[NuovoLaboratorio] Sulla sentenza dell'Aja

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Válasz az üzenetre
Szerző: Elisabetta Filippi
Dátum:  
Tárgy: [NuovoLaboratorio] Sulla sentenza dell'Aja
>Ricevo ed inoltro.
>Elisabetta
>
> >From: Fiamma Bianchi Bandinelli <fiammabianchibandinelli@???>
> >To: Amicizia Italia-Palestina:;
> >Date: Mon, 12 Jul 2004 00:58:17 +0800
> >
> >l'Associazione senese di Amicizia Italia-Palestina
> >
> >saluta
> >
> >la sentenza della Corte internazionale dell'Aia
> >che ha ribadito autorevolmente
> >tutto quello che i Palestinesi e i loro amici sanno da sempre
> >
> >
> >    e cioè:

> >
> >- che Israele è un paese occupante
> >
> >- che il muro costruito da Israele come potenza occupante all'interno
> >dei territori palestinesi occupati (compresi i dintorni di
> >Gerusalemme) è illegale e viola le leggi internazionali
> >
> >- che il muro ha danneggiato i Palestinesi a cui ha distrutto case e
> >campi, li ha separati dai posti di lavoro, dalle scuole, dagli
> >ospedali, dalle sorgenti d'acqua, rendendo la loro vita
> >insostenibile; e quindi il muro deve essere abbattuto e la
> >popolazione danneggiata deve essere risarcita
> >
> >- che la scusa della difesa non regge, altrimenti il percorso del
> >muro sarebbe stato ben diverso, e non avrebbe separato palestinesi da
> >palestinesi, ma solo palestinesi da Israeliani
> >
> >    La Corte inoltre dice che

> >
> >- tutti gli stati sono obbligati a non riconoscere la situazione
> >illegale che risulta dalla costruzione del muro
> >    <che in effetti ha lo scopo di stabilire come dato di fatto
> >nuovi confini,rubando terra e risorse ai palestinesi>
> >e non devono prestare aiuto o assistenza per mantenere tale situazione
> >    <questo può suggerire che sarebbe opportuno, per non aiutare
> >un'azione illegale particolarmente costosa, boicottare il commercio
> >di Israele con i paesi fino ad oggi suoi partner, in particolare i
> >paesi europei. Da tempo esiste la richiesta al Parlamento europeo di
> >decidere la sospensione degli accordi commerciali che favoriscono
> >Israele. Se non lo decideranno gli Stati,  potrebbero deciderlo le
> >popolazioni: boicottare i prodotti israeliani, per esempio evitando
> >di comprare merci il cui codice a barre inizia con 729 (prodotte e
> >confezionate in Israele), ma non solo >.

> >
> >- l'Onu deve trovare il modo di porre un termine a questa situazione
> >illegale.
> >    <sappiamo che l'Assemblea generale tenterà di farlo ma al
> >Consiglio di Sicurezza il veto degli Usa bloccherà qualsiasi
> >decisione. Rendiamoci conto che sono su posizioni ciecamente
> >filoisraeliane non solo Bush e i repubblicani, ma anche i
> >democratici, come hanno fatto sapere Kerry e Ilary Clinton.  E
> >l'Europa? Anche se comprende Stati come l''Italia non inclini a
> >difendere la giustizia, l'Europa potrebbe prendere una posizione
> >indipendente e farsi promotrice di un'azione capace di bloccare
> >Israele e favorire una pace giusta? Questa possibilità forse c'è, e
> >dipende anche dalla nostra mobilitazione e dalla sensibilizzazione
> >che possiamo indurre nella popolazione su questi problemi>.

> >
> >==========
> >Per un giudizio sulla sentenza dell'Aia forse un po' pessimista ma
> >basato sulla realtà della situazione mondiale consiglio, a chi non lo
> >avesse già fatto, di leggere l'articolo qui allegato di Danilo Zolo,
> >Il verdetto non basta, apparso nel "manifesto" del 10 luglio 2004.
>
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