[NuovoLaboratorio] Fwd: [bastaguerra] Fw: [romacittapertalla…

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Autor: Paola Manduca
Datum:  
Betreff: [NuovoLaboratorio] Fwd: [bastaguerra] Fw: [romacittapertallapace] articoli e dichiarazioni sul rapimento dei 4 operatori di un ponte per..... 80904
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>Subject: [bastaguerra] Fw: [romacittapertallapace] articoli e dichiarazioni sul rapimento dei 4 operatori di un ponte per..... 80904
>Reply-To: bastaguerra@???
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>Inoltro per contribuire ad un po' di sana controinformazione. Saluti Nella Ginatempo
>----- Original Message -----
>From: mario.cocco
>To: ARIATERRAFUOCOACQUA CAPRAROLA ; ARS ASS.RINN.SINISTRA ROMA ; ATTAC ROMA ; BASTAGUERRA ROMA ; disobbedienti ; FORUMLAZIOALTERNATIVAPROGRAMMATICAGOVERNO ; legambientelazio ; lilliput-roma-infos@??? ; ROMA SOCIAL FORUM ; ROMACITTAPERTALLAPACE ; romaperlapace@??? ; VAS ; Verdi Lazio ; VILLAGGIO GLOBALE
>Sent: Wednesday, September 08, 2004 2:16 PM
>Subject: [romacittapertallapace] articoli e dichiarazioni sul rapimento dei 4 operatori di un ponte per..... 80904
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>     radiocittaperta.it  editoriale  80904

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>    Il sequestro dei volontari del Ponte per Bagdad aggiunge un ulteriore drammatico tassello all'escalation della situazione in Iraq. Il Ponte è una delle organizzazioni non governative presenti in Iraq da più tempo. Si era adoperata contro l'embargo che ha decimato per più di un decennio la popolazione irachena, ha in campo progetti di solidarietà da tredici anni e si è sempre schierata apertamente contro la guerra.

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>    Chi, dunque, ha ideato, guidato ed organizzato il commando che è penetrato direttamente e non casualmente nella sede del Ponte a Bagdad e ne ha sequestrato i volontari? Questo sequestro, come quelli appena precedenti del giornalista pacifista Baldoni - barbaramente ucciso insieme al suo interprete - e di due giornalisti francesi - cioè di un paese schierato contro la guerra e che non partecipa all'occupazione militare del paese-sono sequestri diversi da quelli precedenti. Lo sono negli obiettivi e nella pratica.

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>    Lo scenario appare infatti più simile al modello degli squadroni della morte latinoamericani che conducono la guerra sporca al fianco di quella convenzionale condotta dagli eserciti. Il loro obiettivo è di fare la terra bruciata intorno alle ragioni della resistenza colpendo i testimoni scomodi, i giornalisti o attivisti schierati contro la guerra. Queste cose non le insegnano nelle moschee ma nelle scuole antiguerriglia negli Stati Uniti di cui un noto allievo è proprio il premier iracheno Iyad Allawi.

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>    In secondo luogo, il fatto che ad essere colpiti non siano più i mercenari o chi collabora con l'occupazione ma chi, in modi diversi, questa occupazione la critica o vi si oppone, dovrebbe servire a fare anche qui terra bruciata intorno alle ragioni di chi ha avversato la guerra dimostrando che il nemico non fa distinzioni. Dunque tanto varrebbe stringersi intorno alla campagna militare della coalizione anglo-americana-italiana e lasciarsi cooptare nella crociata antiterrorista di Bush, Blair e Berlusconi. I partiti dell'opposizione farebbero bene ad evitare di cadere in questa trappola.

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>    Eppure, proprio in queste ore di angoscia per la sorte di ostaggi a noi sicuramente più vicini dei mercenari sequestrati alcuni mesi fa, dobbiamo avere il coraggio di riaffermare alcune cose molto precise:

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>    - L'imbarbarimento del conflitto tra occupanti e resistenza in Iraq è la conseguenza e non la causa della guerra e dell'intervento militare della coalizione anglo-americana-italiana;

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>    - Gli ultimi sequestri sembrano avere una regia più interna e funzionale alle forze che sostengono il governo fantoccio iracheno piuttosto che ai gruppi islamici che vi si oppongono;

