[Cerchio] Il caso di Enzo Baldoni e alcuni dubbi sull'"Eserc…

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: leonid ilijc brezhnev
Date:  
Sujet: [Cerchio] Il caso di Enzo Baldoni e alcuni dubbi sull'"Esercito Islamico"
Il caso di Enzo Baldoni e alcuni dubbi sull'"Esercito Islamico"            
di  Andrea Santini
31 Aug 2004    
L’Esercito Islamico nasce, assieme ad una serie di formazioni antissciite, 
subito dopo l'insediamento del governo Allawi e l'inizio della rivolta 
sciita. Si accredita con il sequestro dei due filippini e ottiene che i 50 
soldati di Manila tornino a casa, rilasciando gli ostaggi. Ma i filippini 
contano meno del due di briscola, 50 soldati sono una bazzecola, che ci 
siano o meno non interessa a nessuno. I filippini, poi, lavorano per una 
società di trasporti al di fuori del Cartello americano, che come è noto ha 
stipulato un'accordo per abbassare le spese della sicurezza, dal quale 
accordo altre piccole aziende sono fuori. Se i filippini se ne vanno, gli 
affari vengono assorbiti dal Cartello.


L’Esercito Islamico torna a far parlare di sé con il sequestro di due
pakistani e di un iracheno. Rilasciano l'irachenoe uccidono i pakistani.
(Idem come per i filippini: i pachistani non contano un piffero).

Allawi, assieme alla Casa Bianca, lancia accuse all'Iran di "ingerenza in
fatti iracheni", vale a dire di finanziare la rivolta sciita.. Subito dopo
l'Esercito islamico rapisce il console iraniano, accusandolo di "ingerenza
in fatti interni iracheni". Ha tutta l'apparenza di un sostegno alla
politica di Allawi, ex collaboratore della Cia.

Sempre l’Esercito Islamico rapisce e uccide un giornalista italiano
notoriamente pacifista, che è lì per raccontare le storie dalla parte della
resistenza.

Rapiscono due giornalisti francesi, quindi facenti parte di un Paese che ha
portato in Europa la bandiera del non intervento e del pacifismo,
scontrandosi duramente con gli Stati Uniti. Anche loro sono lì per
raccontare un un libro la storia del dopoguerra dalla parte dei resistenti.

Oggi Allawi dice: "vedete? il terrorismo è contro tutti, ed essere
pacifisti non dà nessuna garanzia". Poi chiede all'Italia di rimanere. E'
esattamente la posizione americana, ribadita anche da Frattini. Prima dei
sequestri dell'italiano e del francese tutti si sarebbero messi a ridere.
Dopo questi sequestri, e soprattutto dopo l'uccisione di Enzo Baldoni, la
tesi - per chi crede alle versioni ufficiali - trova sostegno.

Come per il sequestro del console iraniano, l'operazione dell'Esercito
islamico è ancora di sostegno alle tesi del governo Allawi e degli
americani. Tutto puzza terribilmente. Anche nell'immediato dopoguerra
italiano, con l'Italia divisa tra bianchi, neri e rossi, si formarono bande
"ufficialmente" criminali, ma che seguivano percorsi e direttive politiche.
Ricordiamo la storia della Banda Giuliano, di cui ormai si sanno molte cose
ma non ancora tutto (interessante il libro di Vincenzo Vasile).

Chi è ancora dentro alla storia di Ilaria Alpi, che mi sembra abbia alcuni
percorsi simili alla storia di Baldoni, come vedranno questa vicenda? Chi è
in grado oggi di mettere in moto strumenti informativi in loco per poter
capire chi sono, come si sono formati e a chi rispondono gli uomini
dell'Esercito islamico?

Detto sottovoce: la figura di Gheraeeb. Giordano palestinese come al
Zarkawi, da troppo poco tempo in Iraq per avere tutti i contatti che aveva,
e soprattutto per avere le iniziative che aveva, lascia altrettanto perplesso.

Lo stesso vale per Enzo Baldoni. Troppi scoop in poco tempo. Intervista il
banchiere delle Farc, che tutti cercavano da anni senza trovarlo. Poco dopo
viene stretto un accordo. E mesi dopo viene catturato. Lo stesso vale per
la vicenda di Timor est. Anche lì è un delicato momentodi accordi
clandestini...

Era diventato "scomodo"? Tutto lecito, ma tutto limpido? Nei miei romanzi
di spionaggio, scritti per Mondadori negli anni '80,. il protagonista era
un giornalista di sinistra, Falco Rubens, collaboratore di Le Point. Uno
dei romanzi si intitolava "Una fame da Falco", e, guarda caso, era
ambientato tra le Ong che portavano aiuti alimentari in Africa. Sarà
deviazione professionale? Mah....