Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Immigrazione. Cento: illegittimo luso della forza
- Iraq. Pecoraro: Governo non sia indifferente a disponibilità Vaticano
- Iraq. Cento: dopo iniziativa Vaticano, convocazione Parlamento
- Alimentare. Verdi: è allarme per peperoncino rosso contaminato
- Suicidio sindaco. Pecoraro: rispetto per tragedia, Parlamento si occupi 
seriamente di corruzione
- G8/Gente. Cento: grave attacco alla libertà di stampa
- Mare Adriatico. Moruzzi: chiazza di petrolio in Albania
- Parco del Gran Sasso. Contro la mala gestione dellente parco 
indignazione degli Animalisti Italiani
- Russia. Greenpeace contro miniera doro nel parco Urali
Econews dalle agenzie estere:
- Diesel exhaust exposure raises ovarian cancer risk (Reuters)
http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/26619/story.htm
- Japanese knotweed threatens rare native plants (ENN)
http://www.enn.com/news/2004-08-17/s_26569.asp
Immigrazione. Cento: illegittimo luso della forza
Luso della forza, evocato dal ministro Calderoli, è illegittimo e in 
contrasto con tutte le convenzioni umanitarie internazionali. Lo afferma 
il verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione giustizia della 
Camera, il quale ricorda che la legge Bossi Fini è stata dichiarata 
illegittima in più punti: dunque, lo stesso decreto a cui si richiama il 
ministro Calderoli non può ormai essere applicato. Resta inoltre la 
necessità che la destra tenti di dimostrare, se ne è capace, di avere un 
po di buon senso: metta fine al ping pong tra ministri sulla pelle degli 
immigrati e dia seguito alla sentenza della Consulta, apportando al più 
presto quelle modifiche alla legge Bossi-Fini necessarie per rendere 
lItalia un paese civile e accogliente nei confronti di chi scappa dalla 
fame e dalle guerre.
Iraq. Pecoraro: Governo non sia indifferente a disponibilità Vaticano
Il Governo non sia indifferente di fronte alle parole di Sodano. Sarebbe 
indecente che Blair e Berlusconi in Sardegna non trovassero il tempo per 
definire un sostegno attivo alla disponibilità espressa dal Vaticano per 
una mediazione in Iraq. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso 
Pecoraro Scanio. Di fronte al massacro in corso a Najaf, quindi ha 
aggiunto Pecoraro, Berlusconi e Blair battano un colpo. Di pace, però. E 
evidente - ha concluso il leader dei Verdi - che quanto sta avvenendo in 
Iraq conferma quanto la sbandierata svolta nullaltro sia stata che una 
drammatica bugia. Di fronte ad una guerra sempre più cruenta, quindi, la 
nostra priorità resta il ritiro del contingente, ma certo oggi, non va 
assolutamente fatta cadere la disponibilità alla mediazione del Vaticano, 
quale speranza per la pace.
Iraq. Cento: dopo iniziativa Vaticano, convocazione Parlamento
Liniziativa di mediazione avanzata dal Vaticano rende ancora più urgente 
limmediata convocazione del Parlamento per sollecitare una azione politica 
e diplomatica del governo italiano tesa a far cessare lazione delle truppe 
USA contro la città santa di Najaf. Lo afferma il verde Paolo Cento che 
ieri mattina, insieme ai colleghi Elettra Deiana (Prc), Famiano Crucianelli 
e Silvana Pisa (DS) aveva chiesto una riunione urgente delle commissioni 
congiunte esteri e difesa. Lincontro di ieri tra Berlusconi e Blair  
sottolinea Cento - si configura come un atto di complicità con la pulizia 
etnica decisa da Bush contro gli sciiti iracheni e questa volta la lotta al 
terrorismo invocata da Bondi non centra proprio nulla perché siamo di 
fronte all assedio unilaterale contro uno dei luoghi sacri dellIraq, una 
azione in contrasto con la legalità internazionale e che sarà un vero e 
proprio boomerang per gli occupanti perché richiama migliaia di civili 
sciiti a ribellarsi contro i soprusi dellamministrazione Bush.
