Maledettu!
Dopo giorni di noia mortale in lista, un'ondata di succulente polemiche
proprio nei due giorni in cui non sto davanti al Piccì.
Dico un po' di cose:
Sulle statistiche degli incidenti, cito (a memoria) Didier Tronchet: "Si
dice che andare in bici in città sia pericoloso. Niente di più falso! É
andare in automobile che è pericoloso per le biciclette".
Sull'uso delle automobili (e sulle contraddizioni): il punto non è essere
"puri" o meno. Il punto è rendersi conto delle contraddizioni che ci sono
tra quello che uno pensa e quello che uno fa, e cercare di eliminarle. Ad
esempio la contraddizione principale della mia vita (almeno quella di cui
sono consapevole) consiste nell'andare a lavorare (o meglio a fingere di
farlo). Questa ne comporta molte altre, tipo che se voglio andare in
montagna a scalare non ho tempo di farlo in bici, perché il fine settimana
dura solo due giorni, o se voglio andare oltreoceano non ho tempo di farlo
in barca, perchè le ferie durano due settimane. Il che non vuol dire
crearsi degli alibi, dicendo "questo è impossibile". Due anni fa, quando ho
trovato questo lavoro, mi sono comprato una vespa perché pensavo fosse
impossibile farsi 20 km al giorno all'andata e altrettanti al ritorno in
bici per andare al lavoro. Ora ho venduto la vespa e lo faccio quasi tutti
i giorni (gli altri prendo l'autobus).
Venendo alle cose serie:
A Nunzio, a me le zanzare manco me vedono.
Quanto a selle e emorroidi e argomenti correlati, che te frega tanto già te
sei riprodotto più che a sufficienza (la battuta non è mia).
A Pierfrance' se pe' non fuma' devi anna' a rota de mail, comprate 'na
stecca de emme esse che è meglio.
Pirelli, scrivi in salentino che è meglio.
Ho preparato alcune domande per Carlsson sperando una volta per tutte di
dirimere salomonicamente alcune annose questioni:
- Piega da corsa o manubrio dritto?
- Zaino o portapacchi?
- Macchia Rossa o SNIA?
- Pierfranceschi, si o no?
