[NuovoLaboratorio] Cgil contestata dagli iscritti nel Lazio

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Tárgy: [NuovoLaboratorio] Cgil contestata dagli iscritti nel Lazio
Nota stampa 21 giugno 2004

LAZIO/ CONTRATTO COOP. SOCIALI

CONTESTATA DAI SUOI STESSI ISCRITTI, OPERATORI DELLE COOPERATIVE SOCIALI, LA CGIL FP ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SULL'IPOTESI D'ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO COLLETTIVO DI CATEGORIA.

Una vera e propria debacle per la CGIL FP l'assemblea regionale del Lazio convocata oggi pomeriggio a Roma presso la sede della FILT a Piazza Vittorio.
La CGIL FP si aspettava dai suoi iscritti, operatori delle cooperative sociali, il parere favorevole alla firma definitiva del nuovo Contratto collettivo di categoria dopo che il 26 maggio era stata già siglata con le centrali cooperative l'ipotesi di accordo.
Invece i dirigenti del Sindacato si sono trovati di fronte a durissime contestazioni dei lavoratori presenti, tanto che l'assemblea si è risolta con un nulla di fatto e la CGIL del Lazio dovrà ora ripensare la sua linea di condotta e trattativa nella tutela dei lavoratori delle cooperative sociali.

Coordinamento Cittadino Operatori E OPERATRICI Sociali
info ed e-mail cocittos@??? tel. 3407069323/ 3286492851
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Comunicato Stampa 21 GIUGNO 2004
ROMA/sciopero E BLOCCHI degli operatori sociali

GROSSA MOBILITAZIONE DEGLI OPERATORI DELLE COOPERATIVE SOCIALI A ROMA E IN iTALIA. NONOSTANTE LA DELICATEZZA DEI SERVIZI, LE RESISTENZE, I BOICOTTAGGI E LA CARENZA DI INFORMAZIONE, A ROMA GRUPPI DI OPERATORI DI 18 COOPERATIVE SOCIALI HANNO COMUNICATO LO SCIOPERO E/O ADERITO ALLE INIZIATIVE DI OGGI.
ALLEGHIAMO DUE FOTO SIGNIFICATIVE: UN MOMENTO DI BLOCCO STRADALE A LUNGOTEVERE DE CENCI, STAMATTINA DAVANTI ALL'ASSESSORATO AL LAVORO, E L'AFFOLLATA ASSEMBLEA DI OGGI POMERIGGIO DAVANTI AL CAMPIDOGLIO.

E' la prima volta che viene indetto uno sciopero a carattere nazionale in un tessuto lavorativo difficile dove dignita' e diritti sono calpestati impunemente tutti i giorni, FACENDO UN USO STRUMENTALE DELL'ALIBI "associativo".
sicuramente 18 cooperative sociali sono state raggiunte nonostante i tentativi di oscurare i passaggi di informazione agli operatori E OPERATRICI. riuscito il presidio di stamattina con un flash di blocco stradale e riuscitissima l'assemblea di oggi pomeriggio, estesa ad altre categorie di precari come lavoratori delle biblioteche, degli asili nido, del canile comunale di Roma...
vogliamo che abbia fine la speculazione e la giungla retributiva,contributiva E DI PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO vogliamo DIRE STOP ALLE ESTERNALIZZAZIONI SELVAGGE DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI E CHIEDERE MAGGIORI GARANZIE DI qualita' del lavoro sociale COME condizione indispensabile per DARE servizi di qualita' AI CITTADINI.

