[Forumlucca] Econews - 1 settembre 2004

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 1 settembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Verdi. Festa del sole dal 9 al 12 settembre a Bologna
- Energia. Pecoraro: basta nostalgie radioattive, guardare a energie del futuro
- UE. Cento: proposta legge per referendum sulla Costituzione europea
- Riforme. Boato: su competenze va rivisto impianto complessivo
- Riforme. Pecoraro: Roma capitale non e’ merce di scambio
- Eutanasia. Zanella: Sirchia pensi piuttosto a legge su terapie del dolore
- Caccia. Pecoraro: basta anticipazioni, applicare e difendere legge specie
a rischio estinzione
- Caccia. Verdi: apertura anticipata e’ grave errore
- Caccia. Verdi Lazio: per la fauna selvatica non c'e' tregua
- Alitalia. Bonelli: quadro sociale esplosivo
- Perugia. I Verdi propongono una nuova politica dei trasporti
- Caccia. Lipu: preaperture a rischio per sei specie in declino
- Ambiente. Attivisti di Greenpeace arrestati mentre documentano
deforestazione in Argentina
- US backs plan to develop Alaskan oil fields
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/26881/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/26881/story.htm
- Locust swarms munch crops near Senegal's capital
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/26871/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/26871/story.htm


Verdi. Festa del sole dal 9 al 12 settembre a Bologna

Dal 9 al 12 settembre a Bologna i Verdi organizzano la festa del sole,
all’interno del Sana, il salone internazionale del naturale. Il programma
prevede incontri, dibattiti e mostre. Il 9 settembre dalle ore 18.00 alle
20.00, confronto tra Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi e Arturo
Parisi, presidente assemblea federale Margherita, su “quale programma per
la nuova coalizione dei democratici?”. Modera il coordinatore
dell’esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli. Il 10 settembre dalle 11.00 alle
13.00: workshop su pace e ambiente, con l’introduzione di Stefano Boco,
capogruppo dei Verdi in Senato e gli interventi di Flavio Lotti, presidente
tavola della pace; Alfredo Somoza, istituto cooperazione economica
internazionale (Icei); Raffaella Chiodo, sdebitarsi; Chiarito Basa,
presidente associazione delle donne filippine; Gianpaolo Silvestri,
responsabile diritti civili verdi; Gianluca Borghi, assessore politiche
sociali regione Emilia Romagna. Modera Marco Gisotti, direttore Modus
vivendi. Il 10 settembre, dalle 17.00 alle 19.00, dibattito su “Elezioni
regionali, la prima sfida. Quale programma, quali candidati e quale
federalismo per l’Italia”, con gli interventi di Alfonso Pecoraro Scanio,
Fausto Bertinotti, segretario nazionale Prc; Vasco Errani, presidente della
Regione Emilia Romagna. Modera Paolo Cento, coordinatore della segreteria
di presidenza dei Verdi. L’11 settembre dalle 11.00 alle 13.00: dibattito
sull’”uranio impoverito” con proiezione di un filmato di Sigfrido Ranucci,
giornalista di Rai news 24. Intervengono Domenico Leggiero, comitato tutela
militari; Primo Di Nicola, giornalista del l’Espresso; Antonietta Gatti,
docente università di Modena, Angelo Tartaglia, difensore reduci esposti;
Mauro Bulgarelli, deputato verde e Paola Balducci, responsabile giustizia
dei Verdi. L’11 settembre, dalle 18.00 alle 20.00, convegno su “Cambiamenti
climatici e politiche energetiche”, presieduto da Fabrizio Fabbri,
responsabile politiche ambientali dei Verdi. Intervengono Franco Prodi,
Cnr-Bologna; Simone Orlandini, Università di Firenze; Lorenzo Pagliano,
Politecnico di Milano; Cesare Silvi, Ises international. Seguirà dibattito,
moderato da Grazia Francescano, co-portavoce dei Verdi europei, con gli
interventi di: Alfonso Pecoraro Scanio; Carlo Andrea Bollino, presidente
gestore rete trasmissione nazionale; Claudio Ferrari, presidente esco
Italia; Sauro Turroni, rappresentante dei Verdi in commissione ambiente al
Senato; Daniela Guerra, esecutivo nazionale dei Verdi.

