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Autor: makno@paranoici.org
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Assumpte: [Cm-roma] [Fwd: [tml] verso il meeting PGA, intervista al DSM]
-------------------------- Messaggio originale ---------------------------
Oggetto: [tml] verso il meeting PGA, intervista al DSM
Da:      "border zero" <border0@???>
Data:    Mer, 14 Luglio 2004, 6:39 pm
A:       tacticalmedia@???
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Per chi si appresta a partire per Belgrado..........

Buon viaggio (in bici o no)
V.


Traduzione da Abolishing Borders from Below #16 Giugno 2004


Mancano solo poche settimane all’evento sul quale contiamo molto. Un
incontro che prima di adesso non era mai stato tenuto nell’Europa
“post-comunista” e che avrà luogo qui, proprio ora che il social mud sta
per raggiungere l’apice della frustrazione. Nel momento in cui c’è un
enorme bisogno di rompere gli stereotipi di apatia e dei metodi senza
alternativa. La sinistra anti-autoritaria della regione, si sta
attualmente concentrando sull’andare oltre il ghetto attivista, e questo
potrebbe essere il momento migliore, dato che alcuni dei loro principi
fondamentali quali auto organizzazione , collaborazione e solidariet
stanno diventando strumento comune per la gente della regione , come
frutto della situazione in cui si trova. L’incontro ha la possibilità di
dare nuovo senso e dinamica alle lotte sociali in questa zona, e si terr
a Belgrado
all’interno del network PGA. Si possono trovare maggiori informazioni
sulla PGA e sulle ragioni per cui questa volta è stato organizzato in
Europa dell’est , su Abolishing BB da Febbraio o direttamente sul sito
della PGA.

Qui vorremmo presentarvi un intervista con Mirko Bazdarevic e Slavenka
Begic del DSM! ­ il gruppo che si è preso la responsabilità di organizzare
questo convegno (incontro).

Potete spiegarci esattamente come mai il prossimo convegno europeo della
PGA si terrà a Belgrado?

Tutto è iniziato con l’incoraggiamento da parte dei nostri amici di
Eurodusney che ci hanno spinto a prenderci questa enorme responsabilità.
Si tratta di un passo molto importante per noi, in quanto siamo un
network giovane, una sorta di mini PGA , basato sulle caratteristiche
principali della PGA, che riunisce i collettivi anti-capitalisti della
Post
Jugoslavia. Ci siamo riconosciuti subito nella PGA ­ non solo perché molti
dei nostri attivisti partecipavano al lavoro della PGA prima. Pensiamo
che il ruolo che abbiamo assunto, quello di convocatori dell’ evento, sia
carico di grande significato. E’ importante quasi allo stesso modo per il
network globale, e per noi , a livello locale, nel paese della “sconfitta
totale” , dove la resistenza e le lotte autonome sono ancora penalizzate
dalla schiacciante influenza delle ONG e di certe organizzazioni della
“società civile”. Molte delle cause della “società civile” sono nobili, ma
parecchi di quelli che parlano per conto di queste cause non lo sono
affatto.Il mondo delle ONG nell’Europa dell’Est è cinico ma moralista,
populista ma non democratico, comprensivo ma che indebolisce. Secondo noi,
i ministri di governo in giacca e cravatta non sono più conformisti e
dogmatici di quella massa di “ anime pie” che indossano magliette a favore
dell’Iraq.Molti dei nostri attivisti rimangono ostili nei confronti delle
istituzioni delle ONG. Così , l’idea di promuovere i valori della PGA ,
inscritti nella sua storia e nei suoi principi fondamentali, è stata una
scelta naturale.

Come descrivereste il gurppo locale che sta preparando questo convegno?

DSM ­ Drugaciji svet je moguc ( Un altro mondo è possibile! ) è un gruppo
di differenti collettivi anti-capitalisti, che lavorano insieme secondo i
principi della PGA. In quanto movimento piuttosto giovane, siamo riusciti
a mobilitare gente che lavora insieme a progetti come squatting,campagne
contro le elezioni, organizzazione di letture, proteste, ecc. Siamo il
primo movimento di questo genere in Serbia. Il nostro attuale obbiettivo
il convegno. Alcune delle azioni che abbiamo fatto in passato hanno avuto
abbastanza successo. Da una giornata mondiale di solidarietà con
l’Argentina due anni fa alla prima azione di squatting a Belgrado ( la
prima anche di tutta la Serbia) nel Luglio 2003 durata un paio di mesi,
abbiamo avuto più di 30 persone nelle nostre azioni ogni settimana.

In che misura l’evento imminente è stato oggetto di discussione tra la
gente e di attenzione da parte dei media locali ? Quanto ne sanno i
cittadini e che livello di comprensione c’è per un evento del genere?

