Venerdì 9 luglio al Buridda serata all'insegna dell'Argentina:
21.15: LA TIERRA ES NUESTRA
Video di Indymedia Argentina 2003
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21.40: Incontro-dibattito con:
ALEJANDRO GOLDBERG (H.I.J.O.S.)
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23.00 - Film: I DIARI DELLA MOTOCICLETTA
Il viaggio di Che Guevara dallArgentina attraverso l'America Latina
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ESTATE 2004
Caminantes no hay camino se hace camino a landar
Per il diritto di resistenza in tutto il mondo.
Nellestate 2004 lAssociazione Ya Basta organizza la presenza in luoghi
differenti del mondo.
I luoghi scelti, diversi tra loro, sono territori attraversati da conflitti
e lotte che si affermano, resistendo al pensiero unico della guerra e del
liberismo.
La guerra globale permanente come dimensione costituente del potere
imperiale cerca di forzare continuamente gli orizzonti del mondo seminando
morte e distruzione
un orizzonte che si scontra con le molteplici forme di
resistenza, di affermazione di diritti, di rifiuto della miseria imposta, di
ricerca di una vita degna.
Non esistono né modelli, né dogmi assoluti nella lotta contro limpero ma
moltitudini in cammino che cercano di costruire il proprio presente e
futuro.
LAssociazione Ya Basta si rimette in cammino per il mondo per conoscere e
agire
Nel cuore del Medio Oriente in Palestina dove è quotidiana la barbarie
delloccupazione militare.
Nel cuore di un luogo dove formalmente la guerra non esiste ma è la realtà:
la Colombia.
Nel cuore dellAmerica Latina delle sue lotte sociali: il Brasile e
Argentina.
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Venerdì 9 l'attenzione sarà centrata sull'Argentina, con la proiezione di un
video sull'occupazione delle terre (LA TIERRA ES NUESTRA, prodotto da
Indymedia Argentina nel 2003), e del film di Walter Salles I DIARI DELLA
MOTOCICLETTA, attualmente al cinema, dedicato al viaggio del Giovane
Ernesto Guevara sulla mitica Poderosa attraverso l'America Latina. Tra le
due proiezioni, l'incontro con ALEJANDRO GOLDBERG.
Alejandro è un esponente dell'organizzazione H.I.J.O.S. (Hijos por la
Identidad y la Justicia, contra el Olvido y el Silencio). Nata dieci anni fa
per lo spunto dei figli dei detenutti-uccisi-scomparsi-esiliati dalla
ditattura militare nella Argentina (1976-1983), H.I.J.O.S. si batte per il
riconoscimento dei diritti umani in Argentina, rivendicando le lotte dei
loro genitori e di tutta una generazione che ha lottato per un paese
independente, giusto e solidale nelle anni settanta. H.I.J.O.S. riprende e
da un nuovo significato a quegli ideali, sperimentando nuove forme di
organizzazione e di lotta adatti al nostro tempo e alla realtà attuale, ma
con uno stesso obiettivo: transformare l'Argentina in un paese diverso,
nuovo e migliore.
"Noi dobbiamo creare e reinventare un cammino nostro, che riprenda il
sentiero da loro segnato, discostandosene quando necessario. Come fecero
loro, con le generazioni che li avevano preceduti, per superarli, per essere
migliori, per raggiungere seriamente e concretamente la trasformazione della
quale sognarono e sogniamo noi. Per non sprecare la vita a ripetere schemi
che appaiono come decisivi, ma che in realtà non riescono a torcere neanche
un capello ai padroni del potere". (da "Hijos", n.8, Buenos Aires 2000)
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