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>    - Il ritiro immediato delle truppe e la fine della complicità italiana con l'occupazione dell'Iraq non sono un cedimento al ricatto del terrorismo ma l'unica, ragionevole e dignitosa via d'uscita da una guerra illegale e criminale che ne espone tutto il paese alle conseguenze;

>
>    - Il governo italiano, questa volta, deve sentire forte il fiato sul collo per impedire il criminale disimpegno che c'è stato nel caso del sequestro e dell'uccisione di Baldoni, un caso che ha rivelato una compromissione della Croce Rossa con i servizi segreti che ne ha minato neutralità e credibilità e la latitanza della diplomazia italiana con l'ambasciatore in Iraq che se ne andava in vacanza mentre un cittadino italiano veniva sequestrato.

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>    Sulla richiesta del ritiro delle truppe e dell'attivazione di tutti i mezzi politici e diplomatici tesi ad ottenere il rilascio degli ostaggi del Ponte per Bagdad, dobbiamo mettere in campo una mobilitazione permanente e decisa che non lasci spazio alle ambiguità del governo e alla sua complicità con una guerra ingiusta ed una occupazione che incentiva la barbarie.

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>    L'Associazione donne musulmane in Italia: "Liberatele"
>    8 settembre 2004
>    Un appello per il ''rilascio delle due operatrici di pace italiane'' e' stato lanciato dall'Admi (Associazione donne musulmane in Italia) che in un comunicato ripreso dal Sir, il Servizio di informazione religiosa promosso dalla Cei, chiede ''con forza l'immediato rilascio di Simona Pari e Simona Torretta e di tutti gli operatori di pace e giornalisti nelle mani delle bande armate''. ''Le modalità del sequestro - scrivono nell'appello le donne musulmane d'Italia - e la scelta dei soggetti, donne impegnate a migliorare le condizioni di vita di civili inermi, soprattutto dei bambini, e che portavano avanti un progetto per il recupero della biblioteca più antica di Baghdad, ci lasciano inorridite e sgomente''. L'Admi - organizzazione legata all'Unione delle comunità islamiche italiane - ''condanna severamente questo atto gravissimo contro le due giovani volontarie che da anni si sacrificano con costanza e coraggio, rischiando la propria vita giorno per giorno per portare pace e ben

essere la' dove la guerra ha distrutto tutto, e che si sono sempre dimostrate amiche del popolo iracheno''. ''Denunciamo - si legge ancora nell'appello - la spirale di violenza che solo negli ultimi due giorni ha causato centinaia di vittime, e condanniamo ogni offesa e lesione contro i civili, le donne, gli anziani, i bambini e contro i giornalisti, gli operatori di pace e i volontari delle associazioni umanitarie''. L'appello si conclude con una manifestazione di solidarietà ''ai famigliari delle giovani ragazze e a tutto il gruppo di operatori della pace che lavora nell'associazione Un ponte per Baghdad''. ''Siamo disposte a rinnovare più volte l'appello finché le due donne italiane non saranno liberate''.
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>    Emergency sul rapimento
>    8 settembre 2004
>    Il comunicato di Emergency: "Il sequestro di Simona Torretta e Simona Pari è innanzitutto un crimine e rappresenta un motivo di angoscia per la condizione nella quale si trovano queste due persone.
>    Presso consistenti strati di iracheni che in forme diverse - anche criminali - si oppongono all'occupazione militare del loro paese, la responsabilità dei governi coincide con la responsabilità di tutti i cittadini dei paesi occupanti.
>    È venuta meno la distinzione tra i milioni di italiani che hanno osteggiato la guerra e chi l'ha voluta e la conduce.
>    Questa incapacità e questo rifiuto a distinguere sono stati favoriti dalla totale, esibita indifferenza del governo di fronte alla volontà di pace e alla richiesta di rispetto della Costituzione.
>    Chiedendo che cessi immediatamente la partecipazione dell'Italia all'occupazione militare dell'Iraq, chiediamo semplicemente il ripristino della legalità internazionale.
>    Ribadirlo con forza in questa circostanza non è «cedere a un ricatto criminale», come stoltamente troppi dicono, ma è «cedere» alla Costituzione, al diritto internazionale, all'umanità.
>    Tra l'angoscia per la sorte di due nostre concittadine e il rifiuto di una politica distruttiva e violenta non c'è una relazione strumentale, ma una sostanziale, assoluta coincidenza".

