Su Liboni
by individualita' insofferenti Sunday August 01, 2004 at 10:41 AM mail:
su Liboni
Liboni era un delinquente, senza regole, come noi un insofferente,
senza
padrini, sfacciato.
Da solo ha fatto parlare di se' e si e' fatto inseguire per 10 giorni,
era
l'uomo in fuga, il braccato, perche' lo ha deciso lui e solo lui.
Mai uccidere uno sbirro, la prima regola dei malavitosi.
Liboni e' andato oltre, facendosi beffe, con lucida insofferenza di
tutte le
regole scritte e perfino quelle non scritte.
Anche quest'estate c'e' un mostro da scorticare per stampa,
televisioni,
chiacchiere da bar: un altro modo per tenerci in allerta sulla
sicurezza, per
parlare di lui e non di altro
Non etichettabile, ha disegnato trame barocche nel
caldo-freddo delle nostre metropoli opulente che fanno fashion di "San
Quentin" o "San Vittore" con maglie e felpe per fingere una vita
borderline,
che nella realta' e' fuga, e' solitudine, e' disegnarsi le carte per
giocarsi
da solo, e' trasgredire e' fottersene del buon senso e finire sparato
per
terra nel giorno del grande esodo degli impuniti, di chi cade sempre
in
piedi.
"che gli insofferenti continuino a correre"
-------------- parte successiva --------------
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