquietante era della clonazione genetica e della terapia genomica,
neurogreen vuole essere la cellula staminale del cambiamento politico e
sociale in italya e in europa. Una cellula staminale non è onnipotente ma
totipotente: saranno il dibattito e le attività dei neurogreens in rete e
nella metropoli a determinare se sapremo essere tessuto connettivo,
cardiaco e/o nervoso per il movimento pacifista che si batte per la
giustizia globale e la salvezza ambientale.

ANTROPOCENE: QUANDO IL FUTURO E' FOSSILE

Mercati e consumi senza limiti hanno scatenato la crisi globale della
società e dell’ambiente: disuguaglianza economica e riscaldamento globale
si alimentano a vicenda. Secondo zoologi, geologi, climatologi e
oceanografi siamo ormai entrati nell'Antropocene, l'era geologica del
pianeta determinata dalle attività umane che rendono il clima instabile
bruciando idrocarburi, e minacciano la sopravvivenza di tutte le speci,
inclusa quella umana.

Neurogreen si pone all'intersezione fra ecologia dello spazio mentale e
le pratiche di ecoattivismo nella metropoli. In neurogreen trovano campo
libero le tesi, informazioni, concettualizzazioni per l'identità e gli
obiettivi di un nuovo ambientalismo sociale.

Neurogreen è un playground non recintato aperto alla discussione e
progettazione di ogni forma di azione diretta volta a modificare, nella
direzione opposta a quella desiderata dal capitale liberista, l'ambiente
urbano sia dal punto di vista semiotico-percettivo che biotico-atmosferico.

Neurogreen difende l'aria e l'acqua di tutti, gli habitat e gli
ecosistemi di tutti, le strade e le piazze di tutti, l'etere e la rete di
tutti. Neurogreen innova linguaggi e culture, si appropria delle scienze e
delle tecnologie, si batte per i global commons, riprende critical
mass/reclaim the streets, attiva i codici di la pub tue/subvertising,
pratica il guerrilla gardening/reclaim your green, studia e costruisce
impianti eolici/solari e media orizzontali/liberi, inventa/ricicla pratiche
di azione diretta che sorgono nelle metropoli del Sud e del Nord del mondo.

LO SPAZIO NEUROMEDIATICO

La rete è il messaggio, attivista è il messaggero. Linguaggio è la
pluralità di idiomi e gerghi dai cinque continenti e dai sette mari. Corpo
è la fusione di sensi/gusti e identità sessuali/etniche. Neurogreen vuole
fondere linguaggio futuribile, identità cosmopolita europea (quindi
neuropea), ecologia del corpo sociale e liberazione della mente collettiva
in un progetto di rivolta ed emancipazione.

Alla scarsità assoluta dell'ambiente naturale, corrisponde l'infinita
abbondanza, riproduzione e condivisione di informazione e conoscenza. La
conoscenza progredisce se resta libera e aperta al lavoro mentale di tutte
e di tutti. Nell'economia globale e informazionale fondata sul lavoro
immateriale, le menti di networkers e networked vengono asservite all’élite
globale: emancipazione è allora scambio e condivisione di saperi e
conflitti. I neurogreens vogliono sabotare il dominio dei pochi sui molti e
la comunicazione dai pochi ai molti.

LO SPAZIO GEOPOLITICO

Le persone hanno lo stesso diritto di circolare liberamente sul pianeta
che hanno oggi informazione, tecnologia e denaro. Transnazionalismo è la
forma politica dell’attivismo globale nel XXI secolo: tutte le frontiere
sono nostre nemiche.

La guerra fra fondamentalismo sunnita e fondamentalismo liberista prende
l’umanità in ostaggio. Cosmodemocrazia è lo spazio politico globale che si
oppone a entrambi, e neurogreen è la strategia politica che permette di
sconfiggere entrambi in alleanza con i movimenti latinoamericani e
angloamericani.

L'Europa è una gerontocrazia in bilico fra l'atlantismo della New Europe
e il sovranismo della Old Europe. Eurosclerosi è la sua condizione,
tecnocrazia la sua vocazione. Neuropa è allora il continente della
moltitudine che lotta e coopera contro il liberismo degli eurocrati e
l'autoritarismo degli stati-nazione.

Il cognitariato neuropeo confligge contro le élite proprietarie e
predigitali formatesi nella guerra fredda e alleate dei progetti imperiali
americani. La generazione del dopo 1989 deve riuscire a occupare l'Europa e
farne il continente della democrazia globale. I neurogreen propongono al
movimento europeo di issare una nuova bandiera: nera come l'anarchia, con
il cerchio di dodici stelle come l'europa, verde acido come l'ecologismo
metropolitano da dispiegare.

Neurogreen si batte per un Europa cosmodemocratica, antiliberista e
antigerontocratica. Riprendiamoci Strasburgo e Bruxelles!

INVITO FINALE

Cognitari insorgenti, ciclisti d'assalto, italyani e negriani di seconda
generazione, gay militanti e lesbiche radicali, amanti della clorofilla,
cultori della buona vita, retroingegneri della realtà, p2peekers della
rete, libertari delle sostanze psicotrope, termodinamisti convinti, vegani
biodinamici, economisti a piedi scalzi, atei e panteisti tolleranti con i
monoteisti, neuropei di ogni gender e taglia sono caldamente invitate/i a
postare su neurogreen.

Per partecipare a neurogreen, non bisogna essere dei verdi né pensare di
votare verde o votare affatto. La lista è non moderata, pubblica e aperta
all'iscrizione. Per quanto riguarda il rapporto fra san precario e
neurogreen, san precario (e precog che dispone la sua volontà) esprime la
conflittualità biosindacale, neurogreen esprime la produttività biopolitica.

Non vogliamo più lasciare il monopolio della rappresentazione del
movimento e delle sue idee politiche ai mille rivoli del comunismo italyano
e del socialismo neuropeo. Non vogliamo un ritorno al passato. Vogliamo un
futuro possibile in cui dominio e controllo pervasivi, distopia e
sofferenza generalizzate non siano più le funeste ombre che incombono sulle
nostre vite.

Siamo da neuro?