null(none) said: > Capi? Quelli di Kraken? Ehehehehe. Chiedi a lui :>
Bah, io proprio non capisco questa mania di vedere capi, gerarchie, spie e
cospirazioni ovunque non appena qualcuno esprime una opinione che non piace.
O meglio, la capisco perfettamente ma la trovo ridicola.
>> Riguardo la cosidetta "scena" di 10 anni fa: a m e, te lo confesso,
>> faceva gia' vomitare quel senso di elittarismo estremo e quella
>> mediocrita' in posa elevata a importante fattore culturale distintivo
>> all'interno di quei meccanismi tanto quanto adesso.
>> Ma sicuramente non e' la stessa scena di cui stai parlando. Ovviamente.
>
> Bah.
> Non so esattamente di che parli te. Magari ti riferisci a dei problemi
> concreti con delle persone concrete, e io ad una cosa ad un altro
> livello. O meglio, sottile.
Non proprio, mi riferisco ad un atteggiamento diffuso che si era gia'
instaurato qualche tempo prima del crackdown - quando ci fu il primo timido
avvicinamento alla telematica amatoriale da parti di molti "smanettoni" -
vuoi per la moda (la scena) importata impropriamente dal filone letterario
cyberpunk, vuoi per come era strutturata la rete (ftn) in quel periodo: una
struttura molto feudale in cui si creavano delle identita' di gruppo molto
forti che diventavano la principale causa di esclusione e omologazione dei
contenuti. Puoi metterla come vuoi, ma questa era la _norma_. E' proprio
per superare queste forme di comunicazione strutturate che molti iniziarono
a dare un senso _politico_ alla rete. Anche in maniera molto diretta e
rivendicando sempre la liberta' di comunicare in *tutte* le forme, pure
quelle non mediate e fastidiose per le orecchie non abituate ad ascoltare
punti di vista non convenzionali o radicali. Solo in questo contesto io ho
visto meravigliose manifestazioni del pensiero, non scontate, che si
elevavano sopra la mediocrita' della merda di tutta una folta schiera di
personaggi che colpevolmente volevano imporre un livello bassissimo,
elittario, infantile, per non far emergere mai niente di vagamente critico o
utile alla affermazione del nuovo strumento in un senso piu' ampio e al di
fuori dell'elite stessa (in quanto avrebbe portato ad un'attenzione anche
piu' pressante da parte di quei poteri esterni alla rete: massmedia e Stato
in primis). Lo testimonia anche l'arretratezza di certe riflessioni al
congresso di Prato, a seguito del crackdown, in cui molti sysop fido
spinsero sul mantenere un basso profilo, considerando inevitabili policy
blindate e controlli capillari in modo da evitare scenari pericolosi e
ingestibili in cui la massa si appropriava del mezzo (es: su fidonet era
adirittura VIETATO mandarsi matrix _private_ in PGP, dato che il contenuto
non poteva essere vagliato dai sysop delle bbs in transito). Solo dopo anni
di continua negazione di questi modelli di comunicazione dall'alto,
prevalentemente praticate in reti come cybernet, freaknet e poche altre, che
si arrivo' ad una consapevolezza politica del mezzo e alla prima
impostazione del meeting del '98. Non certo grazie alla gente che stava in
rete pensando di far parte della scena perche' faceva fiko, ma da parte di
quella gente che aveva percepito l'importanza di questo mezzo e di quanto
andava difeso proprio perche' estremamente fragile e prone al controllo da
parte di gentaglia piu' o meno istituzionalizzata ... lo puntualizzo perche'
mi sono un po' rotto di vedere come taluni considerino "fare una discussione
politica" alla stessa stregua di "spingere un'ideologia", salvo poi farsi
belli grazie al fatto che - forse - la loro liberta' di dire certe cazzate
e' dovuta in gran parte ad alcuni ragionamenti politici che in passato sono
stati portati avanti difendendo l'affermazione di spazi liberi come questo.
Poi possiamo cagare fuori dalla tazza parlando di capi e gerarchie qui
dentro ma vorrei tanto vedervi inseriti nel contesto della rete di 10 anni
fa a ripetere certe affermazioni... giusto per il gusto di vedere le
risposte, tutt'altro che edulcorate e politically correct che si vedono
adesso, di persone che non si facevano certo problemi ad esercitare la
propria liberta' di critica in rete <eg>.