Energia. Pecoraro: basta nostalgie radioattive, guardare a energie del futuro

“Con Fini continua il festival delle nostalgie radioattive. Questo paese
deve smetterla di guardare al passato e investire sulle energie del futuro,
come il solare, pulite e rinnovabili e sul risparmio e l’efficienza”. Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Il referendum
sul nucleare - continua Alfonso Pecoraro Scanio - ha salvato il paese da
una scelta energetica pericolosa e costosissima. Il nucleare, infatti, non
è economico e le spese per la sicurezza e lo smaltimento sono a carico
della collettività. Come se per l’energia solare i costi dei pannelli
fossero totalmente a carico dello stato”. “I problemi e i costi della
sicurezza- conclude il leader del sole che ride - e dello smaltimento delle
scorie sono ineliminabili. Si pensi a quanto accaduto a Scanzano. Si
smetta, dunque, di pensare al nucleare e si guardi alle energie del futuro”.

UE. Cento: proposta legge per referendum sulla Costituzione europea

Il deputato verde Paolo Cento ha annunciato la presentazione di una
proposta di legge per realizzare entro la prossima primavera il referendum
sulla Costituzione europea. “La Costituzione europea ­ ha dichiarato Cento
- che sarà firmata a novembre a Roma, non può essere conseguenza solo di un
patto e di un accordo tra i governi nazionali ma deve diventare l’occasione
di un grande dibattito popolare sull’Europa, il suo ruolo e il suo futuro.
Per questo è molto positivo che in alcuni stati europei, come anche la
Germania, si stia decidendo di sottoporre la carta UE a referendum
popolare. Con la nostra proposta di legge vogliamo raggiungere l’obiettivo
di abbinare le prossime elezioni regionali a un referendum popolare per la
ratifica o la bocciatura della Costituzione europea. Su questo, anche le
altre forze politiche si pronuncino in maniera tempestiva per realizzare
questo grande obiettivo democratico”.

Riforme. Boato: su competenze va rivisto impianto complessivo

"Il centrosinistra si è sempre detto disponibile a rivedere in tutto o in
parte l'impianto delle attribuzioni delle materie di competenza statale o
regionale o concorrente dell'Articolo 117, per cui non mi pare una grande
apertura". Così il capogruppo dei Verdi alla Camera, Marco Boato, commenta
l'ipotesi che nelle riforme alcune materie, come l'energia, possano
diventare di competenza esclusiva dello stato. Una richiesta, questa, fatta
ieri dal presidente della Margherita Francesco Rutelli. "Non credo -
continua Boato - che si possa isolare una singola materia, come l'energia,
credo invece che vada esaminato il riequilibrio delle competenze prendendo
in esame l'impianto complessivo e quindi anche le infrastrutture, gli
ordini professionali, la comunicazione e la sicurezza sul lavoro per non
parlare del pasticcio che è stato fatto su istruzione e salute". Boato
ricorda che la i commissione di Montecitorio aveva bocciato alcuni
emendamenti in proposito, anche del centrodestra, "di La Malfa, della
Moroni, di Armani" e altri delle opposizioni. "Ce n'era uno - ricorda -
presentato da tutte le opposizioni che chiedeva proprio che la competenza
su trasporto e distribuzione dell'energia fosse in capo allo stato, mentre
quella sulla produzione restasse materia concorrente". (Ansa)

Riforme. Pecoraro: Roma capitale non e’ merce di scambio

“Nessuno nel centrodestra pensi che la proposta di Roma capitale serva a
far ingoiare lo sfascio della Costituzione ed il dissesto dell’unità
nazionale”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “Le opposizioni - chiede Alfonso Pecoraro Scanio- convochino una
manifestazione a difesa della carta costituzionale. Non è accettabile una
riforma frutto di arlecchinate e di un mercato in cui ognuno cerca di
piazzare la propria merce politica”. “Un argomento delicato come quello
delle riforme - conclude il leader del sole che ride- non può essere
lasciato nelle mani di un Calderoli o alle battute ed alle provocazioni
quotidiane dei leghisti”.

