C/24 cadenza : 24
?Il cinema deve andare ovunque.
Bisogna fare un elenco dei posti dove il cinema non è arrivato e farcelo
arrivare.
Se non è arrivato nelle fabbriche, deve arrivare nelle fabbriche.
Se non è arrivato nelle università bisogna portarcelo.
Se non è arrivato nei bordelli bisogna portarlo nei bordelli.
Il cinema deve lasciare i posti dov?è e andare in quelli dove non è.?
(Jean-Luc Godard, 1967)
C/24: tale il nome del nuovo progetto di cineforum promosso dal centro
sociale Boccaccio.
C/24, ?cadenza 24?, il numero di fotogrammi al secondo impressi sulla
pellicola in quasi tutti i film che vediamo nelle sale cinematografiche.
E? un numero, il 24, per cui il cinema contemporaneo si differenzia sia
dal vecchio cinema muto (16) sia dalla televisione (25).
E? stato un nostro bisogno spontaneo quello di portare il cinema dentro
uno spazio sociale autogestito; non c?era prima quindi, seguendo le
parole di Godard, lo abbiamo fatto arrivare.
La scelta di non far pagare un biglietto risponde a due obiettivi. Il
primo, più banale, è quello di offrire a tutti la possibilità di vedere
film perché è cosa nota il caro prezzo di un biglietto in una qualsiasi
sala. La seconda ragione della gratuità del cineforum sta nel nostro
voler sottolineare come il film sia un elevato oggetto artistico (non in
ogni caso, va da sé) e un documento sociale svincolandolo dalla logica
che lo vuole mero prodotto di mercato usa e getta.
Il cinema è arte, non un complesso meccanismo per creare soldi!
Dunque il cinema deve sfuggire alle regole economiche che si è dato e
che lo soffocano.
Vogliamo far scoprire pellicole, registi, generi differenti dai classici
canoni hollywoodiani e che non vengono proiettati nelle sale
cinematografiche o già dimenticati.
Questo per offrire un valido prodotto culturale ben diverso dai numerosi
filmetti hollywoodiani cui ci hanno abituato.
Inoltre le pellicole saranno accorpate per cicli tematici: ciò consente
di studiare più approfonditamente un tema nelle diverse sfaccettature
dategli dai vari registi.
Riteniamo essenziale, parlando del nostro progetto di cineforum,
sottolineare l?importanza della socialità nell?accostarsi ad una pellicola.
A maggior ragione in uno spazio inconsueto, un centro sociale, diverso
dai soliti luoghi deputati che a volte sanno di muffa.
La socialità ci permette di accostarci alla pellicola in modo non
isolato, non mortuario come invece ci ha abituati la tv, grigio canale
attraverso cui spesso si entra in contatto con il cinema grazie al suo
palinsesto somigliante ad un cimitero dei grandi film classici.
Non era forse Cocteau a dire che il film è un sogno che stiamo sognando
tutti insieme?
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La programmazione di C/24
2 agosto > occupazione
h 21,15 La strategia della lumaca (S. Cabrera) 1993
h 23,30 Sud (G. Salvatores) 1993
4 agosto > rivolta
h 21,15 Brazil (T. Gilliam) 1985
h 23,30 Decoder (K.Maeck) 1984
6 agosto > demenziale
h 21,15 Brian di Nazareth (T. Jones) 1979
h 23,30 Il senso della vita (T. Jones) 1983
9 agosto > occupazione
h 21,15 Fragole e sangue (S. Hagmann) 1970
h 23,30 Riff Raff (K. Loach) 1991
11 agosto > rivolta
h 21,15 Anche i nani hanno cominciato da piccoli (W. Herzog) 1970
h 23,30 L'odio (M. Kassowitz) 1995
13 agosto > demenziale
h 21,15 Tano da morire (R. Torre) 1997
h 23,30 Totò che visse due volte (Cipri e Maresco) 1998
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via Boccaccio
Monza