[Lecce-sf] Fw: Il peggio di Berlusconi

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Szerző: Gaetano Bucci
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Tárgy: [Lecce-sf] Fw: Il peggio di Berlusconi

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From: Angelo Ruggeri
To: Angelo ; Gaetano Bucci ; andreacatone@??? ; Area Oltre ; Paolo Barrucci ; Pier Paolo Frassinelli ; G. P. Patta ; Cini ; Angelo Ciampi ; Giovanni Chiellini ; gi24chia@??? ; pianetafuturo@??? ; gernika@??? ; progettocomunistasicilia ; d.losurdo@???
Sent: Thursday, June 03, 2004 9:43 AM
Subject: Il peggio di Berlusconi


                    Quel che la "sinistra" ha usato solo nelle ultime campagne elettorali con Travaglio, ecc. noi le         
                         denunciavamo negli anni '80 - dagli affari "edilizi" con Craxi negli anni '60 ai finanziamenti oscuri per 
                         le sue nascenti TV, ecc.- ma a sinistra e nel sindacato ci guardavano come "matti", perchè né odiavano né 
                         intendevano come PEGGIO quel che Berlusconi già da allora esprimeva e rappresentava, legato a  Craxi, e ad 
                                 AMATO,  per amicizia, politica e affari, quel Craxi che Occhetto, D'Alema e Fassino hanno rivalutato persino dicendo 
                         che Berlinguer si era sbagliato o aveva esagerato: "esagerato" come sempre è la politica verità. Molti a sinistra non  
                         contrastarono e favorirono Berlusconi, in modi tanti e svariati e anche con le leggi sulle YV compresa la Mammì: in                             omaggio alla progressiva trasformazione della sinistra da democratica a liberale, da sociale ad antisociale. 


