[NuovoLaboratorio] vince chavez

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Author: Giovanna Caviglione
Date:  
Subject: [NuovoLaboratorio] vince chavez
da repubblica online, ore 10.38


Il referendum dà ragione al presidente, che resta al suo posto
Spaccatura nel Consiglio elettorale: "Risultato non valido"
Venezuela, Chavez ha vinto
ma l'opposizione non ci sta
Affluenza record, posticipata due volte la chiusura dei seggi
E sul voto di Caracas il petrolio incomincia a scendere


Hugo Chavez vota
 CARACAS - Dopo un'incertezza spossante durata un giorno e una notte, in
Venezuela la situazione precipita in pochi minuti. Il presidente Hugo Chavez
vince il referendum e resta saldo al suo posto e contemporaneamente
l'opposizione respinge il risultato. Due dei cinque membri del Consiglio
nazionale elettorale (Cne) del Venezuela hanno convocato a sorpresa durante
la notte la stampa per annunciare di non poter avallare il primo comunicato
di imminente pubblicazione dell'organismo con i primi dati del referendum
revocatorio del mandato del presidente Chavez. Dati che appunto dicono che i
"no" (cioè no alla revoca del mandato al presidente) hanno battuto i "sì".

In una dichiarazione a reti unificate, il presidente del Cne, Francisco
Carrasquero, ha detto che secondo il 94,49% delle schede automatizzate
pervenute alle 3,47 (le 9,47 italiane) l'opzione no ottiene 4.991.483 voti
(58,25%) e l'opzione sì 3.576.517 (41,74%).

Un risultato che è avvallato dunque solo da una parte del Consiglio e che
lascia sul campo molte incognite. Alla sede del Cne e all'Hotel Tamanaco
sono in corso riunioni, mentre sia l'ex presidente statunitense Jimmy Carter
sia il segretario generale dell'Organizzazione degli stati americani (Osa)
continuano a tessere la complicata tela che deve impedire tensioni e
disordini.

E' la conclusione per il momento provvisoria di due giorni di grande stress
politico. Alle 3 (le 9 italiane), quando in linea di principio il Consiglio
nazionale elettorale (Cne) avrebbe dovuto fornire i primi risultati
ufficiali, il riserbo era invece ancora totale.

Il referendum era decisivo non solo per le sorti del governo di Caracas, ma
per la politica petrolifera. Il Venezuela è infatti - insieme al caos
iracheno e l'incertezza sul colosso petrolifero Yukos - uno dei punti caldi
del pianeta sul fronte del greggio. In caso di vittoria dell'opposizione
l'incertezza relativa alla produzione di petrolio avrebbe potuto portare a
ulteriori rialzi e ripercuotersi sui mercati di tutto il mondo.

Infatti il petrolio, dopo aver segnato nelle ore di incertezza un nuovo
record a un passo dai 47 dollari, ora scende. Il Brent, il greggio di
riferimento europeo, ha aperto a 43,65 dollari al barile, 23 cents in meno
rispetto alla chiusura di venerdì.

Due cose restano certe: la straordinaria affluenza degli elettori che ha
costretto le autorità venezuelane a prorogare ben due volte la chiusura dei
seggi e il clima di relativa tranquillità in cui si è svolta la
consultazione.

(16 agosto 2004)