Beslan: il racconto di un testimone
di Gustavo Flobert
05 Sep 2004
Beslan, sabato 4 settembre 2004 -- "Quando gli è scoppiata per sbaglio
quella bomba fatta a mano... Ma corro troppo: torno indietro un po'. Erano
lì con un'operazione che aveva sapore di improvvisazione. Dico, come si fa
a sequestrare una scuola nel pieno dell'ambito urbano, edificato; basta
poco per gli assedianti per arrivare non visti a ridosso della scuola... E
infatti, pensavano di mandare alcuni vestiti da civili, come fossero dei
passanti o dei curiosi, perchè potessero avvicinarsi verso le uscite di
sicurezza e verso alcuni passaggi... Questo lo pensavano loro, però; perché
non c'era nessun piano pronto, seriva ancora qualche giorno. E poi il
presidente frenava. Mentre ero lì a pensare ai ceceni asserragliati è
scoppiata una bomba, e subito c'è stato un secondo scoppio - un'esplosione
fortissima....sono volati calcinacci e s'è alzato un gran polverone. E i
terroristi dentro devono aver pensato: è cominciato l'assalto dei russi,
fuoco, fuoco! E hanno cominciato a tirare sulle persone...sui bambini..."
(foto AP)
"E un gruppo di prigionieri è saltato dalle finestre. Quelli nella sala si
sono sentiti persi e hanno continuato a tirare sugli ostaggi. Uno a
uno...tiravano su tutti...li colpivano... I nostri da fuori, hanno tirato
sui terroristi, ma era difficile fra il fumo e il casino, e allora l'Fsb ha
ordinato il cessate il fuoco, e per una ventina di minuti c'è stato silenzio".
"Con l'aiuto della polizia le Forze speciali del 51esimo si sono
avvicinate, per chiudere le uscite ai terroristi e per isolare quelli
armati che fuggivano. Quelli che erano arrivati a ridosso del muro del
ginnasio cominciarono a far sgomberare gli ostaggi, liberandoli".
"In raltà, non era stata un'azione organizzata: non avevano fatto
rilevazioni e spionaggio. Si contava solo sulle trattative. Ma a questo
punto, per entrare nel salone è stata messa una carica. Dentro c'erano
solamente feriti e nessun terrorista. E tutto attorno c'erano mine: tutto
il soffitto era minato. La Forza speciale dell'Fsb non aveva i suoi
genieri. Così sono arrivati gli esperti, i genieri e gli artificieri, che
hanno cominciato a disinnescare le cariche, ma mentre si spostavano
nell'altra ala sono stati messi sotto tiro e due di loro sono rimasti
feriti gravemente. E poi è saltato tutto..."
"L'impressione collettiva dei militari è pessima. L'amministrazione fin
dall'inizio era del tutto paralizzata. Una confusione totale; nessun
coordinamento fra i reparti, nessun comando unitario. Molti sono stati
feriti dal colpi degli amici. Fra i militari di linea, 14 feriti e 4
dispersi, probabilmente morti. Grazie comunque a tutti, soprattutto ai
civili, coraggiosi, che hanno sfidato la morte per salvare i bambini
ostaggi. Infine, secondo informazioni che circolano quì, almeno tre dei
terroristi arabi erano passati dalla Georgia..."