In due importanti realta' locali, Roma e Bologna, le mobilitazioni dei lavoratori delle cooperative sociali in occasione dello Sciopero Nazionale del 21 Giugno, sortiscono i primi significativi risultati a livello istituzionale...
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Anche a causa della grossa mobilitazione degli operatori sociali il
23 giugno scorso importanti emendamenti alla delibera
sull'accreditamento sono stati approvati in Commissione consiliare
Politiche Sociali a Roma. Proposti dalla Consigliera Spera PRC,
riproponiamo di seguito uno degli emendamenti approvati che riguarda
i principi di qualità nell'erogazione dei servizi sociali:
Art. 12
(Principi di qualità e valutazione delle prestazioni erogate) Al
punto 2. aggiungere le lettere d), e), f), g) con i seguenti testi:
"d) la qualità dell'informazione sui servizi
fornita ai cittadini;
e) la qualità delle condizioni di lavoro degli
operatori e delle operatrici anche in relazione
all'applicazione dei livelli retributivi come
previsti dalla contrattazione collettiva di
riferimento;
f) il rispetto della normativa sul lavoro;
g) il mancato ricorso alle tipologie contrattuali
previste dalla legge n. 30/03."
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A seguito del presidio alla sede della Regione Emilia-Romagna svoltosi
in occasione dello sciopero nazionale delle cooperative sociali
una delegazione aveva incontrato i consiglieri denunciando i contenuti
del contratto siglato dai confederali e chiedendo un impegno nella
vicenda. La risoluzione presentata e approvata rappresenta un
importante risultato e impegna la giunta ad intervenire non solo
riguardo il rinnovo contrattuale ma anche sul tema degli appalti e
della qualità dei servizi.
LAVORO. COOP SOCIO-ASSISTENZIALI, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA CHIEDE
IL CONTRATTO=
- BOLOGNA- TUTTI AL FIANCO DEGLI OPERATORI SOCIO-ASSISTENZIALI.
CONSENSO UNANIME DEL CONSIGLIO REGIONALE A UNA RISOLUZIONE PRESENTATA
DA BRUNO CARLO SABBI (INDIPENDENTE DI SINISTRA) CHE CHIEDE ALLA GIUNTA
DI FAVORIRE UNA POSITIVA CONCLUSIONE DELLA VERTENZA SINDACALE
RIGUARDANTE IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO PER GLI ADDETTI
ALLE COOPERATIVE SOCIALI ATTIVE NEL SETTORE.
IL CONTRATTO, SPIEGA SABBI, ''E' SCADUTO DA 30 MESI, E LE
SOLUZIONI PROSPETTATE PER IL RINNOVO RISULTEREBBERO PEGGIORATIVE
RISPETTO AL CONTRATTO PRECEDENTE''. IL PERDURARE DI UNA SIMILE
SITUAZIONE, CONCLUDE IL CONSIGLIERE, RISCHIA DI DANNEGGIARE
SOPRATTUTTO GLI UTENTI, DI CUI FANNO PARTE, FRA GLI ALTRI,
DISABILI, PERSONE ANZIANE E CON PATOLOGIE DELICATE.
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