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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Regno Unito: "Dalla Corte d'appello semaforo verde alla tortura", accusa Amnesty International
Dal Gruppo di Lucca 201 di Amnesty International (www.amnesty.luccanet.com):

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COMUNICATO STAMPA
CS105-2004

REGNO UNITO: 'DALLA CORTE D'APPELLO SEMAFORO VERDE ALLA TORTURA', ACCUSA
AMNESTY INTERNATIONAL

Amnesty International si e' dichiarata sgomenta per la decisione odierna
della Corte d'appello secondo la quale una 'prova' ottenuta mediante
tortura e' ammissibile in giudizio nel Regno Unito.

'Il primato della legge e i diritti umani sono diventati vittime delle
misure prese all'indomani dell'11 settembre. Questa decisione e'
aberrante, dal punto di vista morale e legale' ? ha accusato Amnesty
International.

La Corte d'appello ha respinto il ricorso di dieci cittadini stranieri
detenuti senza accusa né processo ai sensi dell'Atto anti-terrorismo, sul
crimine e la sicurezza (Atcsa) del 2001.

Con una sentenza adottata per due voti a uno, la seconda piu' alta corte
di Inghilterra e Galles ha chiarito che una 'prova' ottenuta con la
tortura non verrebbe ritenuta ammissibile quando direttamente procurata da
funzionari del Regno Unito o con la loro connivenza.

'Questa sentenza non fa nulla per prevenire la tortura da parte di
funzionari di altri Stati, anzi la incoraggia e la rafforza. E' un dovere
fondamentale di tutte le corti ergersi a baluardo contro le violazioni dei
diritti umani. Oggi, la Corte d'appello ha vergognosamente abdicato a
questo dovere estremamente importante' ? ha aggiunto Amnesty
International.

La Corte d'Appello ha respinto tutte le motivazioni dei ricorrenti contro
un giudizio adottato dalla Commissione speciale d'appello per
l'immigrazione nell'ottobre 2003, che comprendeva l'affermazione che una
'prova' ottenuta mediante tortura e' ammissibile.

'Se vi sono motivi sufficienti per la detenzione di queste persone, allora
dovrebbero essere incriminate per un reato di accertata natura penale e
sottoposte a un processo pienamente conforme agli standard internazionali
sul giudizio equo. In caso contrario, dovrebbero essere rilasciate' - ha
precisato Amnesty International.

Ulteriori informazioni
Secondo l'Atcsa il segretario di Stato ha il potere di attribuire a
cittadini stranieri che non possono essere espulsi lo status di 'sospetti
terroristi internazionali' e disporne lo stato di detenzione a tempo
indeterminato, senza accusa né processo. Da questo punto di vista, Amnesty
International considera l'Atcsa una legge discriminatoria.
Nel dicembre 2003 il Committee of Privy Counsellors, organismo giudiziario
incaricato di riesaminare l'Atcsa, aveva raccomandato l'urgente
cancellazione delle disposizioni che consentono la detenzione a tempo
potenzialmente indeterminato di cittadini non britannici. Pochi giorni fa
il Comitato congiunto parlamentare sui diritti umani ha sottoscritto
questa raccomandazione.
Ad oggi, dodici persone rimangono in stato di detenzione sulla base
dell'Atcsa. Si trovano in centri di alta sicurezza e sono sottoposti a
severe restrizioni. La maggior parte di essi e' detenuta da oltre due
anni. Una ulteriore persona, conosciuta solo come 'G' per ragioni legali,
e' stata rilasciata su cauzione ma con limitazioni equivalenti agli
arresti domiciliari. Finora una sola persona, conosciuta solo come 'M' per
ragioni legali, ha vinto un appello contro l'attribuzione dello status di
'sospetto terrorista internazionale'.

FINE DEL COMUNICATO                                                 Roma,
11 agosto 2004