Eutanasia. Zanella: Sirchia pensi piuttosto a legge su terapie del dolore

“Il pensiero di quei bambini malati, le cui giovani vite sono destinate a
spegnersi prematuramente dovrebbe suscitare altro tipo di considerazione di
quelle fatte dal ministro Sirchia, lasciando da parte le ideologie e le
posizioni preconcette che non si misurano con la realtà ­ha dichiarato la
deputata dei Verdi Luana Zanella. In Italia c’è un arretrato spaventoso
sull’applicazione della terapia del dolore e anche la proposta di legge,
condivisa da rappresentati di tutto lo schieramento, che prevede tra
l’altro l’uso della cannabis per lenire le sofferenze, sta ancora chiusa
nei cassetti della Commissione affari sociali della Camera. Prima di
ragionare di eutanasia, c’è uno spazio enorme per dare la possibilità
all’organizzazione sanitaria di provvedere a pratiche e a luoghi che
possano offrire al malato una morte più serena e dignitosa. Pensare di non
far morire i bambini nel dolore e nello strazio di chi impotente deve
assistere a questa morte: questo deve essere l’impegno prioritario per cui
tutti dobbiamo lavorare, a partire dal ministro della salute del governo,
Sirchia”.

Caccia. Pecoraro: basta anticipazioni, applicare e difendere legge specie a
rischio estinzione

“Basta con i pasdaran delle doppiette, con la rincorsa che tante regioni
fanno ai consensi degli estremisti del mondo venatorio, con il fuoco
anticipato su specie che sono già in crisi o addirittura in grave declino,
come gli studiosi denunciano”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio. “L’apertura anticipata della caccia - continua
Alfonso Pecoraro Scanio - in sedici regioni su venti fa parte di quella
voglia di deregulation che in questi anni ha visto confrontarsi duramente
in Parlamento maggioranza e opposizione. Un braccio di ferro tra chi vuole
lo scardinamento delle regole e chi il rispetto delle politiche di
conservazione cui l’ue da tempo ci chiama. Una deregulation che, non
dimentichiamolo, è stata sconfessata anche dalla parte più responsabile del
mondo venatorio. Dispiace constatare che tra le regioni che più hanno
infierito sulla fauna selvatica ve ne siano alcune di centrosinistra, come
l’Umbria e le Marche”. “I Verdi, a fianco delle associazioni ambientaliste
e animaliste, continueranno a battersi - conclude il leader del sole che
ride - per il rispetto della legge nazionale sui parchi n. 394/91 e la
legge di tutela della fauna e regolamentazione della caccia n. 157/92”.

Caccia. Verdi: apertura anticipata e’ grave errore

“Nonostante le stesse associazioni di cacciatori più consapevoli abbiano
sottolineato il progressivo impoverimento della nostra selvaggina sul
territorio del Veneto, oggi ben 51 mila doppiette si apprestano ad iniziare
in anticipo la nuova stagione venatoria ­ ha dichiarato Luana Zanella,
deputata verde. Una stagione venatoria che solo grazie alla determinazione
delle associazioni animaliste e ambientaliste, dei Verdi e di Rifondazione,
non sarà all’insegna della più ottusa deregulation. Tuttavia l’apertura
anticipata della caccia nella nostra regione è un errore gravissimo sotto
il profilo scientifico, in quanto in questo periodo diverse specie di fauna
selvatica sono ancora nella fase di dipendenza, con i piccoli che non
possono sopravvivere senza i genitori. Proprio per questo la legge
nazionale sulla caccia, n. 157/92, ha posto il termine ufficiale per
l’apertura della stagione venatoria alla terza domenica di settembre. Come
affermano gli studiosi, il danno ambientale alle specie su cui si
concentrerà in questi giorni il fuoco delle doppiette sarà fortissimo.
Voler a tutti costi aprire il fuoco in anticipo è un accanimento che si
spiega solo con la rincorsa ai consensi della parte estremista del mondo
venatorio. Sotto il fuoco dei fucili non sono solo gli animali selvatici a
cadere, ma anche le regole e le politiche che dovrebbero tutelarli, a
cominciare dalla direttiva europea sulla conservazione sugli uccelli
selvatici del 1979 e dalla legge nazionale sulla tutela della fauna e la
regolamentazione della caccia n. 157/92”.

