[Forumlucca] Econews - 3 settembre 2004

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 3 settembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ulivo. Pecoraro: ora convocare costituente programmatica
- Modus vivendi. In edicola il numero di settembre
- Occupazione. Ripamonti: incentivare innovazione
- Riforme. Pecoraro: la marcia forzata imposta dalla Lega è uno schiaffo al
Parlamento
- Immigrazione. Cento: Legge Bossi Fini da abrogare
- Elezioni. Pecoraro: anticiparle sarebbe regalo a paese
- Dimissioni sindaco Calabria. Cento: intervenga Pisanu
- Nucleare. Pecoraro: Ain, solo un raduno di vecchi nostalgici
- Riforme. Bonelli: Storace declassa Roma
- Umbria. Verdi: una proposta di legge elettorale non rappresentativa dei
cittadini
- Ponte Messina. Wwf: la mafia alza la testa, Pisanu intervenga
- Nucleare. Greenpeace: in partenza dall'Inghilterra carico di plutonio
- Caccia. Lac: illegittimi molti provvedimenti regionali che concedono anticipo
Econews dalle agenzie estere:
- Reopening swordfish fishing will harm endangered species
<http://www.enn.com/news/2004-09-03/s_26870.asp>http://www.enn.com/news/2004-09-03/s_26870.asp
- Monsanto says to challenge Brazil ban on GMO
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/26921/story.htm



Ulivo. Pecoraro: ora convocare costituente programmatica

“Ora che tutti, giustamente, convergono su Prodi, le primarie per la scelta
del candidato premier non hanno senso. Sarebbe paradossale insistere
sull’argomento quando anche i possibili sfidanti si riconoscono in Prodi.
Si rischia la farsa o uno scontro di cui non c’è bisogno”. Lo ha dichiarato
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Deve essere il programma
- afferma il leader del sole che ride - il collante della coalizione per
l’alternativa di Governo. Si convochi in tempi rapidi, subito dopo la
stagione delle feste di partito, la costituente programmatica, che va
tenuta entro l’autunno”. “Si può discutere, al posto di parlare di
primarie, di una vasta consultazione popolare sul programma, che - conclude
Alfonso Pecoraro Scanio - avrebbe anche il senso di una reale investitura
per il candidato premier. La partecipazione popolare alla realizzazione del
programma può essere una risorsa importante per la nuova coalizione”.

Modus vivendi. In edicola il numero di settembre

Nel numero di settembre di Modus vivendi: Agricoltura bio/Italia leader
europeo: il biologico è ecologico? Il nostro paese è il terzo produttore
mondiale e il primo in Europa di prodotti agricoli biologici. Migliorare la
distribuzione, garantire la sostenibilità di tutto il ciclo produttivo e
abbassare i prezzi permetterebbe sempre più di portare alimenti sani sulle
nostre tavole. Conservazione/Commissione baleniera internazionale: guardare
non mangiare, non fa grandi passi avanti la tutela delle balene nel mondo.
Ed è già un successo se la caccia non è stata riaperta. La speranza è nel
whale watching, ormai il modo più redditizio di usare le balene. Risorse
naturali/legnami illegali: i trafficanti di foreste il commercio di legname
illegale, frutto di frodi e corruzione, è una piaga mondiale che impedisce
di rendere sostenibili le pratiche di gestione forestale. Come orientarsi
per non contribuire alla distruzione delle ultime grandi foreste del mondo.
Ricerca/Sperimentazione animale: simili all’uomo, non identici milioni di
animali uccisi in Italia e nel mondo in nome della ricerca scientifica. Una
pratica che potrebbe essere abbandonata? Società/Il condominio? Guerre di
cortile: due terzi degli italiani vivono in condominio. E molto
probabilmente sognano una casetta, piccola ma unifamiliare. Sono infatti
circa 850.000 l’anno le cause che vedono condòmini fronteggiarsi davanti al
giudice. Salute/Gli italiani e lo psicologo: tutti sul lettino del
terapeuta la psichiatria viene vista con sempre maggior favore dagli
italiani. Secondo i quali il 30 per cento dei connazionali è in terapia,
non solo per malesseri gravi ma soprattutto per migliorare la qualità della
propria vita. I dati esclusivi del sondaggio Swg per Modus vivendi. Modus
vivendi è diretto da Marco Gisotti e Alberto Zocchi. Garante del lettore è
Fulco Pratesi. Il sito internet di Modus vivendi è all'indirizzo:
<http://www.modusvivendi.it/>www.modusvivendi.it.

