[RSF] Ven 10 - OSTAGGI: Fiaccolata della citta di Roma

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: Luigi Pirelli
Data:  
Asunto: [RSF] Ven 10 - OSTAGGI: Fiaccolata della citta di Roma
Dalla sede di "Un Ponte Per..."

Il Comitato Fermiamo la Guerra nazionale ha lanciato una grande fiaccolata
aperta ai tutti i cittadini romani e alle realta' di movimento.

La base politica e' quella del comunicato gia' lanciato ieri sera.


          VENERDI' 10 SETTEMBRE


Partenza P.zza VENEZIA - ore 20:00
Arrivo P.zza VITTORIO

Diffondete, grazie.
________________________________________

Comunicato Stampa Rete Lilliput/Un Ponte
per.../Comitato Fermiamo la guerra

Appello per la liberazione delle
ragazze e dei ragazzi rapiti in Iraq

Noi, movimento italiano per la pace, fratelli e sorelle di Simona Pari e di
Simona Torretta, operatrici di pace in Iraq, chiediamo alle persone che le
detengono insieme ai due operatori iracheni, Ra'ad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz
Bassam, di liberarli subito. Vi chiediamo di considerare quanto danno state
provocando alla causa della pace e a quella del popolo iracheno. Come ha
scritto l'Unione delle comunità islamiche in Italia, "testimoniate
coscienza di un debito di riconoscenza nei confronti di coloro che hanno
condiviso la sofferenza del popolo iracheno negli anni dell'embargo, che
sono rimasti nel paese quando dal cielo piovevano le bombe, che non
l'hanno abbandonato neanche in questi mesi orribili di confusione e
violenza.

Vi chiediamo di non spezzare il filo di solidarietà che, nonostante e
contro l'embargo prima e la guerra poi, nonostante e contro le scelte del
nostro governo, persone come le nostre sorelle hanno mantenuto
tenacemente e coraggiosamente, ad esempio rifornendo di acqua la
popolazione assediata di Falluja e Najaf. "Un ponte per", la
loro Ong, insieme a centinaia di organizzazioni sociali e politiche del
nostro paese, ha organizzato gigantesche manifestazioni a favore della
pace e per il ritiro delle truppe straniere dall'Iraq, e ha cercato di
non abbandonare gli iracheni all'arbitrio dell'occupazione
militare.

In nome di questa lotta e della verità, vi scongiuriamo: liberateli
subito. Al popolo iracheno e a tutti gli amanti della pace nel mondo, e
in Italia, chiediamo di aiutarci nel tentativo di salvare la vita
di Simona Pari, di Simona Torretta, di Ra'ad Alì Abdul-Aziz, di Mahnaz
Bassam. Erano a Baghdad a nome di tutti noi. Nella loro prigione siamo
anche noi, oggi. La loro liberazione sarebbe uno spiraglio di luce nel
buio della violenza. Ancora in queste ore, in molte città irachene, la
guerra miete vittime innocenti. Perciò continuiamo a chiedere con
fermezza che tacciano le armi, che termini l'occupazione.

Ogni forma di mobilitazione, di pressione, gli appelli e le fiaccolate, i
messaggi ai rispettivi governi sono i mezzi di cui disponiamo, noi popolo
della pace. Usiamoli tutti, adesso. Al movimento italiano chiediamo di
scendere in piazza, in ogni città, da subito, con i colori
dell'arcobaleno e nel nome delle nostre sorelle e dei nostri fratelli
sequestrati in Iraq.


Il Comitato italiano Fermiamo la guerra, organizzatore delle marce
del 15 febbraio 2003 e del 20 marzo 2004

Un ponte per Baghdad