Caccia. Verdi Lazio: per la fauna selvatica non c'e' tregua

"Per la fauna selvatica del Lazio non c'e' tregua. Da oggi inizia la prima
giornata di preapertura della caccia, una crudelta' inaudita", cosi' ha
dichiarato Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio. "Sta
per iniziare l'aggressione all'ambiente e alla fauna selvatica della nostra
regione - afferma Bonelli- gia' messa a dura prova nei mesi scorsi dagli
incendi che hanno ridotto i rifugi naturali degli animali, costringendoli a
spostamenti in nuovi territori". Per il capogruppo dei Verdi alla Regione
Lazio, la giunta Storace con questo provvedimento di preapertura, "si e'
prodigata per soddisfare solo e esclusivamente le richieste dei cacciatori
e delle associazioni venatorie. Del resto, al contrario di chi usa le
doppiette, gli animali, non votano". "Ormai e' chiaro a tutti il modello di
ambientalismo che ha a cuore il Governo regionale - conclude Bonelli- prima
la riforma delle legge sui parchi e adesso questa delibera che portera'
alla morte di numerosi animali selvatici e riversera' nelle aree verdi
almeno 3mila tonnellate di piombo dannosissimo per l'ambiente". (Dire)

Alitalia. Bonelli: quadro sociale esplosivo

"Una situazione drammatica, un quadro sociale esplosivo". Lo ha detto il
coordinatore nazionale dell'esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli secondo cui
"non si può assistere alla morte della compagnia di bandiera italiana e non
si possono gettare nel baratro e nella disperazione settemila persone che
rischiano di perdere il posto di lavoro". Secondo Bonelli, "occorre un
piano industriale che sappia garantire la sicurezza occupazionale a
migliaia di lavoratori e permetta all'Alitalia di essere competitiva nei
cieli del mondo". (Ansa)

Perugia. I Verdi propongono una nuova politica dei trasporti

L’Unione europea ha bacchettato Perugia insieme ad altre 25 città italiane
per i suoi valori troppo alti di biossido di azoto, sottolineando la
necessità di attuare misure che permettano la riduzione di emissioni
dannose per la qualità dell’aria e per la salute dell’uomo. Secondo i Verdi
di Perugia è necessario approfondire i controlli sulla qualità dell’aria,
non solo nel centro, ma anche in zone di traffico intenso della periferia
cittadina. Sono poche secondo Franco Parlavecchio, presidente del sole che
ride umbro, le quattro centraline di monitoraggio della qualità dell’aria
predisposte dall’amministrazione comunale. Ma non basta solamente fare i
controlli sulla qualità dell’aria! Francesco Pula, portavoce dei Verdi di
Perugia, chiede che venga approntato un piano alternativo di gestione del
traffico urbano, senza aspettare il minimetrò che, secondo i suoi più
ferrei sostenitori, risolverà tutti i problemi. Da qui a quando non sarà
definito il modello di mobilità urbana organico, deve essere potenziato il
trasporto pubblico su gomma con costi contenuti per gli utenti e inferiori
a quelli attuali, in maniera tale da agevolarne l’utilizzo. Tali interventi
devono essere attuati al più presto possibile, senza aspettare il prossimo
monito comunitario e cercando di evitare interventi dell’ultim’ora, come
nelle grandi metropoli.