Bisogna aspettare e vedere. La nostra speranza è quella di riuscire ad
aiutare a creare il primo organo locale della sinistra radicale ed anti
autoritaria , e che si riesca a mobilitare una massa di persone contro il
governo capitalista. Il nostro ruolo viene riconosciuto nel nostro sforzo
per costruire dei collegamenti concreti tra attivisti provenienti da
diverse aree e tradizioni nella Post Jugoslavia. Speriamo di riconoscere
una forma di collettività , un movimento, libero dalle inibizioni
ideologiche dello stato, dal lavoro organizzato e dai dogmi della sinistra
tradizionale. Vogliamo fare parte di una nuova forma di fare politica e
la natura di ciò è ancora da discutere ­sperimentando nuovi linguaggi ed
idee in uno spazio politico e in un insieme di pratiche che vadano al di
là della sinistra tradizionale. Cerchiamo di rivolgerci ai “poveri” , non
ad altri attivisti ; cerchiamo di capire la nuova realtà dei poveri della
Yugoslavia, il loro ambiente di vita , in tutti i “luoghi della lotta” ,
dalla comunità alla fabbrica. Il convegno della PGA sarà un modo per
testare i nostri sforzi ed anche un’opportunità per farne l’uso migliore.

Che tipo di gruppi e comunità dell’Europa dell’Est pensate che
parteciperanno all’evento?

Virtualmente, chiunque si ritrovi nelle caratteristiche principali della
PGA e sia voglioso di partecipare al convegno. La caratteristica
principale dei movimenti libertari dell’Europa dell’est è che sono tanti
piccoli gruppi , progetti e comitati di protesta che spesso si dedicano
soprattutto alle loro attività locali. Questo è molto positivo, ma
proprio per questo è difficile raggiungere questi gruppi in una
situazione del genere.

Avete qualche idea sul come raggiungere tute queste comunità? Come li
convincerete a prendere parte all’evento anche se sicuramente molti di
loro non hanno mai sentito parlare di PGA? Credete che abbia senso per
alcuni di questi piccoli gruppi di protesta che vengono da lontano ,
viaggiare fino a Belgrado? Quale contributo potrebbero portare al
convegno , e quale risultato potrebbero trarre da quest’evento?

Ci sono motivi molto importanti per cui i gruppi dell’Europa dell’ Est
dovrebbero venire a Belgrado. Innanzitutto la condivisione delle
esperienze. I problemi legati al cosiddetto processo di “unificazione
dell’Europa” esistono in tutti i paesi dell’Europa dell’est. Il
capitalismo (mascherato da termini come allargamento dell’Unione Europea,
privatizzazione, liberalizzazione, transizione) sta distruggendo le
comunità dell’Europa dell’Est. questo è un problema comune a tutti questi
paesi. Inoltre, sono molto diffusi nei paesi dell’Europa dell’Est i
problemi legati al nazionalismo e ai movimenti di estrema destra. Nella
prossima domanda, voi citate la lotta della gente Rumena. Qualche giorno
fa un gruppo di fascisti ha attaccato una comunità rumena a Zemun, una
zona di Belgrado. Questioni che i liberali chiamano “effetti collaterali”
della transizione, sono attualmente alcuni degli effetti più forti. Dato
che stanno avvenendo in tutte società est europee, abbiamo bisogno di
condividere le nostre esperienze ed idee riguardo a cosa fare rispetto a
questo. Che tipo di attivismo desideriamo? Dopo 50 anni di comunismo
totalitarista , e 10 anni di capitalismo aggressivo, come possiamo
raggiungere la gente con idee di qualcosa di totalmente diverso? come
possiamo riuscirci , quando tutti i media ti offrono una sola opzione :
CAPITALISMO ( o due opzioni in alcuni paesi come la Serbia : capitalismo
vs fascismo) ? Un altro motivo ancora sono le azioni dirette. cito , per
esempio, una questione molto legata alla vostra rivista. L’immigrazione e
la lotta contro il sistema delle frontiere. Problemi come questi sono
internazionali , e lavorarci sopra richiede delle forti collaborazioni e
legami.

-Una delle più grandi comunità dell’Europa dell’Est che recentemente sta
radicalizzando le proprie richieste e i propri mezzi di lotta è quella dei
rumeni , soprattutto in Slovacchia ma anche da altre parti. Un altro
esempio sono i lavoratori polacchi. Come vedete la possibilità che queste
comunità , molto diverse fra loro, partecipino all’evento? Come possono le
loro lotte, le loro strutture e le loro filosofie di vita adeguarsi ai
principi di base della PGA?

La lotta del popolo rumeno e le lotte dei lavoratori polacchi sono legate,
in quanto lotta generale contro un sistema basato sulla discriminazione.
I principi della PGA sono un buon punto di partenza per la costruzione di
un movimento che combatterà contro ogni forma di discriminazione , e per
la dignità di tutti gli esseri umani. Lavorare su questioni differenti
non un male, anzi il contrario. Il grande punto di forza di questo
movimento quello di consistere di diversi gruppi ed individualità, finchè
si ritrovano d’accordo su alcune questioni di base che sono contemplate
dalla PGA.

