Auteur: pkrainer Date: Sujet: [Cerchio] da Indymedia
Un'esperienza di chi, a Roma, andando all'assalto dell'esistente, avendo
incontrato diverse sorte di pacificatori, tuttavia non riesce a darsi pace
A proposito della manifestazione anti-Bush del 04.06.04 in Roma
Solidarizziamo completamente con le forze antagoniste che a Roma,
attaccando l'ambasciata e l'ingessatura mercificata del microcosmo
attorno, si sono poste sul terreno della contrapposizione reale, quindi
gioiosa e rabbiosa insieme, nei confronti della imbalsamazione sociale
e istintuale, e ciò non per lo scontro fine a se stesso, ma perché
crudamente consapevoli che è, se non solo, soprattutto così che le
forze liberatrici dell'essere umano possono aggallare e dire la loro
nel linguaggio amorfo della distruzione del sistema delle merci, che
incombendo cromosomicamente oramai pervade coscienza e atteggiamenti.
Questi, nel corteo, ben incarnati dagli energumeni, votati a lacrimare
miseria, del becero pacifismo staliniano e che, pronti a ossequiare la
sbirraglia di Nassirya, invece con la bava alla bocca sono stati, come
d'altronde sempre, pronti a rintuzzare quella spinta emozionale e
"gentile" a trasgredire l'immagine di buona condotta che vogliono
imporre al cosiddetto movimento per renderlo corrente elettorale nel
mulino del capitale.
Contro una deriva del genere, contro un pacifismo più in generale privo
di slancio trasgressivo, quello teso a mettere in "atto" la voglia di
libertà, invitiamo le forze che si pongono invece in tale prospettiva,
cioè più dialettica col bisogno dirompente di Altro e che reclama in
genere l'audacia dell'attacco alla compostezza esistenziale, a
coordinare una critica e una pratica comune cominciando col trovarsi a
fare il punto della situazione.