Caccia. Lipu: preaperture a rischio per sei specie in declino

Sei specie di uccelli che da oggi saranno cacciabili risultano in grave
declino: si tratta di pernice rossa, tortora, quaglia, starna, allodola e
marzaiola. La denuncia è della Lipu (lega italiana protezione uccelli) in
occasione delle preaperture della caccia, decise in 16 regioni su 20, che
daranno il via alla stagione venatoria 2004-2005 con ben 18 giorni di
anticipo rispetto alla data stabilita dalla legge 157. <<Anche quest’anno -
spiega Marco Gustin, responsabile specie della Lipu le preaperture
colpiranno specie in declino in tutta Europa, compresa l’Italia. Per tre
specie come quaglia, starna e colombaccio le indicazione della Commissione
europea parlano chiaro: i periodi di riproduzione di questi uccelli sono
incompatibili con l’anticipo della stagione venatoria. E per una,
l’allodola, mancando i dati sulla biologia riproduttiva, ed è quindi
inammissibile anticiparne la caccia. Invece di predisporre misure di
salvaguardia per tutte queste specie, si finisce per permetterne
addirittura la caccia in anticipo di 18 giorni: un regalo inaccettabile al
partito delle doppiette, che costerà molto caro al patrimonio avifaunistico
del nostro paese>> oltre alle 6 specie cacciabili ma in declino, non sono
in buona salute nemmeno altre 3 specie: merlo, colombaccio e combattente,
le cui popolazioni sono tutte concentrate in Europa e quindi, se le
popolazioni dovessero diminuire, sarebbero esposte a gravi rischi di
sopravvivenza. Nel complesso saranno 23 le specie di uccelli coinvolte
nelle preaperture decise dalle regioni italiane. Nella speciale classifica
stilata dalla Lipu, il primato negativo spetta alle Marche, con 14 specie
di uccelli che rientrano nell’elenco delle specie cacciabili in deroga.
Seguono l’Umbria (12 specie), Basilicata e Molise (11), Puglia (9), Abruzzo
ed Emilia-Romagna (7). A metà classifica Calabria, Veneto e Toscana, che
hanno inserito 6 specie di uccelli in preapertura. Chiudono Piemonte e
Lazio con 5 specie, Lombardia e Sicilia con 4, Campania con 2 e Sardegna
con 1. Promosse dalla Lipu Liguria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e
Friuli Venezia Giulia, che hanno deciso di non effettuare aperture anticipate.

Ambiente. Attivisti di Greenpeace arrestati mentre documentano
deforestazione in Argentina

I componenti del team dei “giaguari” di Greenpeace, un gruppo di attivisti
in sella a moto maculate come giaguari che cercano di bloccare i bulldozer
che distruggono la foresta argentina nella provincia di Salta, sono stati
arrestati ieri. Tra i dieci arrestati nella città di Tartagal, 1800
chilometri a nord di Buenos Aires, c’è Martin Prieto, il direttore di
Greenpeace argentina e perfino l’avvocato che segue l’associazione. Per
Greenpeace si tratta di un’inaccettabile violazione della libertà
d’espressione, visto che gli attivisti stavano semplicemente filmando
l’opera dei bulldozer che disboscano per preparare il terreno
all’agricoltura industriale. L’accusa di “violazione di proprietà privata”
non prevederebbe normalmente la detenzione in carcere: l’associazione
ambientalista, attraverso l’ambasciata argentina, chiede un immediato
intervento del presidente argentino Nestor Kirchner perché gli attivisti
vengano rilasciati al più presto. Le foreste vengono distrutte per
coltivare la soia geneticamente modificata della Monsanto, impiegata per
allevare maiali, pollame e bovini di Europa e Cina. L'Argentina vuole
incrementare le proprie coltivazioni di soia ed arrivare a 14 milioni di
ettari: Argentina è il primo esportatore mondiale di soia e per rispondere
alla domanda del mercato internazionale si distruggono le originarie
foreste: per ogni tre tonnellate di soia, se ne va un ettaro di terra. Lo
stesso avviene anche in Paraguay, Bolivia e nel sud del Brasile. In
Argentina il boom della soia è iniziato nel 1996 quando la Monsanto ha
introdotto nel paese le prime sementi geneticamente modificate, aprendo la
strada a gravi problemi sociali e ambientali.

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