ciao a tutti,
bellissimo dibattito... ormai di discussioni come queste non se ne sentono
mica più.
Anarchia, apolitica... ????
mumble... mumble... ciclabili o no? Confinati in stradine laterali o no?
pedoni liberi in mezzo alla strada, senza marciapiedi o no?
perchè anche di questo si tratta, se non dobbiamo essere confinati noi con
le bici, nemmeno i pedoni devono essere confinati nei marciapiedi! Giusto? E
allora un po' di paura mi viene.
Mi immagino con la bici tranquilla a pedalare su lungotevere, la strada è
vuota, anzi no è piena, ma di bici!
Un bambino, invece, è confinato nel suo marciapiede :"ma no" diciamo alla
mamma "sciogli il suo guinzaglio, lascialo libero di correre di qua e di là"
(mica vorremmo rinchiudere su una carraietta laterale i bambini). La mamma
lo lascia, lui inizia a camminare bel bello nella lungo-ciclabile-tevere
e... splash (rumore di spiaccicume) il bambino viene arrotato da un ciclista
esuberante che non ha fatto in tempo a frenare!!!!!!
Penso ad un altro mondo possibile anch'io, per questo sono iscritta e leggo
questa ml,
anch'io auspico una città ciclata e pedonata... ma come si fa a tutelare
tutti. Ma mi domando se una città come la descrive q.cuno in questa lista
farebbe diventare noi utenti forti e i pedoni i deboli che dovranno, ahimè,
creare una FIAM (federazione amici del marciapiede) per potersi difendere e
chiedere una città a passo d'uomo!
Diamoci spazio, chiediamo spazio e lasciamo spazio.
Grazie
Antonella
----- Original Message -----
From: <casale.oziosi@???>
To: "cm-roma" <cm-roma@???>
Sent: Wednesday, June 23, 2004 2:35 PM
Subject: Re: [Cm-roma] oggi water veltroni
piste ciclabili, piste ciclabili
ma veramente vogliamo essere chiusi in piste ciclabili per poter decidere
con quale mezzo muoverci nella città? abbandoniamo l'idea di una città nuova
non costruita a misura di automobile ma più umana? ci accontentiamo di avere
il nostro spaziuccio (lasciamo perdere come le ciclabili comunali sono
fatte....). La soluzione è una pista ciclabile che, senza disturbare troppo
le auto, ci fa fare percorsi tortuosi rubando spazio ai pedoni o passando
nei pochi posti dove non ci sono strade? siete mai passati sulla ciclabile
in un'intersezione con una strada? chi ha la precedenza? a me sembra più
pericoloso passare da lì che stare in strada....
Insomma vogliamo una città ciclabile, un ritmo di vita ciclabile, una città
che invece di crescere si rimpiccolisca o la città ci stà bene così com'è,
basta che ci danno la pistuccia?
Critical mass è un movimento spontaneo eccezionale, un momento collettivo in
cui si prende coscienza di un bisogno antagonista a questa metropoli e lo
pratica direttamente, collegialmente.
Il resto è robba vecchia, obsoleta, comitatini e associazioncine che
chiedono, incontrano, mediano e che nei piccoli risultati quotidiani che
raggiungono mettono in discussione e frenano quelli più ampi, più
importanti, quelli che rispondono veramente ai nostri bisogni.
Voglio potermi muovere liberamente in bici in tutta la città, scegliendo e
cambiando percorso ogni giorno coe credo, senza smog, pericoli e stress,
essere inglobato in percorsi obbligati dipseudosicurezza non mi interessa.
Agli indiani d'america proposero di abbandonare le praterie per essere messi
in riserve protette, guarda che fine hanno fatto.
Invece delle riserve ciclabili prendiamoci tutta la città!
Al dio del motore non cerdere mai!
augh
ozioso
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