Autore: pkrainer Data: Oggetto: [Cerchio] Re: [movimento] Re: [libertari] AFFINITA' E DIVERGENZE
tra il compagno Ranieri e me - quanto sono presuntuoso! :-))
----- Original Message -----
From: "clochard" <spartacoh@???> > > > In linea di principio sono d'accordo. Ma, riflettendoci meglio, sono
> > > costretto a fare i conti con le differenze ke tali scenari esprimono
> > > rispetto alle esperienze anti-coloniali di quasi mezzo secolo fa,
> > > all'Algeria, al Vietnam, ke citi come esempi negativi, quando non
> > > catastrofici.
> >
> > e non paiono catastrofici pure a te?
>
>
> Certo! Non avevo sviluppato questo punto dandolo x assodato! I regimi di
> nazionalismo socialisteggiante si sono dimostrati la prosecuzione - quasi
> senza cesure - dell'oppressione coloniale! :((
> Tuttavia, tali esiti non erano "scritti nel destino": la storia è 1
> successione di quadrivi dove si scontrano molte possibilità, chances,
> rapporti di forza. Col senno di poi, potremmo dire ke bisognava difendere
> gli almeno aurorali organismi di democrazia diretta dalle pretese
> centralizzatrici dei Fronti di liberazione nazionale e dei PC.
onestamente, non so neppure se sarebbe stato possibile allora che quei segni
si sviluppassero: ricorderai quanto fosse difficile allora conoscere le
cose lontane senza la mediazione dei mentitori professionali. Vero é che
oggi si sanno tante cose in più, e in compenso la nostra capacità di
intervento si é ben più che proporzionalmnete ridotta...In ogni caso allora
le persone decenti e sensate non si perdevano di sicuro a sostenere i vari
fratelli colonnelli e il resto dei leader sparsi nel mondo. Lo stesso culto
del Che, é molto più una cosa cresciuta nel riflusso e nella contemplazione.
Ai tempi si pensava che era stato un combattente coraggioso, che si era
fatto rpendere per il culo dai sovietici e da Castro e via andare. Io
ricordo che tutti coloro con cui mi relazionavo pensavno che la rivoluzione
fosse cosa dei paesi sviluppati, Europa, America, Giappone, perfino Israele,
e che le nazio ni terzomnondiste sarebbero state trascinate nella
rivoluzione dalla forza degliu eventi e che questo avrebbe agevolato la
presa di coscienza di quei popoli. Nessuno che non fosse demente pensava che
ci si potesse battere sullo stesso fronte con stalinisti, nazionalisti e i
nascenti estremisti religiosi. Forse la prima caduta pesante di lucifità si
é avuta ai tempi dell'insurrezione khomeinista
Purtroppo le > cose sono andate come sappiamo...E ancora, non dovremmo considerare questi
> paesi realtà statike. X esempio esiste 1 qualke contrattualità delle masse,
riecco il sempiterno "autonomo"
> ke gli fa ottenere 1 certa redistribuzione della rikkezza in cambio di
> consenso, anke se le elite non si tirano certo indietro quando invece
> reputano di poter ordinare all'esercito di sparare sulle folle manifestanti. > A differenza di 1 tipa come Giuliana Sgrena, del manifesto, credo ke buona
> parte delle nefandezze attribuite agli integralisti islamici in Algeria sia > farina dei Servizi.
sì, questo me lo confermano tutti i compagni che hanno entrature
significative laggiù, e che di sicuro non é gente che miri a compiacere
l'islamico
> Ma, se hanno bisogno di simili polveroni, vuol dire ke si riproducono
> tensioni, ke le situazioni hanno 1 grossa plasticità...
> Colgo l'occasione x dirti nuovamente quanto belle sono state le tue parole
> scritte in reazione alla morte di Baldoni.
> Ciao!
grazie ancora: sì c'è un bisogno spasmodico di polveroni, Gilda ami dice ora
che hanno sequestrato due italiane di Un Ponte per Bagdad. Vediamo se
stavolta troviamo le parole per dirlo e i bastoni per darlo