Coordinamento ROMANO LAVORATORI/TRICI COOP SOCIALI usi ait- rdbcub-cobas -cocittos

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Comunicato stampa
Napoli, 21/06/2004

Si è effettuato oggi il primo sciopero generale nazionale degli operatori sociali e dei lavoratori delle cooperative sociali.
L'adesione complessiva è stata molto ampia e, a Napoli, si è concretizzata in un'iniziativa a cui hanno partecipato circa trecento operatori sociali che, muovendosi in corteo, hanno presidiato le sedi della Giunta e del Consiglio Regionale nonché la sede della Legacoop, tutte situate nel Centro Direzionale di Napoli.
Volantini, striscioni e volantoni hanno comunicato alloa cittadinanza le ragioni di questo sciopero, organizzato a Napoli dal Collettivo Operatrici e Operatori Sociali, all'interno del Coordinamento Nazionale di Lotta che comprende varie sigle del sindacalismo di base.
La protesta verte contro l'accordo, siglato dalla Triplice sindacale, con Legacoop, Confcooperative e Governo,per il rinnovo del CCNL.
L'adeguamento salariale assolutamente incosistente, l'introduzione di specifiche dlla legge Diagi, la parte normativa che non tutela i laqvoratori e, addirittura, ne peggiora le condizioni (vedi part time, lavoro notturno e facoltà di licenziamento dei soci lavoratori)fanno del rinnovo del contratto un accordo truffa per i lavoratori.
In più, lo sciopero ha denunciato le assolute condizioni di precarietà in cui versa la maggioranza deigli operatori sociali (il 75% al livello nazionale e più dell'80% a livello locale con contratti di lavoro atipici), senza diritti, senza garanzie, privi di qualsiasi riconoscimento della loro professionalità. alle prese con attività di frontiera, a contatto col disagio e la marginalità sociale, con tagli sostenziali alla spesa\ sociale che, a livello centrale come a livello locale, non consentono interventi di qualità, non garantiscono il bisogno dei cittadini e non danno continuità di reddito agli operatori.
Per uscire dalla precarietà e dall'emergenza, contro l'accordo contrattuale truffa, per la contonuità di reddito e di servizi, la lotta continua.
CCNL migliore e per tutti.
Servizi e non progetti sperimentali per i cittadini.

Collettivo Operatrici e Operatori Sociali di Napoli

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COMUNICATO STAMPA


All'att.ne della cronaca


OGGETTO: sciopero nazionale degli operatori delle cooperative sociali
indetto dal coordinamento nazionale di lotta delle lavoratrici e dei
lavoratori delle cooperative sociali e dai sindacati di base COBAS
Lavoro Privato, RDB-CUB,USI AIT.


Dalle ore 9.30 di stamattina, lunedì 21 giugno 2004, si è svolto a
Brescia un presidio presso la sede di Confcooperative in via della
Volta 183.
Decine di lavoratori e lavoratrici sociali di Brescia e provincia
hanno protestato per i contenuti della preintesa del rinnovo del
contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali da parte
delle centrali cooperative (Confcooperative, Legacoop, AGCI) e dei
sindacati CGIL-CISL-UIL.
I lavoratori giudicano questo contratto un "bidone" in quanto aumenta
la precarietà della loro situazione con l'introduzione della Legge 30
sul part-time e dei Contratti di Inserimento. Per quanto riguarda la
parte economica i lavoratori subiscono la perdita degli arretrati e
si elargisce solo una una tantum di 375 euro dilazionato in 18 rate.
Ricordiamo che CCNL delle coop sociali è scaduto ormai da 29 mesi!
Per contrastare questa situazione, ormai insostenibile, i
partecipanti al presidio hanno volantinato a migliaia di
automobilisti in transito sull'accesso sud di Brescia, inscenando un
lavaggio vetri simbolico per arrotondare uno stipendio da fame.
Durante il presidio si sono susseguiti una serie di interventi
rivendicativi e informativi sulla situazione lavorativa e
contrattuale degli operatori e dei soci delle cooperative sociali.
Verso le ore 11.30 una folta delegazione di lavoratori si è spostata
all'interno della sede di Confcooperative dove ha incontrato il
responsabile di Federsolidarietà, Filippo Perrini, a cui è stata
riconsegnata al mittente una copia della bozza di contratto
sottoforma di una enorme busta.
Esprimendo soddisfazione per la giornata di mobilitazione il comitato
di base lavoratrici e lavoratori delle coop sociali e COBAS lavoro
privato, comunicano che la molteplicità delle sedi di lavoro sparse
sul territorio bresciano non consentono un immediato riscontro
dell'adesione allo sciopero. Possiamo comunque dire che numerosi
servizi socio-sanitari-educativi a causa dello sciopero non hanno
potuto garantire l'apertura.

