[Forumlucca] Econews - 19 agosto 2004

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Aihe: [Forumlucca] Econews - 19 agosto 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Finanziaria. Pecoraro: bloccare assalto ad enti locali
- Riforma. Cento: fermiamola, danneggia il paese
- Terrorismo. Pecoraro: più intelligence e meno proclami
- Giustizia. Cento: nelle carceri situazione esplosiva
- Fame. Fao: eccezionale invasione di locuste in Africa
- Mare. Aumentano "zone morte", in Italia soffoca l'Adriatico
- Ambiente. Da 49 paesi radiografia della terra per indagarne la salute
Econews dalle agenzie estere:
- Malaysia's sea turtles are "on the brink of collapse" (ENN)
http://www.enn.com/news/2004-08-19/s_26613.asp
- Ecuador judge begins jungle site visits in ChevronTexaco pollution case (ENN)
http://www.enn.com/news/2004-08-19/s_26610.asp


Finanziaria. Pecoraro: bloccare assalto ad enti locali

“E’ scandaloso che il Governo progetti di strozzare ulteriormente gli enti
locali incurante degli effetti che questo avrà sui servizi ai cittadini”.
Così il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commenta le
dichiarazioni di Gianfranco Polillo, capo del Dipartimento economico di
Palazzo Chigi. “Il Governo - ha aggiunto Pecoraro si preoccupi piuttosto di
tagliare le sempre crescenti spese militari, cerchi di recuperare fondi
attraverso una seria azione di contrasto dell’evasione e chiuda la stagione
dei regali ai super ricchi”. “Le opposizioni devono rilanciare la
mobilitazione nel paese ha concluso Pecoraro per bloccare lo scempio
annunciato con la prossima Finanziaria, difendendo gli enti locali e i
servizi per i cittadini”.

Riforma. Cento: fermiamola, danneggia il paese

“Le consultazioni avviate dal ministro leghista Calderoli confermano che il
centro destra ha un disegno che danneggia l’economia del nostro paese e i
principi elementari di solidarietà sociale”. Lo sostiene il deputato Paolo
Cento, coordinatore della segreteria di presidenza dei Verdi, secondo il
quale è significativo che “anche il presidente di Confindustria abbia
lanciato un allarme, in riferimento anche ai costi di questa riforma che le
opposizioni devono contrastare. Dobbiamo infatti mettere in campo una idea
alternativa di federalismo solidale, caratterizzato da una nuova democrazia
municipale ed economica e dal rilancio del ruolo del Parlamento come centro
della sovranità popolare”.

Terrorismo. Pecoraro: più intelligence e meno proclami

“Il pericolo terrorismo non va in nessun modo sottovalutato. Serve
potenziare l’intelligence e la vigilanza. I proclami politici non aiutano
invece una efficace azione investigativa e di contrasto”. Così il
presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio interviene nel dibattito
successivo al ritrovamento di un ordigno esplosivo a Porto Rotondo.
“Certamente ha aggiunto Pecoraro non rendono un buon servizio alla
battaglia contro il terrorismo, che deve vederci tutti uniti, coloro i
quali strumentalizzano questi fatti o, peggio, li usano per sviare
l’attenzione dell’opinione pubblica dal dramma della guerra e dalla crisi
economica crescente”.

Giustizia. Cento: nelle carceri situazione esplosiva

“Quanto accaduto ieri notte nell’istituto di Regina Coeli è l’ennesima
conferma della situazione esplosiva nella quale versano le carceri
italiane, tra sovraffollamento, carenze igenico-sanitarie e inadeguato
funzionamento delle misure alternative e premiali”. Lo ha dichiarato il
deputato dei Verdi Paolo Cento, vicepresidente della Commissione Giustizia.
“Il ministro Castelli e il Governo sono inadempienti e latitanti di fronte
a questa situazione ha aggiunto Cento ; oggi è evidente a tutti quale
errore sia stato non aver approvato un provvedimento generalizzato di
clemenza, quale l’indulto, ma aver ridotto l’intervento ad un indultino che
si è rivelato un fallimento”. “Il 70% dei detenuti ha concluso Cento è in
attesa di giudizio: questa è la vera emergenza della giustizia, dove la
custodia cautelare da un lato determina drammi come il suicidio del sindaco
di Roccaraso, dall’altra condanna definitivamente senza sentenze. Piuttosto
che perdere tempo con la riforma dell’ordinamento giudiziario, occorre
invece coraggio per realizzare una riforma garantista del Codice Penale e
del Codice di Procedura Penale, a cominciare dall’istituto della custodia
cautelare”. “Di fronte alla protesta dei detenuti, il ministro Castelli
ripete il solito copione, attaccando parlamentari e forze politiche che
compiono il proprio dovere visitando le carceri”. Cento inoltre aggiunge:
“altro che cattivi maestri, come sostiene il ministro Castelli, noi
esercitiamo i nostri diritti costituzionali e non accetteremo dunque
intimidazioni” e annuncia “una campagna dei Verdi che impegneranno anche i
propri eletti nelle regioni a visitare i penitenziari con l’obiettivo di
verificare le condizioni di vita al loro interno”.

