luca@??? wrote:
> ciao leggo spesso in lista delle polemiche contro la FIAB che non ci
> rappresenterebbe adeguatamente etc.
La questione in effetti è un po' più articolata.
Tecnicamente la Fiab rappresenta in via diretta le esigenze di quanti ne
fanno parte, ed in via indiretta _cerca_ di rappresentare le esigenze di
chi si muove in bicicletta pur non facendone parte.
La rappresentanza è un meccanismo bidirezionale, io non posso rappresentare
chi sceglie di non farsi rappresentare da me... :-)
> Facciamo qualcos'altro
Finalmente!
> Io avevo gia' proposto di vederci stabilmente per fare un'altra cosa
> altra da Critical Mass che e' e resta una coincidenza casuale kaotica
> dell'ultimo venerdi' del mese
Mi sembra un passaggio pressoché inevitabile.
Senza evoluzione c'è solo stagnazione e morte.
(evvai, 'na botta de filosofia...)
> se poi anche da un po' di movimento che fanno le CM anche FIAB e
> associati ne riescono a trarre forza buon per noi
L'ho già detto e lo ripeto, sulla bicicletta state facendo grandi cose,
muovendovi anche su terreni che noi, per scelta o inadeguatezza, non
abbiamo coltivato. L'esperienza CM ha fatto germogliare e maturare
coscienze critiche che ora manifestano la propria volontà di misurarsi con
l'esistente per cambiarlo. La cosa che considero essenziale, ora come ora,
è fare in modo che queste energie non finiscano con l'essere mal spese.
> A Roma di associazioni che lavorano sulla bici io ho visto Ruotalibera e
> i nostri di Uanauick
Ce ne sono anche altre.
La più antica è "Pedale Verde", anch'essa Fiab, che a differenza di
Ruotalibera ha fatto la scelta, in anni ormai remoti, di rinunciare alle
escursioni ed all'attività ludica per concentrarsi sul lavoro "politico",
finendo col soccomberne. I "superstiti" finiranno col confluire in
Ruotalibera.
Poi c'e "Sherwood", che organizza parecchie iniziative, in special modo
archeologico-culturali, ma resta un po' succube del suo
"presidente-padre-padrone" Tonino Floris... mi piacerebbe poterne dir bene,
ma mi mancano gli argomenti, per cui mi limiterò a non parlarne male.
"Pedalando" è un circolo di mountain bikers discretamente "assatanati", ma
anche fra alcuni di loro comincia a mostrarsi un po' di interesse agli usi
cittadini della bicicletta.
Molto altro, di fatto, non c'è.
> Ruotalibera ci ha detto Marco predilige l'escursionismo e si confronta
> sulla mobilita' urbana quando gli va di farsi il sangue amaro (il meno
> possibile immagino)
Non così poco come potrebbe apparire da fuori... btw, la scelta
escursionista è stata dettata dalla necessità di continuare ad esistere.
Quando a metà degli anni '90 il nostro presidente-fondatore mollò tutto per
svanire nel nulla anche molti dei soci storici e delle guide si "persero".
Rimanemmo in quattro a fare le riunioni e cercare di tenere in piedi e
rifondare l'associazione, e la scelta fu di puntare sulle escursioni per
cercare di costruire un gruppo di persone sufficientemente ampio, coeso e
motivato da poter riprendere, in una seconda fase, il lavoro sulla città.
Si può dire che l'idea abbia funzionato, infatti è da almeno quattro anni
che abbiamo iniziato un lavoro serio e continuativo sui temi della mobilità
urbana, anche se non molto produttivo né particolarmente "vistoso".
> Anche io non penso di spendere un minuto negli uffici del municipio
> pero' altre cose si possono fare
>
> Io non so se vogliamo fare un'associazione o un gruppo di pressione o un
> campagna, ma si potrebbe fare una cosa un po' piu' articolata che lavori
> su queste cose che non sia la CM ma che si occupi dei ciclisti urbani
>
> con una piattaforma
> con delle proposte
> con delle necessita' urgenti
> comunicati stampa
> etc. etc.
Con degli obiettivi
Con delle strategie
Con dei progetti
:-)
> potremmo collaborare con le altre associazioni ciclistiche ma evitare
> polemiche
> piu' o meno quello che e' San Francisco Bicycle Coalition
> http://www.sfbike.org/
Dalle parole ai fatti! :-)
> oppure entriamo in un centinaio dentro Ruotalibera e spingiamo per una
> grande campagna sulla mobilita' urbana :-)
Urgh! In quel caso prendereste direttamente il potere... :-///
Scherzi a parte, io credo che avere più soggetti che dialogano e
collaborano sia più rispettoso delle rispettive "diversità".
Meglio che un "mucchione" indistinto tutti sotto lo stesso "cappello" in
cui si passa il tempo a fare distinguo e litigare.
Mi piacerebbe invece un'entità più "fluida" ed adattabile, con gruppi di
lavoro che si "coagulano" su singoli progetti, e con flussi e travasi di
persone da un progetto all'altro...
Marco ameboide :-)
Ciao
--
Marco Pierfranceschi
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"Il (nostro) scopo è reinventare la vita
in un'era che ce ne sta privando in forme mai viste."
(Luigi Pintor)