COMITATO DI BASE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELLE COOP
SOCIALI DI BRESCIA, COBAS LAVORO PRIVATO aderente alla CONFEDERAZIONE
COBAS.

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COMUNICATO STAMPA

Riuscito lo sciopero delle cooperative sociali

Presidio alla Regione emilia romagna



Si è svolto oggi con successo lo sciopero nazionale degli operatori delle
cooperative sociali (settore del no profit che si occupa di assistenza ai
disabili, anziani, psichiatria, disagio sociale, minori ecc.).

Lo sciopero nazionale è stato indetto per respingere l'ipotesi di contratto
nazionale siglato dai sindacati CGIL-CISL-UIL, accordo che non prevede il
recupero degli arretrati (meno di 400 euro invece dei 2500 euro dovuti) e
che introduce clausole capestro nei contratti part-time.

I lavoratori sociali hanno risposto alla convocazione di sciopero del
coordinamento nazionale di lotta dei lavoratori e le lavoratrici delle coop
sociali e hanno dimostrato che non hanno piu' l'intenzione di rimanere fermi
davanti al peggioramento delle proprie condizioni di lavoro.

A Bologna, Roma, Firenze, Brescia, Torino, Bologna, Trento, Napoli si sono
svolte manifestazioni, presidi e cortei presso le amministrazioni regionali
e comunali, presso le sedi di Legacoop e Confcooperative, con lo slogan
"sfruttati cooperative sociali, no grazie".

Dalle 9.00 di questa mattina alcune decine di lavoratori hanno presidiato l'
ingresso del consiglio regionale in via Aldo Moro consegnando un comunicato
ai vari consiglieri.

Particolare la presenza dei lavoratori delle coop CADIAI, Società Dolce,
CoopAttività Sociali e della Fondazione CATIS (ambulanze118).

Una delegazione ha incontrato inoltre il consigliere Sabbi (gruppo misto) e
Amato (rifondazione).



I dati dello sciopero confermano la riuscita dello sciopero nazionale che ha
portato alla chiusura di numerosi servizi, e tutto questo dopo una campagna
da parte di molte cooperative contro la riuscita dello sciopero, non
rispettando l'obbligo di avviso all'utenza dei possibili disagi, per il
quale abbiamo provveduto a presentare apposita denuncia alla commissione di
garanzia sullo sciopero. Richiediamo che l'ipotesi di contratto sia
sottoposta ad un vero e proprio referendum a cui possano realmente
partecipare i 170.000 lavoratori del settore (4500 a Bologna) e non dei soli
e pochi iscritti a CGIL-CISL-UIL come vorrebbero fare i confederali.



Se il nuovo CCNL non garantira' il pieno recupero degli arretrati
generalizzeremo a livello nazionale il loro recupero attraverso i contratti
regionali e ci impegneremo nell'impedire l'applicazione delle nuove norme
previste dalla legge Biagi, avvertendo fin da ora che vigileremo su tutte
quelle cooperative che vorranno applicarle, promettendo che troveranno i
lavoratori e le lavoratrici davanti alle loro sedi per impedirlo.