Fame. Fao: eccezionale invasione di locuste in Africa

L'Africa occidentale e' di nuovo minacciata da sciami di locuste, che
stanno invadendo i cieli e i campi di Mauritania, Mali e Niger, e la Fao
lancia l'allarme. In Mauritania le locuste scendono verso il meridione,
fino alla capitale Nouakchott, e sono solo gli adulti: i nuovi nati
inizieranno ad apparire solo alla fine di agosto. Quest'anno il numero
delle locuste e' "enorme", avverte la Fao, e la causa e' riconducibile alle
piogge cadute prima nel Sahel nell'estate del 2003, e poi nell'Africa
nordoccidentale durante l'inverno e la primavera scorsi. Cio' ha creato le
condizioni ideali per la riproduzione degli insetti, consentendo la nascita
di ben quattro generazioni successive. E le locuste, quest'anno, in Africa
arrivano anche in posti dove di solito non se ne vedono molte. Il 5 agosto,
infatti, alcuni sciami hanno raggiunto le isole di Boa Vista, Santiago,
Fogo e Maio, dell'arcipelago di Capoverde. Si trattava di sciami da almeno
50 adulti per metro quadro. La Fao chiede quindi la partecipazione
internazionale per gestire il problema locuste in africa. Servono da 58 a
83 milioni di dollari, e finora all'Agenzia alimentare delle Nazioni Unite
ne sono arrivati circa 14 milioni da Francia, Italia, Olanda, Norvegia,
Stati Uniti e da alcune organizzazioni arabe e islamiche. (Dire)

Mare. Aumentano "zone morte", in Italia soffoca l'Adriatico

21 mila chilometri quadrati di mare nel Golfo del Messico privi di ogni
forma di vita acquatica, cosi' come altre 145 zone in tutto il mondo, piu'
o meno grandi, tra le quali c'e' il Mar Adriatico settentrionale. Sono le
conseguenze dell'attivita' umana, che ha trasformato alcuni tratti di mare
presso le coste in una "zone morta". Nessun continente ne e' esente, anche
se il fenomeno e' strettamente legato all'attivita' umana, derivando
dall'eccessivo uso di fertilizzanti in agricoltura e dalle emissioni di
combustibili fossili. L'Earth policy institute di Washington, l'istituto di
ricerca guidato dall'ecologo Lester Brown, lancia l'allarme e con l'estate,
sempre secondo l'istituto, c'e' un aumento sensibile delle dimensioni di
quella nel Golfo del Messico, la seconda piu' grande al mondo. Il fenomeno-
spiega un rapporto- colpisce i fondali di baie costiere e estuari, per la
maggior parte nelle acque temperate degli Stati Uniti e dell'Europa, ma
anche di Cina, Giappone, Brasile, Australia e Nuova Zelanda. L'origine del
fenomeno risiede nel massiccio uso di fertilizzanti che, dopo aver
fertilizzato le piantagioni, finiscono in mare e fertilizzano anche le
alghe. Con un'eccessiva presenza di azoto e fosforo, il fitoplankton e le
alghe proliferano in maniera abnorme, e, una volta morti, si depositano sui
fondali diventando nutrimento per i microorganismi. Questi, digerendoli,
rimuovono l'ossigeno dalle acque creando zone ipossiche. La maggior parte
delle forme di vita acquatiche non puo' sopravvivere senza ossigeno: quelle
in grado di spostarsi abbandonano le aree interessate dal fenomeno,
diventando pero' spesso troppo vulnerabili ai predatori o esponendosi ad
altri stress. Le altre, invece, quelle che non si spostano, soffocano. (Dire)

Ambiente. Da 49 paesi radiografia della terra per indagarne la salute

Una enorme fotografia della Terra scattata da 49 Paesi diversi per
comprendere le condizioni di salute del pianeta e migliorare la vita dei
suoi abitanti. Il progetto - una delle sfide piu' ambiziose del 21esimo
secolo - e' stato annunciato dalla dall'amministrazione nazionale americana
per gli oceani e l'atmosfera la quale, nei prossimi dieci anni, sara' alla
guida di un pool di scienziati di 49 Paesi chiamati a registrare e
analizzare migliaia di dati: dal tempo atmosferico alle inondazioni, dai
movimenti del suolo all'inquinamento. Grazie ai numeri raccolti e alle
analisi dei ricercatori, si potranno prevenire danni provocati dai
terremoti, sara' possibile risparmiare circa un miliardo di dollari in
elettricita' - conoscendo in anticipo le temperature dei mesi invernali -
e, pianificando le riserve di energia, sara' possibile determinare lo
scoppio di malattie come la malaria o il virus del Nilo. Essere in grado di
capire con precisione la frequenza delle piogge, poi, aiutera' i contadini
nella coltivazione e i pescatori a conoscere le correnti dell'oceano che
influenzano gli spostamenti dei pesci. Lo studio, per il quale il Governo
americano ha gia' stanziato 50 milioni di dollari, sara' un regalo prezioso
anche per le compagnie aeree che spendono circa quattro miliardi di dollari
all'anno a causa dei ritardi degli aerei provocati dal maltempo. ''La terra
ha bisogno di una radiografia completa - ha riferito alla stampa americana
il responsabile delle operazioni Conrad C. Lautenbacher, e i benefici che
si potranno trarre da questo progetto sono limitati solo dalla nostra
immaginazione''. Molti dati sono gia' stati raccolti e verranno presto
messi in comune in modo che i paesi partecipanti al disegno possano
utilizzarli. In un mondo in cui l'inquinamento della California arriva
dall'Asia e quello dell'Africa dalla Florida, ''la sfida - ha osservato
Micheal Leavit, presidente dell'Agenzia di protezione ambientale americana
- ''e' di lavorare insieme in progetti comuni: sara' solo la burocrazia a
porre degli ostacoli al progetto, non di certo la tecnologia''. (Ansa)

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