P.S al notturnale del 31.5.04: purtroppo pur con tutta la buona volontà e disponibilità che uno ci può mettere, ogni giorno la "sinistra" ne fa una. Ora come "sinistra" siamo con l'asse Fazio-Montezemolo, la "sinistra" dei Fazio, della Fiat e di Banca d'Italia, verso cui ci si offre come collaborazionisti con la "concertazione": chiaro quindi perché i lavoratori sono stati consegnati come "schiavi" alla Fiat e perché la questione dell'accumulazione d'impresa non diventa tema di lotta politica (onore alla Fiom per Melfi e altro, lotta lasciata sola come soli erano stati lasciati i ferrotranvieri, l'Alfa, ecc, ad affrontare la controparte uno per volta, come tra Oriazi e Curiazi, ognuno per se e Dio per tutti).                                                                                                            Con ciò, quindi, ovviamente, come lo è da tempo la "sinistra" è a spada tratta anche per la difesa di Maastricht e dei suoi parametri, quelli che a cascata - come abbiamo più volte ricordato - producono piani di stabilità nei singoli stati nazionali dove governi e Parlamenti sono subalternati ai poteri economici monocratici di "casa BCE" e che poi cascano sul territorio cioè il sociale e sugli enti locali col taglio del 62% dei trasferimenti, scaricando a livello locale - col "federalismo" - l'aumento di prezzi e tariffe che pagano i lavoratori-cittadini dei territorio e che non c'è la fanno più - ma di cui intellettuali, giornalisti, dirigenze sindacali e politiche poco si accorgono perché non hanno stipendi agganciati a quelli di lavoratori e popolo in genere come bisognerebbe che sia per fargli capire cosa vuol dire vivere del proprio stipendio e cosa comporta per la vita di lavoratori e cittadini la UE e l'Euro e forse si farebbero meno portavoce dei poteri forti - causando tramite il "federalismo" l'indebitamento degli Enti locali con le banche soprattutto straniere per rispettare il piano di stabilità difeso a spada tratta da "sinistra", esponendoli ai ricatti e minacce delle agenzie di rating che li minaccia di una nuova Argentina.                                                                                                                                                              Facile e giusto denunciare i tagli del governo, disonesto non dire che è provocato da cupole di potere monocratico della UE assoggettate alla "costituzione economica" culminante nei poteri monocratici della BCE relativi all'Euro e dei centri di potere sovranazionali del capitale finanziario. Ma per la "sinistra" quello che conta non è affrontare e risolvere i problemi causati da banchettopoli ma battere Berlusconi intendendo la partita destra/sinistra come un Milan/Inter o Milan Juve tra Berlusconi per la destra e Tronchetti Provera e Montezemolo per la sinistra.                                                                                                          Quindi non importa che Fazio abbia difeso se stesso il suo potere vitalizio e monocratico e quello della banchettopoli dei disastri e degli imbroglio economcoi-finanziari derivati dalla "riforma" (sic) della legge bancaria fatta dal "centrosinistra"; non importa che l'unica politica economica prospettata da Fazio sia solo il rispetto dei parametri di Maastricht e dei taglio di spesa, quella al sociale non quella alle imprese ovviamente, insomma che sia il portavoce italiano dei potere monocratici e autocratici del capitale finanziario UE ed internazionale. Quel che importa alla "sinistra" è che per fini elettoralistici, nella lotta di potere dentro il Palazzo di Enrico VIII, Fazio non si ponga con Berlusconi. Idem per Montezemolo, nonostante che col terremoto sembra profilarsi uno spostamento della Fiat verso la finanziarizzazione, gli importa che rilanci la concertazione e che Fiat e Pirelli continuino ad essere grandi elettori della "sinistra", per sventolare una bandierina, anche se poi tra dialogo sociale del Polo e concertazione della sinistra non c'è gran differenza e se c'è è a sfavore della concertazione. 
Spada tratta della "sinistra! anche a difesa dell'Euro, che non è solo una moneta ma una politica economica ben precisa, quella di Bce e di una UE inserita nel sistema speculativo finanziario internazionale dominato dal capitalismo USA; "Euro" che con tale politica e piani di stabilità a cascata ha prodotto e alimenta la stagnazione economica e la riduzione del potere d'acquisto, e con la parificazione dell'Euro col Marco - questo è stato - ha prodotto il raddoppio non solo dei prezzi ma delle tariffe e l'aumento delle tasse locali, impedendo la parificazione dei salari coi meccanismi già illustrati in altri articoli, causa un gioco monetario dove se la lira fosse entrata nell'Euro non gonfiata ma al valore reale degli ultimi 5 anni precedenti l'entrata in vigore dell'Euro oggi dovrebbe valere 2400 lire circa (non 1936): parificata invece con un valore irreale ha prodotto aumento dei prezzi ma così contemporaneamente impedendo l'adeguamento dei salari: un capolavoro, guidato, voluto e costruito dai governi di centrosinistra, di Prodi, D'Alema  e Amato il grande collezionaista di poltrone e di presidenze, il craxiano uomo di Craxi che negli anni 80 metteva in pratica le sue "politiche" antidemocratiche e antipopolari, continuandole negli anni 90 con i Ciampi, i D'Alema e i Prodi.                                                              Donde che quindi, più di mezza Italia non ce la fa più, un'Italia che chi vive in "basso" e non a "sinistra" a "destra" o in "alto", conosce e vede ogni giorno; un'Italia che vive in "basso" e che si imbroglia dicendogli che tutta e solo colpa del governo e non anche e soprattutto della "costituzione economica" materiale e formale che domina la UE. 


Affrontare i problemi e la questione dell'accumulazione come ci siamo detti? Impossibile. La "sinistra" non l'affronta non per una dimenticanza, ma perché gli va bene "questo" sistema di accumulazione, lo difendono ogni giorno e in ogni modo di fatto e di diritto, o nel migliore dei casi non gli frega, perché quella che si chiama "sinistra" - ma sono solo vertici di potere e capi di partiti che non esistono più - è interessata solo ad andare al governo, battere Betrlusconi comunque sia, non per battere una politica ma perché convinti di poter fare meglio la stessa politica, come in passato, con più sottigliezza e modi meno scoperti di quelli di Berlusconi facendola platealmente e scopertamente gli scopre gli altarini che i governi di centrosinistra avevano accuratamente cercato di nascondere praticando una politica in cui la parola chiave dei suoi governi era "mistificazione", come oggi che è all'opposizione è "ambiguità" (in nome della quale cosa non sa combinando sulla guerra, l'Onu, l'Irak e la visita di Bush). L'opposto del dire la verità in politica, che è precisamente una necessità nella politica di massa scrive Gramsci (Quaderni, pagg.699-700: leggete gente, leggete, non lasciate che sia solo tutto il resto del mondo ad appropriarsi e a studiare il maggiore pensatore del Secolo scorso che continua in questo), e propria di una concezione politica di sinistra, opposta alla concezione tradizionale borghese e conservatrice del saper far credere l'opposto di ciò che si pensa e si vuole.