p. RdB/CUB Servizi

Luigi Marinelli

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COMUNICATO STAMPA SCIOPERO COOPERATIVE SOCIALI

FINALMENTE I LAVORATORI DELLE COOPERATIVE SOCIALI HANNO DIMOSTRATO CHE NON
HANNO PIU' INTENZIONE DI RIMANERE FERMI DAVANTI AL PEGGIORAMENTO DELLE
PROPRIE CONDIZIONI DI LAVORO.
I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELLE COOPERTAIVE SOCIALI HANNO RISPOSTO ALLA
CONVOCAZIONE DI SCIOPERO DEL COORDINAMNETO NAZIONALE DI LOTTA DEI LAVORATORI
E LE LAVORATRICI DELLE COOP SOCIALI.
ANCHE A FIRENZE, COME A ROMA, BRESCIA, TORINO, GENOVA, BOLOGNA, TRENTO,
NAPOLI I LAVORATORI DELLE COOPERATIVE HANNO SCIOPERATO.
OLTRE 100 LAVORATORI, CON IN MANO CARTELLI CON SU SCRITTO "SFRUTTATI
COOPERATIVE SOCIALI . NO GRAZIE, HANNO SFILATO IN CORTEO DENUNCIANDO IL
RUOLO DELLE COOPERATIVE NELLE PRIVATIZZAZIONI, CONTRO LA BOZZA DI CONTRATTO
DELLE COOPERATIVE SOCIALI CHE NON GARANTISCE IL RECUPERO DEGLI ARRETRATI,
CON UNA PERDITA MEDIA DI OLTRE 2500 EURO, CON L'INSERIMENTO DELLE NORME
DELLA LEGGE 30 (LEGGE BIAGI) CHE RENDONO ANCOR PIU' PRECARIE LE CONDIZIONI
DI LAVORO.

HANNO DENUNCIATO NEI LORO SLOGAN LA RESPONSABILITA' DELLA REGIONE ROSSA
NELLA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI E LA VIOLAZIONE STESSA DELLA LEGGE CHE
FINO ALL'ENTRATA IN VIGORE DELLE LEGGE BIAGI DOVEVA GARANTIRE AI LAVORATORI
DELLE COOPERATIVE LO STESSO CONTRATTO DI QUELLI DEL PUBBLICO, RICHIEDENDO LA
ASSUNZIONE NEL PUBBLICO DEI LAVORATORI DEGLI APPALTI.

I DATI DELLO SCIOPERO CONFERMANO LA RIUSCITA DELLO SCIOPERO NAZIONALE CHE HA
PORTATO ALLA CHIUSURA DI NUMEROSI SERVIZI.
TUTTO QUESTO DOPO UNA CAMPAGNA DELLE COOPERATIVE CONTRO LA RIUSCITA DELLO
SCIOPERO, NON RISPETTANDO L'OBBLIGO DI AVVISO ALL'UTENZA DEI POSSIBILI
DISAGI, PER IL QUALE ABBIAMO PROVVEDUTO A PRESENTARE APPOSITA DENUNCIA ALLA
COMMISSIONE DI GARANZIA SULLO SCIOPERO E AL PREFETTO DI FIRENZE. VISTO IL
TEMPESTIVO INTERVENTO NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI RICHIEDIAMO CHE TALE
"TRATTAMENTO" DEBBA ESSERE RISERVATO ANCHE ALLE COOPERATIVE.

MA LA LOTTA NON FINISCE QUI!
I LAVORATORI IN SCIOPERO PRETENDONO CHE LA BOZZA DI CONTRATTO DEBBA ESSERE
VOTATA DA TUTTI I 170.000 LAVORATORI DEL SETTORE E NON DEI SOLI ISCRITTI A
CGIL CISL E UIL O DEI "POCHI FIDATI", COME VORREBBERO FARE I CONFEDERALI.
SE IL NUOVO CCNL NON GARANTIRA' IL PIENO RECUPERO DEGLI ARRETRATI
GENERALIZZEREMO A LIVELLO NAZIONALE IL LORO RECUPERO ATTRAVERSO I CONTRATTI
REGIONALI.
QUESTA SARA' UNA BATTAGLIA NAZIONALE E NON CADREMO NEL TENTATIVO DI
DIVIDERCI REGIONE PER REGIONE, CITTA' PER CITTA'.
INOLTRE CI IMPEGNAMO A IMPEDIRE L'APPLICAZIONE DELLE NUOVE NORME PREVISTE
DALLA LEGGE BIAGI, AVVERTENDO FIN DA ORA CHE VIGILEREMO SU TUTTE QUELLE
COOPERATIVE CHE VORRANNO APPLICARLE, PROMETTENDO CHE TROVERANNO I LAVORATORI
E LE LAVORATRICI DAVANTI ALLE LORO SEDI PER IMPEDIRLO

CDLC -Firenze
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