[Consumo critico - Milano Social Forum] L'italia si dimentic…

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Author: xawcos@tin.it
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Subject: [Consumo critico - Milano Social Forum] L'italia si dimentica il Prot. di Kioto
Il governo Berlusconi dimentica di presentare il piano per l?Emission trading:
la Ue bacchetta l'Italia su Kyoto e apre la procedura d?infrazione

La Commissione europea ha aperto una procedura d?infrazione nei confronti
di Italia e Grecia per non aver attuato integralmente e nei limiti di tempo
previsti (dicembre 2003) la direttiva sul Mercato delle emissioni, meglio
nota come Emission trading, per gli scambi di quote di emissioni prevista
dal protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici.

Semaforo verde invece per cinque paesi: Danimarca, Svezia, Irlanda, Olanda
e Slovenia, mentre a Germania e Austria è stata recapitata una lista di
cambiamenti da attuare, per lo più minori, prima dell?autorizzazione finale.


L?Emission trading per cui è stata bacchettata l?Italia, è uno dei tre ?meccanismi
flessibili? del protocollo di Kyoto (gli altri due sono: la Joint implementation
e il Clean development mechanism); un sistema a maglie larghe che va soprattutto
incontro alle esigenze dell?industria e giudicato un compromesso inefficace
ai fini degli obiettivi del protocollo da parte di molti ambientalisti.


Grazie all?Emission trading vengono assegnati limiti di emissione di gas
serra al complesso delle industrie, e viene data la possibilità di compensare
annualmente le emissioni di gas serra superiori alla quota attribuita acquistando
quote di emissione da quegli Stati che invece dispongono di eccedenze.

Il mercato delle emissioni riguarda solo i paesi che hanno ratificato Kyoto
e in sostanza permette agli stati più industrializzati di comperare la Co2
non emessa dai paesi meno sviluppati, acquistando così una sorta di ?diritto
ad inquinare?.

Per Fabrizio Fabbri, direttore delle campagne dei Verdi, ?l?inadempienza
del Governo italiano continua a dimostrare da un lato il totale disinteresse
per le sorti del clima? ma anche ?la scarsa capacità imprenditoriale dell?Esecutivo,
visto che l?Emission trading non è che un semplice meccanismo economico
per rendere Kyoto meno oneroso alle imprese?.

Senza andare troppo indietro nel tempo, nel gennaio scorso il ministro dell?Ambiente
Altero Matteoli aveva invece parlato dell?Emission trading come di un ?provvedimento
in grado di delineare il quadro di attuazione del protocollo di Kyoto anche
attraverso l'utilizzo di strumenti di mercato. Il sistema di scambio delle
emissioni ? dichiarava il ministro - è un sistema virtuoso che premierà
quelle imprese che investono in misure di efficienza energetica e di miglioramento
ambientale?

?Al di là del fatto che Matteoli reputa virtuoso uno degli strumenti più
dubbi e fragili di Kyoto ? dice Fabbri -, avrebbe potuto almeno metterlo
in pratica visto che è un nostro obbligo comunitario?.

?Tuttavia ? conclude Fabbri ? la direzione da prendere è un?altra, quella
dei tagli alle emissioni, e bisogna farlo in fretta puntando tutto sulle
fonti rinnovabili. L?Italia si è impegnata a ridurre le proprie emissioni
di oltre il 13 per cento fra il 2008 e il 2012, rispetto a quelle del 1990,
ed invece è previsto che aumenteranno del 12,3 secondo gli stessi dati del
Governo. Siamo totalmente fuori strada?.    


Eugenio Orsi
8 luglio 2004