[Lecce-sf] Fw: Scuola: da Lavoratore e da Area Oltre per l'u…

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Autore: Gaetano Bucci
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Oggetto: [Lecce-sf] Fw: Scuola: da Lavoratore e da Area Oltre per l'utonomia sociale




ALTRA PESANTE IPOTECA

SULLA SCUOLA PUBBLICA, LAICA E PLURALISTA

Ancora una forzatura del governo sulla strada della strisciante e metodica opera di distruzione dei caratteri della scuola pubblica, anche oltre gli atti ufficiali di Decreti e Circolari. Adesso é il turno della scuola secondaria, già colpita dai primi Decreti emanati per attuare la controriforma.

Il 26 maggio scorso, in sordina e fuori da qualsiasi confronto nello stesso Parlamento, é stato siglato un documento di intesa, tra Ministro dell'Istruzione e presidente della Conferenza Episcopale, sugli obiettivi specifici di apprendimento per l'insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di primo grado, l'attuale scuola media.
Tra altre cose davvero preoccupanti, il documento definisce la prospettiva di "pacchetti di contenuti epistemologici e didattici", orientati secondo una "antropologia cristiana" e riferiti alle varie discipline scolastiche; insomma l'insegnamento religioso, oltre e non solo come disciplina curricolare, ma riferimento per tutte le discipline.

Dal canto suo l'autorità espiscopale si é, ovviamente, impegnata a sostenere, attraverso Diocesi e Parrocchie, associazioni di docenti di scuola statale e paritaria coinvolti in questa nuova prospettiva professionale.

L'intesa, anche per il sostanziale richiamo ai Patti Lateranensi di mussoliniana memoria, stravolge i contenuti del rapporto Stato-Chiesa, il senso dell'articolo 7 della Costituzione e del suo più generale impianto laico e pluralista.

Il fatto é grave e s'aggiunge agli analoghi richiami "confessionali" già introdotti nei nuovi "piani di studio" per la scuola dell'infanzia ed elementare, anch'essi introdotti al di fuori di qualsiasi confronto democratico e parlamentare.

Ciò dovrebbe ulteriormente far riflettere chi -all'interno dell'Ulivo maggiormente, ma anche in alcuni ambienti sindacali- da qualche tempo manda segnali di disponibilità a semplici azioni "correttive" della controriforma Moratti.

Per certi versi queste posizioni "miglioristiche" trovano un qualche precedente nelle scelte operate, a suo tempo, dal governo di centro-sinistra, che hanno finito per aprire la strada all'affondo del centro-destra, a partire dalla "legge di parità", tanto per restare in tema.
L'attenzione si impone, in particolar modo, per le forze che operano nella sinistra della cgil e del PRC, il cui impegno prioritario, fra altri, resta fare tutto il necessario perché su queste, così come su altre questioni discriminanti, il sindacato di ispirazione di classe e il partito risultino barriere ferme contro le politiche del governo Berlusconi, oggi, e contro ogni tentazione "concertativa" domani, magari con un cosiddetto "governo amico" o, addirittura, in esso corresponsabilizzati.

Per la sinistra di classe, dunque, anche rispetto a questi affondi specifici e più generali contro la scuola pubblica, laica, democratica e pluralista, non é sufficiente la sola azione sul piano istituzionale e della denuncia di massa, che restano comunque necessarie.
E' indispensabile, invece, operare per penetrare nel concreto delle realtà scolastiche, tra tutti i soggetti coinvolti nel processo formativo, studenti anzitutto, e nel contesto vivo della società reale che con la scuola é direttamente o indirettamente in relazione, i lavoratori in primo luogo; e qui, dal basso, sviluppare azioni di controinformazione e di sollecitazione della presa di coscienza, in modo che diventi crescita della coscienza di classe più in generale, operare perchè il confronto di merito si focalizzi sulla individuazione di proposte e contenuti, capaci di avviare controtendenza alternativa e crescita dell'autorganizzazione.

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