-Come descrivereste brevemente la situazione sociale odierna dell’Europa
dell’Est e la possibilità che avvengano cambi radicali dal basso? Possiamo
parlare di processi sociali e sviluppi tra i movimenti che sono comuni a
tutta la regione?

Pensiamo che sia possibile. Ma dobbiamo stare molto attenti : la societ
civile , così chiamata, nell’Europa dell’est, al di là di ogni retorica,
non è altro che un pilastro della politica di governo. C’è un enorme
divario tra la “società civile” e i rappresentanti della società civile.
Dobbiamo stare molto attenti su questo punto : l’ipocrisia delle ONG
riguarda tutto un tentativo di offrire una forma inassimilabile nella
quale è difficile distinguere l’amico dal nemico. Lo stesso vale per i
nazionalisti che stanno anche cercando di infiltrarsi nel movimento in
Europa dell’Est. Dobbiamo scansare entrambe le trappole. La sinistra
radicale nell’Europa dell’Est soffre anche della presenza di alcuni
dogmatici Trotskysti e Stalinisti sempre alla ricerca di nuove reclute per
la prima linea. C’è un sacco di settarismo nell’aria , anche dalla parte
della sinistra libertaria. Ma ci sono movimenti, in tutta la regione, che
sono nati dalle comunità e con un ideologia, se questa è la parola giusta,
che parte dagli ideali di vicinanza, dignità e vita , movimenti che fanno
richieste raggiungibili che cercano di ottenere con grande immaginazione
e forza. è nostra intenzione contribuire al movimento radicale e
libertario dell’Europa dell’Est, che svilupperà una politica di classe ma
senza essere invischiata nel viscido dei dogmi senza passione della
sinistra radicale sinora esistente. Un movimento con un senso
storico-mondiale di sé stesso ma che si concentri nella lotta coi nemici
locali. Sentiamo che con la nascita di un movimento anticapitalista
globale, qualcosa di prezioso ed importante si sta creando. Vorremmo che
il convegno della PGA incrementasse la combattività e l’inventiva del
movimento dell’Est Europa , ed anche fornisse una nuova forma di contatti
all’interno del rinnovato e rafforzato Peoples Global Action network.
Crediamo che la PGA , se viene rinnovata e arricchita da una forte
presenza dall’Europa dell’Est, sia il lo strumento più pratico da usare
per i movimenti est europei.

-Quali sono le vostre aspettative riguardo all’incontro? Riguardano
l’aprirsi di nuove prospettive o il dare un nuova dinamica al movimento
anti-autoritario ed anti-capitalista del Paese?

Sì. Riguardano soprattutto la creazione di nuove prospettive sia
all’interno del movimento che all’esterno, tra l’opinione pubblica.

-Cosa potrebbe esserci di diverso a Belgrado, rispetto ai precedenti
convegni europei della PGA?

Gli incontri precedenti si sono tenuti in Europa Occidentale, un’area
ricca di diverse realtà, di esperienza e di tanti attivisti. Si tratta di
un’area con condizioni di vita migliori della Serbia e dell’Europa
dell’est in generale, una zona dove qualche successo è stato anche anche
ottenuto. di contro, il prossimo convegno si terrà in Serbia, un paese di
completo fallimento. Dieci anni di guerra, 4 anni di governo capitalista,
un attuale ascesa dell’estrema destra ; un paese dove non esistono
neanche partiti social democratici, per non parlare della totale assenza
di un movimento anticapitalista. Non possiamo affermare che il DSM sia un
movimento forte, ma sicuramente prima non esisteva niente del genere. Un
movimento di questo tipo sta nascendo ora in Serbia. Al giorno d’oggi in
serbia hai due opzioni : il peggior tipo di capitalismo , e l’estrema
destra. non c’è una terza opzione. Organizzare, qua, un incontro della
PGA risulterà davvero importante per raggiungere le persone.

-Quali problemi di carattere organizzativo state affrontando ora? Vi
aspettate che si verifichino problemi particolari alle frontiere Serbe?
Qual è il miglior coniglio da dare alle persone che arriveranno da fuori?

Giusto adesso stiamo affrontando i problemi riguardo alla negoziazione con
le istituzioni statali per ottenere i permessi per l’utilizzo di edifici
e terreno per il convegno. Speriamo di farcela entro i prossimi giorni .
Ci potrebbero essere dei problemi , per le persone provenienti
dall’Europa dell’Est, a causa del sistema dei visti. DSM prenderà tutte
le misure necessarie per aiutare le persone dell’Europa dell’Est ad
ottenere i visti. Al convegno verrà distribuito a tutti i presenti del
materiale con consigli (di tipo legale ed altro) riguardo a cosa non
dovrebbero fare e cosa potrebbe andare storto.




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