SCANDALI:USA; E-MAIL COCA COLA NEL MIRINO PER CONTI GIAPPONE
(ANSA) - NEW YORK, 21 LUG - Si allarga l'indagine penale
aperta sulla Coca Cola e sulle presunte irregolarita' contabili
compiute dalla unita' giapponese della prima produttrice di
bevande gassate al mondo.
Secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, gli
inquirenti americani stanno setacciando le e-mail spedite in
Asia dal quartier generale della societa' ad Atlanta nelle quali
veniva chiesto ai contabili dell'unita' nipponica di trovare
stratagemmi per coprire un calo nei profitti pari a 35 milioni
di dollari.
Nel dettaglio le lettere elettroniche su cui e' scesa
l'attenzione delle autorita' sono quelle inviate nel 1999 da
Gary Fayard, allora a capo della contabilita' di Coca Cola, oggi
direttore finanziario del colosso delle bollicine.
La societa' della Georgia era comparsa, alla fine di maggio,
innanzi ad un Grand Jury Federale di Atlanta in merito ad una
serie di contestazioni per presunte irregolarita'
contabili. L'azienda americana era stata chiamata a
rendere note una serie di transazioni finanziarie compiute nel
recente passato in Nord America e Giappone: in particolare la
societa' dovra' spiegare agli inquirenti se l'invio di quantita'
eccessive di concentrato per bibite a distributori locali sia da
ascrivere al tentativo di gonfiare i propri ricavi in maniera
illegale.
L'udienza del Grand Jury non era stato che l'ultimo problema
di Coca Cola in materia contabile. La multinazionale della
Georgia, infatti, e' risultata al centro di indagini sin dalla
scorsa estate quando un suo ex manager aveva aperto una causa
nei suoi confronti (poi transata con 540.000 dollari ma senza
ammettere alcun comportamento illecito) con l'accusa di frode
finanziaria e irregolarita'.
Matthew Whitley - questo il nome dell'ex dipendente - aveva
accusato Coca Cola di averlo licenziato in seguito alla scoperta
di alcune irregolarita' in bilancio legate alla distribuzione e
al lancio pubblicitario, di un nuova bevanda nota come Frozen
Coke: contestazioni prese seriamente anche dalle autorita'
americane che avevano subito avviato indagini sulla vicenda.
(ANSA). AG 21-LUG-04 15:13 NNNN
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Ecco l'articolo uscito ieri dall'intervista su l'UNità on line
http://www.unita.it/index.asp??SEZIONE_COD=&TOPIC_ID=36319
In occasione della seconda Giornata Mondiale di Boicottaggio, promossa
dal Forum Sociale Mondiale di Mumbay, la REBOC Rete Boicottaggio Coca-Cola
promuove iniziative in tutta Italia in collaborazione con le tante realtà,
ormai quasi un centinaio, che a livello locale hanno aderito alla campagna.
Il gran finale è previsto per il 24 Luglio a Roma, al Centro Sociale La
Torre, con la prima data del NO COCA-COLA TOUR, concerti live a sostegno
della campagna e in opposizione ai mega-eventi miliardari organizzati in
tutta Italia dalla Coca-Cola e regolarmente boicottati dalla Rete.
"Con queste iniziative vogliamo far conoscere ad ancora più persone l'esistenza
e le motivazioni di questa campagna di boicottaggio", ha dichiarato Patrizio
Massucci della REBOC. "Il boicottaggio serve a denunciare le gravissime
violazioni di diritti umani, quali omicidi, torture, rapimenti e minacce
a danno di sindacalisti, di cui la Coca-Cola è colpevole in Colombia, come
hanno ampiamente documentato i lavoratori colombiani e come hanno ormai
confermato anche giudici statunitensi, l'Organizzazione Internazionale del
Lavoro, Amnesty International e diverse commissioni d'inchiesta indipendenti".
La campagna di boicottaggio, che entra oggi nel suo secondo anno, è uscita
notevolmente rafforzata dall'iniziativa internazionalista della Carovana
di solidarietà, che si è appena conclusa in Colombia. "Anche in Italia -
spiega Massucci - la campagna prosegue spedita e aumenta la sua forza. Lo
confermano ad esempio le iniziative di boicottaggio dei concerti Coca-Cola
live@MTV, partite l'anno scorso da Roma, dove è presente il nucleo promotore
della campagna, e oramai diffuse in ogni città d'Italia dove si ferma il
carrozzone miliardario dei mega-spot musicali, da Milano a Rimini, da Firenze
a Napoli".
Ma lo conferma soprattutto la recente adesione alla campagna di settori
della società tradizionalmente più lontani da queste forme di azione politico-sociale,
come il partito dei DS, che ha avviato una discussione interna e che ad
esempio a Firenze ha escluso i prodotti Coca-Cola dalla Festa dell'Unità,
e come il sindacato della CISL, che ha aderito al boicottaggio dopo aver
visto con i propri occhi cosa sta accadendo in Colombia, nel corso della
Carovana di solidarietà cui ha preso parte.
"Siamo in grado di affermare - ha concluso Massucci - che le 8.000 adesioni
raccolte fino a questo punto in Italia non sono che l'inizio, e che la campagna
nel corso del suo secondo anno sarà in grado di aumentare ancor di più il
livello di pressione sulla Coca-Cola, che a questo punto farebbe bene ad
assumersi le proprie responsabilità e a smettere l'utilizzo degli "squadroni
della morte" dei paramilitari per annientare il sindacato".
Salva la vita ai sindacalisti colombiani - BOICOTTA COCA COLA
http://www.nococacola.info