Occupazione. Ripamonti: incentivare innovazione

"I dati dell'Istat non fanno che confermare la tendenza in atto ormai da
molti anni che vede la diminuzione costante dell'occupazione nella grande
industria". E' quanto afferma il capogruppo dei Verdi in Commissione lavoro
a Palazzo Madama, Natale Ripamonti aggiungendo che, a suo avviso, "é
necessario intervenire con adeguati incentivi per sostenere l'innovazione
tecnologica, la sostenibilità ambientale e un processo di nuova
occupazione. La prossima Finanziaria - conclude Ripamonti - non può
prevedere la riduzione dell'Irpef, ma deve indirizzare le poche risorse
disponibili alla ricerca, all'innovazione tecnologica e alla formazione dei
lavoratori".(Ansa)

Riforme. Pecoraro: la marcia forzata imposta dalla Lega è uno schiaffo al
Parlamento

“Le opposizioni, le persone più accorte del centrodestra e la società
civile impediscano lo sfascio della Costituzione e che l’Italia compia un
vero e proprio salto nel buio, con una riforma pasticciata imposta dalla
Lega”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio.
“La Costituzione - continua Alfonso Pecoraro Scanio - non è il giocattolo
di Calderoli che, senza nessun rispetto per il Parlamento, vuole imporre al
paese una riforma che ne decreterebbe la spaccatura. Si rende conto, il
ministro, delle conseguenze che scaturirebbero da tale atto scellerato?”.
“Una marcia forzata - conclude il leader dei Verdi - sospetta quella di
Calderoli, il cui unico fine è varare un federalismo spinto che
smantellerebbe il tessuto sociale, politico ed economico del paese, senza
alcuna garanzia per i cittadini. Sulle riforme costituzionali non si
scherza, Calderoli si dia una regolata”.

Immigrazione. Cento: Legge Bossi Fini da abrogare

“Oggi in consiglio dei ministri si annuncia l’ennesimo ricatto politico
della Lega e di AN sull’immigrazione con l’obiettivo di aggirare gli
effetti della sentenza della Corte costituzionale e addirittura peggiorare
la Legge Bossi Fini - ha dichiarato il deputato verde Paolo Cento,
vicepresidente della Commissione giustizia, e coordinatore della segreteria
di presidenza dei Verdi. Le modifiche preannunciate da Castelli e da AN
sono infatti irricevibili e incostituzionali soprattutto la dove si vuole
affidare ai giudici di pace la possibilità di decidere sulle espulsioni
degli immigrati. D’altra parte la Legge Bossi Fini non è emendabile e deve
essere abrogata perché rischia di produrre solo danni ai diritti civili e
al dialogo con gli extra comunitari. Vergognosa inoltre la proposta di
esportare i cpt anche fuori dai confini italiani direttamente su territorio
africano allargando quel “regime di polizia “ nella gestione dei flussi
migratori che ha come unico effetto quello di aumentare la clandestinità e
il mercato degli schiavi”.

Elezioni. Pecoraro: anticiparle sarebbe regalo a paese

“Non illudiamoci che la Cdl, la casa dei litigi, accetti la proposta di
accordo su elezioni anticipate, per loro un’onorevole via di fuga dalla
verifica permanente in cui hanno cacciato il paese. Per costringere il
centrodestra a prendere atto del fallimento dell’ esperienza di Governo
serve una dura opposizione”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio “le opposizioni afferma il leader del sole che
ride- devono incalzare il Governo da subito sulla Finanziaria e sulle
riforme per impedire che vengano fatti altri danni. Questa maggioranza
scalcagnata e divisa su tutto resta cinicamente insieme per difendere
interessi personali e di partito, senza alcun riguardo per le esigenze dei
cittadini”. “Sono conclude Alfonso Pecoraro Scanio - troppo estremisti e
attaccati al potere per pensare ad un accordo sulle elezioni che sarebbe un
vero regalo al paese, visto il modo in cui hanno governato”.

