[Cerchio] Turchia democratica in piazza contro Bush e Nato: …

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Szerző: Vampire shadow
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Tárgy: [Cerchio] Turchia democratica in piazza contro Bush e Nato: cariche della polizia

> Turchia democratica in piazza contro Bush e Nato: cariche della polizia
>
> (per una miglior visualizzazione del testo,
> e per vedere le fotografie,
> fai click sul LINK sottostante :)
>
> http://www.ranchdeiviandanti.it/TurDem.html
>
> La polizia ha selvaggiamente attaccato le manifestazioni di protesta di

Istanbul
> contro la visita di Bush ed il vertice Nato del 26, 27, 28 e 29 giugno.
>
> Il vertice Nato si e' svolto principalmente per discutere l'ipotesi di

un
> coinvolgimento della Nato in Irak (a partire dall'addestramento delle

truppe
> irachene richiesto dal premier del nuovo governo iracheno ad interim

Allawi),
> ma anche piu' in generale per promuovere la penetrazione Nato in Medio

Oriente e
> ottenere maggiori collaborazioni da parte della Turchia.
>
> Ma in Turchia sono molti, moltissimi a non gradire la visita di Bush e
> dell'Alleanza Atlantica, e ad opporsi alla benevolenza filoamericana
> dell'attuale governo "islamico moderato" della Turchia: i democratici,

le
> sinistre, ma anche molti islamici, ataturkisti, etc.
> Da settimane le vie e le piazze di ogni quartiere di Istanbul erano

tappezzate
> di manifesti contro la Nato, e lungo le vie gruppetti di militanti

distribuivano
> volantini, esponevano pannelli fotografici; la tensione prima

dell'arrivo
di
> Bush era inoltre stata alimentata da attentati dinamitardi, dei quali

uno
aveva
> ucciso 4 persone.
>
> Sabato 26 giugno Bush e' stato ad Ankara, e vi e' stata una grande
> manifestazione nella capitale.
> Domenica 27 giugno Bush e' arrivato ad Istanbul, dove il 28 ed il 29 si

e'
> svolto il vertice Nato.
>
> Un coordinamento dei movimenti e forze politiche avverse alla visita

(assai
> eterogenei) ha indetto ad Istanbul una manifestazione domenica 27, che

e'
stata
> autorizzata, e che si prevedeva essere grande e pacifica, a differenza

di
quella
> prevista per il giorno successivo (lunedi' 28), non autorizzata, e

progettata
> dalle componenti piu' radicali del movimento per dire un piu' energico

"no" alla
> visita, a partire dalla scelta del luogo, meno lontano da quello del

vertice
> Nato. Infatti le autorita' avevano vietato ogni manifestazione in tutta

la
zona
> assai ampia della parte europea di Istanbul sede sia del vertice che

della
> visita presidenziale, e le avevano consentite solo in aree assai

lontane.
> L'intera citta' era stata semi-paralizzata, con sospensione di molti

trasporti
> pubblici e chiusura di molti enti ed istituti. La citta' era anche stata
> semi-militarizzata: dappertutto polizia in assetto di guerra.
>
> Le previsioni sono state rigorosamente confermate: la manifestazione di

domenica
> 27 e' stata grandissima e pacifica, ma a partire dal giorno successivo

la
> polizia ha attaccato e picchiato in continuazione.
> Piu' in dettaglio :
>
> Domenica 27 giugno : Bush ad Istanbul.
> Grande manifestazione a Kadikoy, quartiere di Istanbul sulla costa della

parte
> asiatica dello stretto del Bosforo.
> Circa quarantamila partecipanti.
> Slogan, striscioni, cartelli: "Yankees go home, questo è il nostro

paese",
"Usa,
> assassini lasciate il Medio Oriente", "Gli assassini non passeranno",

"Bush a
> Istanbul: venni, vidi, fui vinto", "Istanbul chiude le porte alla Nato",
> "Sciogliere la Nato", e cosi' via.
>
> Lunedi' 28 giugno : Inizia il vertice Nato.
>
> Seconda manifestazione, vietata.
> Al mattino come previsto i manifestanti cominciano a riunirsi in due

distinti
> luoghi della citta', a circa 3 km. dal luogo del vertice (ma separati da

tale
> luogo dallo Stretto!): quando ne sono arrivati circa 2.500 nel primo

luogo
di
> concentramento, e circa 200 nel secondo, in entrambi i posti la polizia

inizia a
> caricare selvaggiamente, sparando dappertutto bombe lacrimogene, e

colpendo con
> grande durezza. Moltissimi i feriti, piu' di un centinaio gli arrestati.
>
> Alla sera una nuova manifestazione percorre la via centrale Istiklal,