Un aneddoto personale: dicono che non si cambia mai la squadra di calcio del cuore; ma noi smettemmo di esserlo del Milan - per cui da ragazzo eravamo persino fanatici - dal giorno in cui Berlusconi 20 anni fa divenne suo presidente. Quel che la "sinistra" ha usato solo nelle ultime campagne elettorali con Travaglio, ecc. noi le denunciavamo negli anni '80 - dagli affari "edilizi" con Craxi negli anni '60 ai finanziamenti oscuri per le sue nascenti TV, ecc.- ma a sinistra e nel sindacato ci guardavano come "matti", perchè ne odiavano ne intendevano come PEGGIO quel che Berlusconi già da allora esprimeva e rappresentava, legato a Craxi, e ad AMATO, per amicizia, politica e affari, quel Craxi che Occhetto, D'Alema e Fassino hanno rivalutato persino dicendo che Berlinguer si era sbagliato o aveva esagerato: "esagerato" come sempre è la politica verità. Molti a sinistra non contrastarono e favorirono Berlusconi, in modi tanti e svariati e anche con le leggi sulle YV compresa la Mammì: in omaggio alla progressiva trasformazione della sinistra da democratica a liberale, da sociale ad antisociale.

Come cercato di spiegare nel libro sulle Leghe, leghismo e poteri forti, tutto il processo che fu alla base della nascita e crescita del leghismo è anche quello del berlusconismo: che cosa sia Berlusconi in realtà non l'ha capito come non è una novità che non ha capito cosa sia il leghismo, due facce della stessa medaglia della ideologia e cultura d'impresa ambrosiana. Di una borghesia e ideologia divisa in due dopo essere stata unificata dalla Lega, una della piccola e media borghesia rozza e l'altra della media e grande borghesia altrettanto rozza ma formalmente più "educata": una cultura e una ideologia d'impresa diventata vincente e dominante in Italia anche perché non più contrastata da "sinistra" ma anzi inseguita ed assunta anche e decisivamente da questa dominata da una sola idea fissa andare al governo: anche delegittimando e scardinando le basi e il sistema costituzionale democratico in convergenza con la Lega , come dichiaravano apertamente i dirigenti Pds e che abbiamo riportato. Quando sul Lavoratore settimanale titolavamo "Allarmi son leghisti" la sinistra non solo non lo faceva ma li inseguiva e vi si alleava, "costola della sinistra" per una convergenza negli obbiettivi di destrutturare il sistema costituzionale e democratico italiano.

Abbiamo citato frasi e passaggi dei dirigenti Pds nell'articolo sulla Lega per Pianeta Futuro che abbiamo mandato, citazioni di parole e documenti della sinistra che dichiarava convergenza e sostegno alla Lega nella sua azione di rilancio dell'interclassismo e la cultura d'impresa e la destrutturazione della Costituzione anche col "federalismo", Lega che era allora rappresentante anche di quella parte di borghesia che sarebbe diventata di Forza Italia, con cui poi per questo nacque il contrasto in seno al popolo ambrosiano, che prima o poi non poteva non ricomporsi ma che la sinistra lesse solo in chiave pro o contro Berlusconi, ancora una volta mostrando di non capire o di non fregarsene di capire ne il leghismo ne il berlusconismo, per bramosia di governo.

Berlusconi è il peggio? Certo rappresenta il peggio. Ma a quanto hanno contribuito e quanto sono invischiati in questo peggio molti di coloro che contro Berlusconi personalizzano secondo logica politica maggioritaria prescindendo da analisi e contenuti, in una "contrapposizione" tra capi e schieramenti ideologicamente omogenei?

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"Io all'Università ero piuttosto bravo, in diritto in particolare - precisa a Pannella che glielo chiede in dibattito su radio radicale - , ma sono riuscito a leggere e capire qualcosa di questo aborto di "costituzione" europea solo perché conoscevo qualcosa di chimica"; non c'è dubbio che Cossiga capisca di diritto oltre che di cultura politica che al di la della posizioni che esprime pochi sopravvissuti hanno ancora, gli permette di dare lezioni a Bertinotti - l'antagonista da salotto per cui ha molto affetto Pannella - di storia e cultura persino del movimento operaio e comunista. Quel che Cossiga vuole dire è appunto che la "costituzione" UE non c'entra niente col diritto e con la democrazia, è il trionfo dell'inciviltà giuridica di una UE che rappresenta l'antitesi tra democrazia e diritto come precisiamo noi.
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