Dimissioni sindaco Calabria. Cento: intervenga Pisanu

“Le dimissioni del sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, dopo le
ripetute e gravi minacce subite, sono un pessimo segnale, che non può
passare sotto silenzio”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della
commissione giustizia della Camera, Paolo Cento. “E’ stato in prima fila -
afferma il deputato verde Paolo Cento - contro la realizzazione del ponte
sullo stretto e non può essere lasciato solo. Il ministro intervenga per
garantire l’incolumità sua e degli altri amministratori e per convincerlo a
revocare le dimissioni. Tutte le forza politiche si mobilitino per
combattere le infiltrazioni mafiose negli appalti per le grandi opere
pubbliche”. “D’altra parte, come noi Verdi abbiamo sempre sostenuto, la
contrarietà al ponte non è solo una grande battaglia ambientale, ma anche
per la legalità. E’ infatti, molto forte il rischio che vi siano interessi
della criminalità organizzata legati al ponte. Si faccia chiarezza”.

Nucleare. Pecoraro: Ain, solo un raduno di vecchi nostalgici

Per nulla preoccupato, ma nemmeno meravigliato, il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio, liquida con una battuta il ritorno dei fautori del
nucleare: "E' solo un raduno di vecchi nostalgici, che non meritano alcuna
considerazione". Loro, i nuclearisti, piu' precisamente l'Ain, associazione
italiana nucleare, si sono riuniti a Roma in una giornata di studio per
chiedere "ai politici una soluzione per ripartire", dopo il referendum
dell'87. In sostanza, l'Ain non vuole la riapertura delle centrali nucleari
tout-court, ma solo "il riesame del problema". Anche perche', spiegano,
l'Italia e' "gia' un pese che usa il nucleare, dal momento che importa una
gran quota di energia dalla Francia, paese in cui, appunto, si produce
energia dal nucleare. Una ricostruzione che non affascina per nulla
Pecoraro, che anzi replica: riaprire il dibattito sul nucleare "sarebbe
come voler tornare all'eta' della pietra". Quindi, invita l'Ain a "farsi un
giro ad esempio a Scanzano, dove dopo anni non hanno ancora risolto il
problema delle scorie". E non e' un aspetto da sottovalutare: "il nucleare
- prosegue il leader dei Verdi - e' la forma di energia piu' costosa e piu'
pericolosa che esiste". E allora, se proprio bisogna affrontare la
discussione, allora prima i nuclearisti, invita Pecoraro, "ci dicano
seriamente come si risolve la questione dello smantellamento delle centrali
nucleari e dello smaltimento delle scorie radioattive". Insomma, per il
presidente dei Verdi "l'Italia ha gia' dato. Quelli dell'Ain la smettano
con queste riunioni che assomigliano molto a quelle dei seguaci di
monsignor Lefebvre". (Dire)

Riforme. Bonelli: Storace declassa Roma

"Storace vuole declassare Roma capitale d'Italia a capoluogo di regione".
Lo ha detto il capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio Angelo Bonelli. "La
devolution regionale - ha aggiunto - che ipotizza il presidente della
Regione Lazio è una spartizione tra Storace e Calderoli che sacrificherà il
ruolo di Roma capitale, farà contenta la Lega e darà i poteri su Roma al
governatore. In questo quadro ad uscirne sconfitta sarà la città di Roma".
Bonelli ha infine sottolineato che " Storace non appoggia la battaglia del
sindaco Veltroni per dotare Roma dei poteri indispensabili per una grande
capitale europea. Il presidente della Regione Lazio deve sapere che Roma è
la capitale d'Italia e non il capoluogo del Lazio".(Ansa)

Umbria. Verdi: una proposta di legge elettorale non rappresentativa dei
cittadini

