L'Espresso, 11 Agosto 1974
Minoranze
OMOSESSUALE FA RIMA CON SCAFFALE
E' nato a Roma un centro studi sull'omosessualita'. Ma
per ora ci sono
solo
dei ritagli di giornale
Roma. Cidams significa Centro italiano per la
documentazione delle
attivita'
delle minoranze sociali. Fondato a Roma, come dice un
misterioso
comunicato-stampa distribuito la settimana scorsa, il
19 maggio 1973,
ha lo
"scopo di conservare gli archivi e i documenti
riguardanti
l'omosessualita'
ed e' l'unica organizzazione del genere in tutto il
mondo", ma nessuno
sa
ancora cosa sia di preciso, a parte che "e' una
sezione autonoma
dell'Iiss",
cioe' dell'Istituto italiano di storia sociale.
Infatti Luciano Massimo
Consoli e' nello stesso tempo segretario generale del
Cidams e
presidente
dell'Iiss, entrambi allo stesso indirizzo, via
Palaverta, alle
Frattocche,
una ventina di chilometri sull'Appia Nuova. Per
fortuna e'
un'istituzione
unica al mondo, altrimenti con tutte queste sigle, ci
sarebbe veramente
da
perdere la testa.
Anche l'ubicazione della sede del Cidams non e' un
problema facile da
risolvere. Con le avare indicazioni del
segretario-presidente, che nel
suo
comunicato parla vagamente di "una costruzione a venti
minuti d'auto
dalla
capitale lungo la via Appia", trovare la sede del
Cidams e dell'Iiss e'
un'impresa quasi disperata. Chi pero' alla fine riesce
a trovarla, dopo
aver
busssato alle porte di tutte le casupole e gli
allucinanti villini
tirati su
semiabusivamente in quella zona senza piu' un albero,
si vede il passo
sbarrato da un cancello in ferro battuto e da una muta
di cani
ringhianti. A
questo punto, per avere qualche notizia sul segretario
del Cidams e sul
presidente dell'Iiss, bisogna aver pazienza e
aspettare sotto il sole
cocente che dalla finestra del villino ancora in
costruzione si affacci
una
donna, che pare sia la cognata del segretario. Il
dialogo avviene come
nella
sala macchine di una nave, senza pero' l'aiuto dei
megafoni, tra il
rombare
assordante dei motori. Al posto delle macchine, ci
sono i cani che con
le
loro urla, costituiscono una barriera insormontabile.
Solo con un po'
di
fortuna si viene finalmente a sapere che il
segretario-presidente non
e' in
casa, che di solito e' difficile trovarlo, e che forse
rientrera' in
giornata.
Eppure il Cidams, oltre che conservare gli archivi
dell'omosessualita'
internazionale, "costituiti da manoscritti, lettere,
giornali, films,
nastri, dischi e opuscoli", come ci informa il
comunicato, "ha anche lo
scopo di fornire informazioni alle persone
interessate, agli storici,
ai
ricercatori e d'incoraggiare le ricerche
sull'omosessualita'. Infatti
il
materiale d'archivio proviene da donazioni, dalle case
editrici e dai
igornali, da testamenti, da acquisti, lasciti, ed pe'
accompagnato
dall'indicazione del donatore, dietro sua richiesta.
Il Cidams", e'
detto
ancora nel comunicato, "si autofinanzia con le quote
degli iscritti e
con
offerte. La quota annuale d'iscrizione e' di lire
3.000, oppure da lire
10.000 in su per i sostenitori. Infine, da tutto il
mondo le varie
organizzazioni omosessuali, le societa' per la riforma
e l'educazione
sessuale, i singoli studiosi e i ricercatori
riconoscono continuamente
la
sua eccezionale ed elevata funzione sociale, morle e
culturale".
Sono notizie preziose. Ma il mistero rimane ed il
segretario non
arriva.
Preso dalla disperazione, con duemila decibel canini
negli orecchi,
chiedo
qualche particolare su questi archivi. "Scusi il
distrubo, signora, ma
il
museo e' al primo o al secondo piano?", grido,
approfittando di un
attimo di
distrazione di alcuni cani piu' inferociti.
"Quale museo?". "Gli archivi, i nastri". "Quali
nastri Ma lei non
cerca
mio cognato?". "Certo, sono venuto apposta. Dove abita
il segretario?",
insisto, resistendo alla voglia di sputare sugli occhi
a quelle iene
che si
avventano sul cancello ad altezza d'uomo. "Dove vuole
che abiti, qui
sotto,
dorme li'". "Dove li', scusi, dove c'e' la finestra
sbarrata con le
tavole?". "Si'". "E l'archivio, da che parte si
trova?". "Boh!".
"Quando
torna a casa suo cognato, volevo dire, il
presidente?". "Il presidente?
Boh!
Forse oggi Deve portare qui il babbo di mi' marito.
Lei puo'
aspettare, se
vole". "Dove?". "Ma, non so, dove vole". "Va bene,
signora, scrivo qui
il
mio numero di telefono, non si sa mai".
A questo punto, visto che ci sono gia' in Italia e nel
mondo
organizzazioni,
tra cui il Fuori, molto impegnate in questo tipo di
lotta di
liberalizzazione e non ci sarebbe certo bisogno di
dannose concorrenze,
viene quasi il dubbio di trovarsi di fronte ad un
fenomeno di mitomania
o di
nuove speculazioni sugli omosessuali. E' un dubbio che
dura fino alla
sera
tardi, quando finalmente il segretario-presidente si
fa vivo per
telefono.
Gli chiedo subito quanti soci ha il Cidams. "Abbiamo
oltre seicento
indirizzi", dice Consoli. "E gli archivi?". "Ci sono
nel nostro
archivio
molti periodici e riviste che parlano di noi, libri,
documentazioni".
"E
l'Iiss, cos'e'?". "E' una storia lunga", dice il
segretario, "gliela
spiego
domani al suo giornale Le porto il materiale".
In realta', il Cidams esiste. Non ci saranno gli
archivi, il museo. Ma
ci
sono molti articoli di giornale e un gruppo di giovani
che portano
avanti la
loro lotta di "anarchico-omosessuali", come loro si
autodefiniscono,
con
difficolta', senza mezzi e perdipiu' in polemica quasi
feroce col
Fuori. In
quanto all'Iiss, siamo di fronte ad un ennesimo ente
inutile e poco
storico,
che vive soltanto come sigla alle Frattocchie. E le
sigle, si sa, sono
la
rovina d'Italia.
Sergio Saviane
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