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Ieri, 13 luglio, era l'anniversario della morte di
Michail Bakunin,
avvenuta
a Berna nel 1876 (era nato il 18 maggio 1814 in
Russia). Qui di
seguito, un
suo breve ricordo.
(Oggi, giusto per non dimenticarlo, ricorre anche la
scomparsa di Karl
Heinrich Ulrichs, avvenuta all'Aquila, il 14 luglio
del 1895, ed in
Francia
e' festa nazionale in ricordo della Rivoluzione
Francese del 1789
grazie
alla quale, non dimentichiamolo, piiu' tardi
scomparvero le leggi
contro la
sodomia).
Una delle storie piu' drammatiche di due secoli fa e',
senza dubbio,
quella
tra Bakunin e Necaev.
Appena conosce Necaev, a Ginevra, il grande
rivoluzionario anarchico
Mikhail
Bakunin (1814/1876), "rimane infatuato a prima vista".
Lo chiama con il
vezzeggiativo inglese "boy". Tra gli emigrati della
comunita' russa in
Svizzera circola subito una chiacchiera: Bakunin ha
rilasciato a Necaev
una
promessa scritta di obbedirgli sempre e comunque. E
l'ha firmata con
uno
pseudonimo femminile, "Matrena".
Si dice, ancora, che questa dichiarazione e' stata
trovata dalla
polizia tra
le carte del giovane, dopo il suo arresto.
George Woodcock, nel suo celebrato libro
sull'Anarchia, sottolinea che
questo legame ricorda "altre disastrose relazioni tra
persone di eta'
molto
diversa: Rimbaud e Verlaine, o Lord Alfred Douglas e
Oscar Wilde... Ci
dev'esser stato un tocco di sommersa omosessualita';
del resto, sarebbe
arduo trovare un'altra spiegazione per la temporanea
sottomissione di
un
Bakunin solitamente autocratico, a questo sinistro
giovane".
Del resto, dopo una delle solite liti, Bakunin
confessa a Necaev, il 2
giugno del 1870, che: "Ti ho amato profondamente,
Necaev, ed ancora ti
amo... ".
La storia fra i due e' complicata da questioni
finanziarie. Bakunin
trasferisce a Necaev i soldi del fondo Bakhmetev, ma
il giovane non gli
firma alcuna ricevuta, il che alimenta i sospetti che
questa
transazione non
sia mai avvenuta e che l'anarchico si sia impossessato
del denaro.
E ancora, Bakunin si fa dare un anticipo di 300 rubli
per la traduzione
in
russo del primo volume del Capitale di Karl Marx, ma
poi non rispetta
gli
impegni presi perche' il suo giovane amico lo convince
a non
distogliersi
dalla causa della rivoluzione. Tanto, lo rassicura, ci
pensera' lui a
risolvere il problema. E lo risolve scrivendo una
lettera minatoria
allo
studente Lyubavin, che lavora per conto dell'editore,
dove gli intima
di
lasciare in pace Bakunin.
Questi due episodi vengono subito sfruttati da Marx,
che non aspettava
altro, e ne approfitta per far espellere l'anarchico
russo dalla Prima
Internazionale del 1872, che si tiene all'Aja. Lo
stesso Marx che, nel
caso
di Schweitzer, raccomanda a Engels di "organizzare
qualche battutaccia
su
questo individuo, che arrivi all'orecchio di Siebel ,
che circoli per i
giornali".
Il maestro elementare Sergej Gennadievich Necaev
(1847/1882), nel 1868
scrive il Catechismo Rivoluzionario proprio insieme a
Bakunin. Nel 1869
fonda il primo "anello di cinque" all'interno del
movimento
rivoluzionario
clandestino nella Russia zarista. Si tratta di una
struttura segreta
costituita da una catena di vari gruppi, ognuno
formato da cinque
persone, e
collegati fra di loro solo attraverso una di queste
persone che, in tal
modo, fa da anello con le altre.
E' una struttura pensata allo scopo di ridurre al
minimo la
possibilita' di
essere scoperti o di essere costretti a denunciarsi a
vicenda, magari
in
seguito alla tortura.
Dostoevskij si ispira a lui per il suo personaggio di
Pëtr
Verchovenskij nei
Demoni, anche se lo trasforma in uno psicopatico. Ma
la figura di
Necaev,
che si propone la distruzione radicale della societa'
oppressiva, e'
destinata ad influenzare fortemente i cospiratori del
cosiddetto
Comitato
Esecutivo della Volonta' del Popolo (la Narodnaia
Volia, che dal 1878
al
1881 terrorizzano il Paese con assassini e attentati
dinamitardi) ed i
loro
eredi spirituali, i bolscevichi, che ne fanno una
sorta di loro santo
precursore. Lui stesso uccide uno studente che
considera traditore e,
per
questo, viene arrestato a Zurigo nel 1872 e consegnato
alla polizia
zarista.
Gli "anelli di cinque" torneranno alla ribalta con i
"magnifici cinque"
inglesi, intorno agli anni trenta del secolo
successivo.
Massimo Consoli
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