[Forumlucca] Appello sugli spazi sociali

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Autor: stebonuc@inwind.it
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Assumpte: [Forumlucca] Appello sugli spazi sociali
APPELLO PER LA STESURA DI UN MANIFESTO SUGLI SPAZI SOCIALI

I cambiamenti che si sono verificati nel nostro territorio negli ultimi anni sono molti.
Le scelte compiute dalle amministrazioni locali in materia di servizi, della gestione delle risorse e in materia urbanistica hanno concorso in maniera determinante a definire la tendenza dello sviluppo della città di Lucca e di tutta la piana.
Quanto è stato realizzato non ci piace e quanto deve ancora essere realizzato ci preoccupa. Se, infatti, i mutamenti che si sono verificati in questi anni hanno già oggi peggiorato la vivibilità del nostro territorio, i progetti e le strategie che si delineano per il futuro rischiano di essere addirittura devastanti.
La città che stanno progettando, che propongono e che costruiscono non ci piace perchè il suo sviluppo è stato deciso senza che i cambiamenti in corso fossero partecipati e condivisi dalla popolazione. Il rispetto dell’ambiente, la sicurezza, la salute sono passate in secondo piano. Le priorità sono determinate dalla logica del profitto. I bisogni reali della popolazione non sono presi in considerazione se non nella forma della compravendita. Anche i bisogni primari come quelli della casa: a fronte di un’emergenza sfratti ed ad un numero sempre crescente di persone costrette a dormire per la strada, il comune non prevede un’adeguata politica per l’edilizia popolare ed anzi continua a vendere il proprio patrimonio immobiliare. La quasi totalità delle persone è costretta così a rivolgersi ad un mercato senza regole che non offre affitti inferiori ai 600 euro. Le lobby immobiliari e i grandi costruttori sono tra i maggiori beneficiari delle politiche delle amministrazioni locali: la situazione lucchese è, infatti, riscontrabile anche a Capannori e in tutti i comuni della piana. I poteri forti, le grandi catene commerciali, le finanziarie, le assicurazioni, le banche condizionano in maniera determinante le linee direttrici del modello di sviluppo. Le scelte politiche non intaccano mai i grandi interessi anche quando questi risultano in contrasto se non addirittura dannosi per l’intera collettività. Da un lato le cartiere nella piana possono prelevare tranquillamente dal sottosuolo l’acqua di falda (acqua potabile) in gran quantità senza alcun riguardo per i danni ambientali che questo provoca, la svendita e lo sperpero di un bene primario, i fenomeni di subsidenza. Dall’altra parte si costruiscono e si progettano nuove strade al servizio dei centri commerciali che ormai si stanno moltiplicando senza regola né misura, oppure per l’interesse esclusivo di qualche industria. Che le periferie siano il territorio della cementificazione e della speculazione a discapito delle reali esigenze di chi vi abita - sia per quanto riguarda la loro vita quotidiana sia per quanto riguarda l’impatto che questi interventi avrebbero sull’ambiente e sulla salute dei cittadini – trova il suo esempio più eclatante negli interventi devastanti che ha subito e che subirà il quartiere di San Concordio. In questa zona, già satura di cemento e di costruzioni, si progettano interventi sull’ex Lenzi e alla Gesam che aggraveranno la situazione. Se a questo si aggiunge la creazione del polo fieristico nell’area dell’ex Bertolli, e addirittura la costruzione di un nuovo stadio appare chiaro che non è solo la vivibilità del quartiere ad essere minacciata, ma anche quella delle frazioni vicine. A fronte di questa situazione, che è riscontrabile nell’immediata periferia e in ampie zone della piana di Lucca, il nostro bellissimo centro storico si viene progressivamente spopolando, diventando sempre di più una città vetrina per i turisti. I cittadini sono espulsi da negozi, banche e appartamenti di lusso; esclusi non solo come abitanti, ma anche da una fruizione quotidiana degli spazi e dei luoghi pubblici. Gli spazi e le strutture a disposizione per ogni tipo di iniziativa diminuiscono e l’accesso ai pochi rimasti è reso sempre più difficoltoso. Tutto, a partire dal semplice utilizzo del suolo pubblico delle strade e delle piazze è ostacolato da una burocrazia interminabile e da un’ostilità preconcetta da parte dell’amministrazione. La città si apre ed è resa disponibile solamente ad i grandi eventi come il Summer festival. Il semplice riunirsi, la possibilità di fare assemblee, feste, concerti, mostre, spettacoli è difficile su tutto il territorio e praticamente impossibile all’interno delle mura urbane. L’unico livello di socialità che pare essere riconosciuto è quello dello shopping o del bar. La necessità di luoghi non mercificati è al contrario molto forte.
Ci rivolgiamo alle associazioni, ai gruppi e ai singoli che, come noi, sono portatori di una diversa concezione del territorio, che si oppongono alla privatizzazione del patrimonio pubblico e alla gestione privatistica di ciò che pubblico rimane. A coloro che ritengono che lo sviluppo del territorio debba partire da una gestione condivisa e partecipata da parte di chi vi abita e che i singoli interventi ed il loro disegno complessivo non possano passare al di sopra dei bisogni reali. Ad una critica complessiva vogliamo aggiungere delle proposte e delle richieste concrete che vadano in controtendenza con questo modello, che siano portatrici d’istanze che partono dalla vita quotidiana e d’esigenze reali che possano essere riunite in un manifesto comune. A partire dalla questione degli spazi sociali, dei luoghi che mancano e di cui si sente la necessità: dagli spazi per i gruppi musicali e teatrali (sale prove, luoghi dove esibirsi, scuole…), ad una sede per il mercatino dei libri usati. Spazi autogestiti sottratti alla mercificazione come risposta all’individualismo dilagante e come piccolo granello di sabbia negli ingranaggi della produzione e del consumo. Lanciamo quest’appello per costruire insieme, di qui a Settembre, una piattaforma di mobilitazione che coinvolga il più ampio spettro di rivendicazioni possibili.

Vi invitiamo per tanto a partecipare al volantinaggio che si terrà giovedì 15 luglio in Piazza San Michele alle ore 19: 00, per denunciare la mancanza di spazi sociali, ed all’intera giornata di sabato 17 luglio presso il “circolo il Mattaccio” via dell’aeroporto n 10 Tassignano:
Ore 17: 00 assemblea pubblica per la stesura del manifesto e le prossime mobilitazioni.
Ore 20: 00 cena sociale.
Ore 22: 00 festa musicale.

Per eventuali contributi e comunicazioni scrivere a: coo.spa.so.lu@???

Coordinamento spazi sociali
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