Una legge elettorale che rischia di minare i principi della piena
rappresentatività dei partiti politici rispetto alla volontà dei cittadini.
E’ questa la posizione dei Verdi dell’Umbria rispetto al testo su cui le
forze attualmente in consiglio regionale hanno trovato l’accordo. Secondo
il leader del sole che ride, Parlavecchio, infatti, la proposta di legge
elettorale è appositamente studiata per escludere alcune forze politiche
così da garantire il “posto” a quei partiti che lo occupano già. Si
dimentica però, secondo i Verdi, che in Umbria una percentuale del 2 vuole
già dire una decina di migliaia di persone che esprimono la loro opinione e
le loro preferenze politiche e che è necessario garantire nella
rappresentanza in maniera responsabile. Altre regioni “rosse”, come la
Toscana e l’Emilia Romagna, hanno adottato sistemi elettorali tali da
garantire la rappresentanza di tutti i partiti, e l’Umbria invece si
distingue anche in questo atto di prepotenza. E’ necessario che i partiti
in consiglio tornino sui loro passi con un atto di democraticità ed equità
che comunque non minerebbe la loro forza, ma li renderebbe più seri e
responsabili agli occhi di tutti. Una proposta che avanzano i Verdi e che
Parlavecchio presenterà alla riunione di colazione che si terrà nei
prossimi giorni consiste nel lasciare inalterata l’attuale legge in questo
momento di preparazione alle elezioni e di rimetterci testa e mani con il
nuovo consiglio regionale.

Ponte Messina. Wwf: la mafia alza la testa, Pisanu intervenga

Il governo non riesce a garantire la legalita' nell'area dello stretto di
Messina, dove dovrebbe sorgere il ponte. E' quanto dichiara il Wwf Italia
commentando le dimissioni del sindaco e della giunta comunale di Villa San
Giovanni a seguito dei ripetuti atti terroristici mafiosi. Il ponte sara'
l'opera di piu' importante del programma delle cosiddette infrastrutture
strategiche (con circa 5 miliardi di euro di investimenti previsti).
L'associazione ambientalista ricorda come da oltre un anno il sindaco Rocco
Cassone, membri della sua giunta e il presidente del consiglio comunale
subiscano minacce e attentati ampiamente denunciati pubblicamente. Solo il
primo cittadino e' stato colpito da tre attentati incendiari e recentemente
ha ricevuto per posta 5 proiettili. Gaetano Benedetto, segretario aggiunto
del Wwf Italia commenta: "se il governo avesse impegnato le energie sin qui
spese per cercare di far cambiare idea al comune antiponte per garantire
invece la sicurezza e la legalita' in questa area, sicuramente adesso non
saremmo in questa situazione". L'augurio del Wwf e' che il sindaco Cassone
e la sua giunta non formalizzi le sue dimissioni al prefetto, poiche' Villa
San Giovanni deve avere in questa situazione un governo eletto dai
cittadini e non certo un commissario governativo straordinario. "E'
necessario e urgente - riprende Benedetto - che il ministro dell’interno
Pisanu intervenga per fare ritornare Cassone sulle sue decisioni, creando
le condizioni per ripristinare la convivenza civile e democratica. Tutto
questo avviene proprio quando il governo nel Dpef 2005-2008 ha annunciato
di voler inserire nella prossima legge finanziaria 300 milioni di euro per
le aree urbane di Messina e di Villa S. Giovanni, quale risarcimento
dell'abbandono in cui e stata lasciata questa area e compensazione
anticipata e furbesca delle servitu' imposte dai futuri cantieri del ponte.
Se questa e' la situazione - conclude Benedetto - quando il ponte e'
ancora, per fortuna, solo un miraggio, figuriamoci cosa succedera' quando
verranno assegnati i primi incarichi per la progettazione definitiva,
esecutiva e per la realizzazione dell'opera (i termini per la presentazione
delle offerte per il bando di gara per il general contractor scadono il 15
settembre)". (Dire)

