Date: Wed, 30 Jun 2004 17:34:23 +0200
GayRoma.it, movimento dei forum sociali, non aderisce
al Gay Pride organizzato dal Circolo Mario Mieli per
il 3 luglio prossimo.
No alle Unioni Civili, no allomologazione.
Si ad un percorso di liberazione delle persone
omosessuali e transessuali.
Mauro Cioffari (GayRoma.it): Abbiamo proposto agli
organizzatori una piattaforma che parta dai bisogni
reali e la costituzione di un Coordinamento delle
realtà aggregative glbt. Non abbiamo ricevuto
risposta.
Il Gay Pride 2004, organizzato dal Circolo Mario
Mieli in assoluta solitudine e senza un confronto con
le realtà gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, in
questo momento ci sembra che stoni, che si muova
in un'ottica obsoleta ed egocentrica e che chiuda gli
occhi ed il cuore di fronte all'attuale situazione
italiana e mondiale.
Appare grave, inoltre, la scelta di non voler
praticare il principio della partecipazione
democratica che ha animato, negli ultimi anni,
lazione politica e sociale del Movimento GLBT.
A maggior ragione non condividiamo la scelta del
Circolo Mario Mieli di dedicare il Pride del 2004
alla sola rivendicazione delle unioni civili.
Riteniamo che lespressione unioni civili, infatti,
non sia esaustiva di tutte le forme di convivenza ma
sia solo lo specchio di unesigenza omologante di
codifica della vita di coppia che sostiene e rafforza
la centralità della famiglia (come comunemente intesa)
integrandola ed estendendola alle coppie omosessuali.
Tale terminologia è collegata alla proposta di legge
sul Pacs (Patti Civili di Convivenza) che noi non
condividiamo e che consideriamo una sconfitta per il
movimento glbt.
Non riconoscendoci in tale proposta integrazionista e
di arretramento, sosteniamo un percorso che miri alla
revisione del Diritto di Famiglia e al riconoscimento
giuridico di tutte le forme di convivenza.
Sosteniamo, inoltre, una piattaforma che parta dai
bisogni concreti delle persone glbt nel mondo del
lavoro, della scuola e nella società più in generale.
Tutto questo passa attraverso una politica di
inclusione sociale che rifiuti qualunque forma di
esclusione e di discriminazione e promuova la cultura
della Pace e della solidarietà come prerequisiti per
luguaglianza dei generi e per il perseguimento di
prioritari obiettivi quali:
La celebrazione della nostra memoria storica come atto
di riconoscimento formale del valore positivo
costituito dalle diversità, siano esse culturali,
sociali, politiche o religiose;
Lapprovazione di leggi antidiscriminatorie, così come
prescritto dal dettato costituzionale, espresso negli
art.2 e 3, ed auspicato da numerose Direttive europee;
Lintroduzione delleducazione socio-affettiva nella
scuola, nellambito delle politiche relative
allEducazione alla salute;
La calendarizzazione della proposta di Legge sulla
piccola soluzione che prevede il cambio di nome per
le persone transessuali non subordinato allintervento
di riattribuzione chirurgica;
La tutela delle persone GLBT nei luoghi di lavoro così
come determinato dallo Statuto dei Lavoratori,
imposto dalla Comunità Europea con Direttiva
2000/78/CE e disatteso dallattuale Governo con il
decreto legislativo 216/2003 e con la L.30 del 2003;
La promozione e diffusione della cultura e degli studi
GLBT;
Il diritto ad una genitorialità consapevole sia
attraverso ladozione che laccesso alle tecniche di
procreazione medicalmente assistita ;
La difesa della laicità dello Stato e del rispetto
della multiconfessionalità, come determinato dagli
art.7 e 8 della Costituzione;
Lapprovazione di una Legge che dia abito giuridico
a tutte le convivenze.
Queste le ragioni che ci hanno indotto, nostro
malgrado, a non aderire e a non partecipare al Pride
di questanno.
Roma 30 giugno 2004
GayRoma.it
Movimento dei Forum Sociali
Piazza G. G. Belli 9e 00153 Roma
Tel. 347 4502150
e-mail redazione@???
www.gayroma.it
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