Alimentare. Verdi: è allarme per peperoncino rosso contaminato
Nonostante le disposizioni europee siano state emanate da più di un anno, i 
controlli effettuati in Italia evidenziano che ancora oggi il peperoncino 
d'importazione contaminato dal 'Sudan 1', colorante fortemente cancerogeno 
e genotossico, in grado cioé di distruggere il dna, "é diffusamente 
commercializzato al dettaglio e finisce sulla tavola degli italiani". Lo 
afferma il responsabile nazionale agricoltura dei Verdi, Marco Moruzzi, 
secondo il quale "risultano contaminati dal 15 al 30% degli alimenti al 
peperoncino sottoposti a controllo; tra questi olio, formaggi, salse, 
pasta, sughi, salumi, zuppe". L'allarme circa la presenza di partite di 
peperoncino in polvere proveniente dall'India e colorato artificialmente 
con il colorante rosso 'Sudan I' è scattato in Europa nel maggio 2003. 
Poche settimane dopo la commissione europea ha vietato l' importazione di 
peperoncino contenente rosso 'Sudan I' prevedendo la distruzione degli 
alimenti contaminati. Moruzzi cita dati del ministero della salute su 
indagini effettuate dalle Arpa regionali, e le analisi del settimanale 'Il 
Salvagente', secondo i quali continuano a circolare sughi pronti, zuppe, 
salsicce, surgelati, snack in cui è usato peperoncino d' importazione senza 
accertare l'assenza del pericoloso additivo che conferisce l' invitante 
colore. "Ad aprile scorso - ricorda l'esponente dei Verdi - la Procura 
della repubblica di Ascoli Piceno, su segnalazione della Asl di San 
Benedetto, aprì un inchiesta che portò al sequestro, da parte del Corpo 
forestale dello stato, di 15.000 chili di peperoncino contaminato, ma se ne 
è avuta notizia soltanto a luglio: intanto un considerevole quantitativo è 
finito sui banchi di vendita". E l'industria marchigiana indagata, secondo 
Moruzzi "é soltanto una delle cinquecento che si sono rifornite di 
peperoncino indiano finito sotto accusa". (Ansa)
Suicidio sindaco. Pecoraro: rispetto per tragedia, Parlamento si occupi 
seriamente di corruzione
Sembra di essere tornati indietro di dieci anni. Dopo le gravi rivelazioni 
su Enipower, ieri la tragica vicenda umana del suicidio in carcere del 
sindaco di Roccaraso che merita tutto il nostro rispetto. Lo ha dichiarato 
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Alla magistratura  ha 
aggiunto Pecoraro  spetterà ora il compito di chiarire se ci sono state 
responsabilità nella dolorosa vicenda abruzzese. Ma, anche dopo la vicenda 
Enipower, alla politica va richiesta unassunzione di responsabilità: 
troppo poco è stato fatto per affrontare e prevenire i fenomeni di 
corruzione. Anzi, con il Governo Berlusconi è stato trasmesso un segnale 
opposto: una sorta di difesa dellimpunità. E tempo, quindi - ha 
concluso Pecoraro -, che il Parlamento torni ad occuparsi seriamente e 
fattivamente di corruzione.
G8/Gente. Cento: grave attacco alla libertà di stampa
Un fatto molto grave che offende e imbriglia la libertà di stampa. Così 
il verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione giustizia della 
Camera, commenta la perquisizione della redazione del settimanale Gente e 
l'abitazione romana del giornalista del periodico, Gennaro De Stefano, su 
ordine della Procura della repubblica di Genova. Nellesprimere solidarietà 
al direttore del settimanale, Cento, che annuncia una interrogazione 
parlamentare sulla vicenda, sottolinea che tutto ciò che può aiutare a far 
comprendere la verità sui fatti di Genova deve essere tutelato, mentre 
merita rispetto la ricerca giornalistica finalizzata alla informazione 
dellopinione pubblica. Se fosse stata istituita una commissione 
parlamentare di inchiesta, come chiediamo da tempo, oggi sarebbe stato suo 
compito quello di convocare il direttore del settimanale ed il giornalista 
per sapere quale contributo potevano dare nellaccertamento della verità 
sui tragici giorni del G8, durante i quali il nostro paese ha assistito 
alla sospensione dei diritti fondamentali dei cittadini.
Mare Adriatico. Moruzzi: chiazza di petrolio in Albania
L'ennesimo sversamento di petrolio in mare segnalato nel pomeriggio di ieri 
di fronte alle coste albanesi , che ha provocato la formazione di una 
chiazza di petrolio lunga 20 km, che minaccia l'integrità ambientale delle 
coste albanesi, evidenzia ancora una volta che il Mare Adriatico è 
diventato una vera e propria autostrada del petrolio  ha dichiarato Marco 
Moruzzi, Capogruppo dei Verdi al Consiglio regionale delle Marche. Di 
fronte a quest'ennesimo scempio ambientale, che avviene lungo le coste di 
uno dei mari a più alta vocazione turistica, è urgente attivare subito, 
come reclamano da tempo i Verdi, un sistema di controllo satellitare delle 
petroliere. Tale sistema che è di immediata attuazione e di costi 
agevolmente sostenibili, è uno degli strumenti principali per identificare 
e sanzionare i responsabili. Alla luce dell'a dichiarata impossibilità del 
Governo albanese di intervenire per recuperare il petrolio in mare 
limitando i danni ambientali ed economici, i Verdi chiedono al Governo 
italiano di intervenire immediatamente per fronteggiare l'emergenza.