Nucleare. Greenpeace: in partenza dall'Inghilterra carico di plutonio

Due navi “nucleari”, con personale di sicurezza armato, si apprestano a
partire da Barrow-in-Furness, in Gran Bretagna, dirette al porto
statunitense di Charleston, Sud Carolina, dove dovrebbero caricare
materiale nucleare destinato agli impianti francesi di riprocessamento del
plutonio della Areva/Cogema. Il plutonio che verrà trasportato dalle navi è
materiale in eccesso derivante dal programma statunitense di armamenti
nucleari e, trasformato in combustibile atomico in Francia, verrà impiegato
a fine anno per dei test al reattore nucleare statunitense di Catawba. “La
politica internazionale di non proliferazione atomica diventa carta
straccia nel caso del plutonio. Prevalgono gli interessi dell’industria che
vuole portare avanti a tutti i costi un programma pericoloso, costoso e del
tutto inutile di produzione di combustibile nucleare” afferma Roberto
Ferrigno, direttore campagne di Greenpeace. Greenpeace si batte da dieci
anni perché tutto il plutonio sia trattato come “rifiuto nucleare”e non
come potenziale combustibile per i reattori, sottolineando i rischi per la
sicurezza e per l’ambiente di questi trasporti marittimi. Le due navi, la
“Pacific pintail” e la “Pacific teal”, che porteranno circa 140 chili di
plutonio, sufficiente per fabbricare 25-40 armi nucleari, hanno a bordo 13
uomini anti-terrorismo e 3 cannoni 30mm. Un basso profilo di sicurezza
rispetto a precedenti trasporti di plutonio che avevano coinvolto navi da
guerra americane, francesi e inglesi. La scorsa settimana, membri del
congresso americano hanno presentato interrogazioni al dipartimento
dell’energia sulla scarsa sicurezza del trasporto: nessuna nave militare al
seguito e vulnerabilità agli attacchi terroristici in Francia dove la
sicurezza è ridotta. Il plutonio verrà trasportato in containers che non
sono in grado di resistere ad un attacco missilistico e una volta in
Francia il trasporto avverrà per 1.000 chilometri in convogli che
potrebbero essere facile obiettivo di furti o attentati.

Caccia. Lac: illegittimi molti provvedimenti regionali che concedono anticipo

L’abbattimento dei migratori selvatici, patrimonio dello Stato per legge,
comincia in 17 Regioni Italiane con diverse giornate di anticipo rispetto
alla data di apertura generale della stagione venatoria, che la normativa
vigente fissa nella terza domenica di settembre ­ ha dichiarato la Lega
abolizione caccia. Da diversi anni molte Regioni italiane tentano di
“sforare” i vari paletti temporali, per elargire (un tanto a voto) un po’
di selvaggina, soprattutto migratrice (come tortore, quaglie e colombacci),
ai più focosi Nembrotti italici. La caccia da appostamento e alle specie
migratrici, peraltro, è quella più insostenibile e predona per antonomasia,
perché incide su contingenti di animali selvatici che si sono riprodotti
nell’Europa settentrionale ed orientale, e che dovrebbero svernare in
Africa, e per i quali l’unico contributo gestionale offerto dall’Italia non
è certo la protezione dei siti di nidificazione o di sosta, ma il semplice
premere il grilletto. La cosiddetta “pre-apertura “ della caccia avviene
con la benedizione, spesso illegittima, di metà delle Regioni italiane che,
in base alla legge 157 del 1992 (art. 18) , potrebbero anticipare la caccia
ai primi giorni di settembre solo in presenza di “appositi piani
faunistico-venatori regionali” , che spesso e volentieri non esistono. Fa
eccezione la Liguria, che però da tre anni viola il divieto statale di
protrarre la caccia dopo il tramonto , concedendo ulteriori 30 minuti di
fuoco ogni sera. Analoga inadempienza diffusa, sempre da parte delle
Regioni, è la mancata trasmissione al Ministero delle Politiche Agricole
dei rapporti annuali (entro maggio) sullo stato della vigilanza venatoria,
con i riepiloghi delle sanzioni comminate ai trasgressori. Chissà come mai
non si vogliono aggregare su scala nazionale i dati vergognosi sul numero
ridotto di agenti venatori provinciali in servizio, e sulla portata del
bracconaggio in Italia. Ancora fortemente disapplicata in tutta Italia è
anche la disposizione fissata dalla legge 353 del 2000 che, tra l’altro,
impone il divieto di caccia per 10 anni nei terreni boscati percorsi dal
fuoco ; forse bisogna ringraziare il 70% dei comuni italiani che sono
ancora inadempienti nella stesura del catasto delle aree rurali incendiate,
e le Province (soggetto primario nella gestione della fauna) che fanno
orecchio da mercante. Una recente sentenza (16 ottobre 2003) della Corte di
Giustizia UE ha inoltre stabilito che non sono ammesse deroghe per cacciare
specie migratrici in periodo di dipendenza dei giovani nati dagli adulti
(come in tarda estate), soprattutto quando le stesse sono comunque
cacciabili regolarmente nella stagione venatoria autunno-invernale che si
conclude il 31 gennaio. Tra il 1987 ed il 2003 l’Italia ha subito 6
condanne dalla Corte di Giustizia UE del Lussemburgo per violazione della
direttiva CEE 79/409 sulla protezione degli uccelli selvatici.

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