>
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>          Confermata la teoria di Feltri. Ragazze assolutamente tranquille sicure della loro "immunità"

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>      NON LASCEREMO L'IRAQ - L'organizzazione non governativa «Un ponte per...» non alcuna intenzione di lasciare l'Iraq: lo ha precisato nella serata di martedì il portavoce, Lello Rienzi.
>      Rienzi ha affermato che le due volontarie rapite, nei giorni
>      scorsi, erano «assolutamente tranquille» e che niente faceva
>      presagire quanto è accaduto. fonte "il corriere della sera"

>
>      Come si può quindi non concordare con quanto sostenuto da Feltri, che ha accusato il mondo pacifista e la cultura di estrema sinistra di aver INGANNATO le povere ragazze rapite sulla loro inesistente immunità ?

>
>      Due concetti esprime Feltri nel suo felice articolo (trattasi del migliore giornalista esistente dopo la Fallaci).

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>      1) Le ragazze rapite sono state ingannate dal "movimento" pacifista e dalle sue scriteriate ideologie secondo cui l'Islam è buono sono cattivi gli americani occupanti non esistono terroristi solo resistenti per cui chi è da parte dei resistenti (come Baldoni ad esempio) e aiuta i bambini e da sempre era contro l'embargo e più è pure di una associazione umanitaria voluta dall'estrema sinistra rifondarola NON CORRE PERICOLI in quanto mai e poi mai i suoi amici resitenti potrebbero toccarle. Anzi dovrebbero proteggerle.
>      E' UN FATTO OGGETTIVO che queste poverette NON SI SENTIVANO IN PERICOLO perchè aiutavano la gente umile e povera, i bambini, E CIO' HANNO MANIFESTATO AI FAMILIARI.
>      TANTO E' VERO che questa oscena convinzione (i resistenti a noi non faranno mai male) che da questo sito infestato da questi idioti pseudopacifisti violenti si sono levate le più strampalate dietrologiche teorie del complotto: Non sono terroristi islamici ma agenti della CIA come le BR degli anni 70.
>      Questo concetto è chiaro ed indiscutibile. Queste ragazze IN BUONA FEDE animate DAI MIGLIORI INTENTI di aiutare i più deboli SONO STATE INGANNATE dai pacifisti estremisti rifondaroli di turno i quali hanno inculcato loro una convinzione di immunità di non pericolo perchè schierate contro gli "occupanti" e perchè aiutavano i bambini. SIAMO PROTETTE DALLA GENTE.
>      E questo è il primo concetto in maniera geniale esposto da Feltri.
>      PER CUI SE FOSSI UN GENITORE di queste povere ragazze me la prenderei in primis con questi idioti buonisti finti pacifisti che hanno inculcato idiote e scriteriate certezze.

>
>      2) L'Islam non è buono.
>      Non esiste l'islam moderato o comunque è assolutamente limitato (basta vederne le sue applicazioni in Iran, Sudan ecc), basta sentire le prediche (in arabo però) nelle moschee, basta sintonizzarsi su al Jazeera, basta vedere tutti gli Iman di tutte le chiese islamiche che mai hanno detto che Osama Bin Laden è un assassino, mai nessuna "fatwa" contro di lui.
>      Per l'integralista islamico dice giustamente feltri, siamo peggio delle zanzare. Esseri di schiacciare peggio dei maiali. Le stragi di babini e gli sgozzamenti dei nepalesi "adoratori di budda al slodo degli ebrei e dei cristiani lo dimostrano.

>
>      Questi i concetti espressi da Feltri che tanto hanno fatto imbufalire un movimento sempre più paranoico e dissociato, dopo che è stato colpito al cuore da chi NON FA DISTINZIONE tra occidentali. Pacifisti che aiutano i bambini e lavorano sulla ricostruzione delle scuole riordinando i libri e mercenari tutti uguali sono: Cani infedeli.
>      Anche Casarini e Caruso sono dei cani infedeli per queste persone.
>      Ed infatti, loro, in Irak non risulta che ci vanno (per fortuna...loro).

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>      In conclusione con tutto il cuore spero che in tutti ci sia l'augurio della liberazione di queste ragazze andate in un posto estremamente pericoloso senza rendersi conto di tale pericolosità a causa della COLPEVOLE ideologia pseudopacifista antiamericana e antioccidentale per fare del bene.

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