Parco del Gran Sasso. Contro la mala gestione dellente parco indignazione 
degli Animalisti Italiani
Abruzzo, Parco del Gran Sasso. La vicenda giudiziaria che vede accusati di 
molteplici reati i vertici dellente parco del Gran Sasso sconvolge 
lassociazione Animalisti Italiani. I parchi italiani sono una risorsa 
importante per la tutela delle specie animali e la superficialità e 
incapacità di chi ha lobbligo e il compito di salvaguardare il patrimonio 
faunistico del paese non possono essere ammesse né giustificate. Sono nato 
e cresciuto in Abruzzo  dichiara Walter Caporale, presidente 
dellassociazione Animalisti italiani  e sono orgoglioso che la mia 
regione sia tra le più importanti dItalia per la tutela della natura con i 
suoi parchi. Per questo provo una grande indignazione in merito alla 
vicenda giudiziaria del parco del Gran Sasso e sono fortemente preoccupato 
anche per la gestione di tutti i parchi italiani in quanto custodi di un 
patrimonio naturale sempre più in pericolo. I dirigenti di un ente parco 
dovrebbero sentire una responsabilità maggiore proprio per il ruolo 
fondamentale che ricoprono e pertanto non è tollerabile che a causa di 
persone senza scrupoli o semplicemente indifferenti e negligenti, debbano 
soffrire gli animali che invece di essere tutelati, diventano vittime 
innocenti dei loro stessi tutori! Purtroppo, sembra che gli interessi 
intorno al mondo della caccia siano talmente elevati da offuscare anche la 
mente di chi ha il dovere di impedire i disastri naturali. Nella disgrazia 
esprimiamo comunque il nostro plauso alla magistratura per il lavoro svolto 
e perché almeno in questo caso siamo certi che i responsabili verranno 
puniti adeguatamente e che ciò rappresenti un esempio per gli enti di 
gestione di altre riserve naturali..
Russia. Greenpeace contro miniera doro nel parco Urali
Protesta degli ambientalisti di Greenpeace contro il progetto di apertura 
di una miniera d'oro in un parco naturale della regione russa degli Urali. 
Per la natura incontaminata della riserva il danno - sostiene 
l'organizzazione - sarebbe irreparabile. Secondo quanto riferisce l'agenzia 
Interfax, attivisti dell'organizzazione hanno affisso due striscioni con la 
scritta ''Giu' le mani dalla patrimonio dell'Unesco in Russia'' sulla 
facciata dell'edificio, che a Tallinn in questi giorni ospita il quarto 
congresso dei popoli ugro-finnici. Nel mirino degli ambientalisti - ha 
spiegato l'ufficio stampa di Greenpeace - e' finita l'amministrazione della 
repubblica autonoma russa di Komi, accusata di aver venduto 30.000 ettari 
di terreno del parco nazionale di Yugyd Va e acconsentito all'apertura di 
una miniera d'oro nella riserva. ''Nella lingua dei Komi, Yugyd Va vuol 
dire 'acqua pura''', ha ricordato Vladimir Ciuprov, portavoce russo di 
Greenpeace. ''Qui nascono i fiumi degli Urali - ha proseguito - e la zona 
e' la culla di molti popoli del ceppo ugro-finnico. L'oro non potra' 
ricompensare la purezza perduta dei corsi d'acqua, lo scempio della natura 
e del patrimonio culturale di questi luoghi''. La miniera dovrebbe sorgere 
lungo il corso del fiume Kozhim, situato nella parte piu' settentrionale 
della catena montuosa degli Urali. Secondo Greenpeace, per la realizzazione 
di cave a cielo aperto sara' necessario scavare in profondita' per oltre 
100 metri: molte rocce saranno distrutte e gettate nel fiume. Inoltre - 
denunciano gli ambientalisti - macchinari pesanti attraverserebbero ogni 
giorno il letto del vicino fiume Balabania, dove i salmoni vengono a 
deporre le uova. (Ansa)
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com
Sito nazionale della Federazione dei Verdi: 
www.verdi.it