presidiata
> dalla polizia, attraversando piazza Galatasaray, che sara' la sede

principale
> degli avvenimenti dell'indomani.
>
> Martedi' 29 giugno : senza tregua...
>
> Piazza Galatasaray, a meta' della centralissima via pedonale "Istiklal",

luogo
> privilegiato della vita sociale di Istanbul, luogo di commerci, di

iniziative
> culturali, di incontri, ed anche luogo preferito della vita politica, e

dei suoi
> appuntamenti. La piazza delle Madri del Sabato, cioe' delle madri dei
> "desaparecidos" kurdi: la "Plaza de Mayo" di Istanbul.
> E' gremita di schiere di agenti in tenuta antisommossa, che imbracciano

fucili
> caricati a candelotti lacrimogeni e mitra, e con le teste sormontate da

maschere
> antigas. Ma gli abitanti di Istanbul sono abituati a queste scene, il

via
vai di
> passanti e' intenso e spensierato come d'abitudine, le serrande dei

negozi
> restano aperte.
> Poi la piazza comincia a riempirsi di manifestanti, che impugnano le

bandiere
> delle piu' svariate ed eterogeneee organizzazioni politiche, e

scandiscono
> energicamente i loro slogan.
> Il corteo si avvia lungo la via Istiklal, lo seguo a distanza, poco dopo

lungo
> la via giungono a ritroso gruppetti di manifestanti in lacrime per

l'effetto dei
> lacrimogini, poi gruppetti di poliziotti che trascinano manifestanti

appena
> arrestati: si erano appena verificati i primi scontri della giornata.
>
> Poco piu' tardi la manifestazione, che era stata dispersa dal primo

attacco, si
> ricompone in piazza Galatasaray. L'occasione e' una conferenza stampa

dei
> sindacati (Kesk, Disk...) che ivi era in programma.
> La piazza e' piccola, e i manifestanti e la polizia si fronteggiano a

lungo,
> mentre ai lati della piazza e delle vie adiacenti sostano gruppetti di
> cittadini, passanti, turisti, e, soprattutto, tanti giornalisti, che

imbracciano
> le loro videocamere e apparecchi fotografici.
> Improvvisamente, "come un sol uomo", i poliziotti partono alla carica
> lanciandosi verso i manifestanti, di fronte ai miei occhi, poiche' mi

trovo sul
> bordo della piazza esattamente tra polizia e corteo: quest'ultimo fugge

in
> direzione opposta, inseguito dalla polizia, il cielo e' solcato dalla

scia
> fumosa dei lacrimogeni.
> Un manifestante, una quindicina di metri di fronte a me, cade a terra,

ed
e'
> immediatamente circondato da un nugolo di poliziotti che cominciano a
> tempestarlo di manganellate, nel mezzo della marea degli altri

poliziotti
che
> corrono lanciati nell'inseguimento. L'uomo si raggomitola sotto i colpi;

in
> quattro o cinque ci avviciniamo a un metro dai poliziotti intenti nel
> pestaggio, un passante gli grida "Yeter, yeter" (basta, basta), quelli

desistono
> e si uniscono agli inseguitori, il malcapitato si rialza e si allontana.
> L'aria e' intrisa dell'acre odore del gas lacrimogeno, molti i volti

lacrimanti
> e coperti da fazzoletti bagnati; poco dopo ai lati della piazza arrivano

e
> parcheggiano autoambulanze, e dalla via Istiklal cominciano a tornare a

ritroso
> gruppi di manifestanti che trascinano, in braccio, corpi inanimati di

persone
> svenute, verso le ambulanze. Il tutto a due passi da nugoli di

poliziotti,
> gruppetti di passanti, e tanti giornalisti.
>
> Circa un'ora dopo in piazza Galatasaray un nuovo assembramento: una
> manifestazione-conferenza-stampa dell'IHD, l'Associazione per i Diritti

umani di
> Istanbul.
> Esibiscono, ingrandite, le foto scattate in ospedale il giorno

precedente:
volti
> tumefatti ed arti fratturati delle vittime delle cariche poliziesche.
>
> Verso le 17, nella stessa zona, un altro appuntamento: la manifestazione

degli
> artisti contro la Nato.
>
> Si', sono davvero tanti, in Turchia, a non volere Bush e la Nato.
> Ma e' anche tanta, in Turchia, la violenza poliziesca.
>
> Istanbul, 29 giugno 2004
>

VAMPIRE SHADOW - FRANZ