[Cm-roma] Re: Libero arbitrio ed assunzione di responsabili…

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Szerző: luca@bicycling.com
Dátum:  
Tárgy: [Cm-roma] Re: Libero arbitrio ed assunzione di responsabilità
At 15.58 17/06/04, you wrote:
>Ciao Marco,
>benvenuto nel club dei prolissi, del quale, se permetti, mi autoleleggo
>membro esemplare "ad-honorem".
>Premesso che ci sia chi portrà obiettare sull'impostazione del discorso,
>vorrei chiederti e capire in che modo l'analisi da te fatta possa rendersi
>compatibile con la NECESSITA' di una piattaforma comune: se quel che
>affermi è vero (parlo del modo di rapportarsi agli automobilisti cercando
>di evitare di far leva sull'elemento
>"altruistico/potenzial-conflittuale".....aarrghhh ....scusa la
>definizione! ;-) ), perchè non adottare lo stesso approccio nei confronti
>di quei partecipanti alla CM verso i quali, o verso i cui comportamenti,
>nutri un certo disaccordo. Se verso gli automobilisti , credo di aver
>capito, adotteresti un approccio discorsivo e di confronto (scusa ma non
>ti vedrei proprio lì col foglio in mano a cercare di fargli sottoscrivere
>una piattaforma comune automobilista/ciclista), perchè non usare lo stesso
>approccio col ciclista che secondo te appare più ...."negligente"(!?)
>nell'adottare i tuoi metodi e mezzi di comunicazione? Che necessità
>immediata c'è di una piattaforma comune se poi tu stesso parli di
>obiettivi intermedi e della possibilità di raggiungerli colloquialmente?
>Nel gruppo della CM esiste chi condivide solo gli ideali (semplifico un pò
>le cose!)"egoistici-positivi", chi condivide quelli "altruistico-negativi"
>o ambedue le cose o più, e tutti partono da un punto in comune: l'amore
>per la bicicletta; ebbene si , in un modo o nell'altro siamo tutti un pò
>fanatici della bicicletta perchè per anni ed anni è stata mezzo di
>liberazione, di svago, di trasporto.....
>Credo che sia questa l'eterogeneità e la ...."casualità" della CM ognuno
>ci viene con le proprie idee, giuste, sbagliate o parziali che siano e
>ognuno le propina all'altro come vuole, senza imposizioni.
>Siamo d'accordo sul fatto che le CM coniughino i vari elementi di
>"egoismo-altruismo" (o almeno così vorremmo noi due), ma è altrettanto
>vero che partire da una piattaforma comune (comune con chi poi se alle CM
>entra ed esce chi vuole?) significa (e ripeto: dal punto di vista di chi,
>come te e me, condivide entrambe i lati di "avvicinamento" alla
>bicicletta) sprecare un gran potenziale di risorse intellettive,
>fantasiose e di comprensione che ci forniscono quotidiamente lo spunto per
>il dialogo, per la crescita comune, provenienti da chi invece si pone in
>appoggio solamente ad uno dei due aspetti di cui tu parli.
>E non è detto che una volta eventualmente accettata una piattaforma
>comune, non vi sia chi per un momento, per qualsiasi motivo, se ne
>discosti: cosa si fà? Lo si esclude definitivamente o lo si riporta alle
>nostre idee (io preferirei col dialogo o con qualunque altro mezzo non
>coercitivo possibile)?
>Di scazzi e di persone che "sbagliano" ce ne sono e ce ne saranno sempre,
>finchè loro stesse non vorranno accettare per loro stesse un'idea ed un
>comportamento diverso.
>Io personalmente non me la sento di ecludere qualcuno che anche solo in
>parte avrebbe energie positive da spendere (e poi lungi da me 'sta cosa
>delle denunce!!! mica abbiamo a che fare coi mafiosi! che mi vuoi far
>passare per omertoso perchè non ho denunciato chi ha rotto un vetro? eddai
>non esageriamo, cerchiamo di essere critici e di non fare di ogni cosa un
>dramma! Semmai, come dice Giobbo ho fatto un piacere al carrozziere, i
>soldi vanno e vengono! ;-) ).
>Ecco lì che una piattaforma comune non sarebbe altro che una pura (e
>inutile) formalità la cui accettazione non può comportare nessuna
>costrizione (se non in maniera a sua volta coercitiva, e mi pareva che
>fosse questo che tu cercassi di evitare!).
>Mi risponderai che la piattaforma avrà rilevanza verso l'esterno, le altre
>associazioni, il tribunale e tutti i soggetti con cui te vuoi colloquiare,
>ma quando poi sarai ai fatti, è a questi che gli altri guardano e non allo
>statuto o alla piattaforma comune: se il casino succede, accade
>indipendentemente dalla piattaforma o dal trattato di Versailles.
>Insomma, possiamo essere d'accordo io, te e Caio, ma poi? tutti gli altri?
>Potrai obiettare che se la caratterizzazione della CM non è nella
>dicotomia "altruismo-egoismo" in cosa allora si distinguerebbe da
>un'associazione a favore della bicicletta o da un partito politico, nel
>primo caso che non richiede tessere o statuti, nel secondo che candida
>solo PIO LA BICI, o era il contrario? non lo sò, ma chi fa da se fa per
>tre!!! Fatto sta che se vuoi condidare qualcun'altro a rappresentarti e a
>fare le cose che da solo credi di non riuscire mai a fare che ci vieni a
>fare a "goderti" 3 ore di smog in mezzo al traffico a discutere non solo
>con i ciclisti, ma anche con gli automobilisti, invece di fare una bella
>passeggiata nel parco?
>Non trascuriamo poi le peculiarità/necessità logistiche della CM che a mio
>parere sono quelle di massima apertura all'adesione in ogni quando ed in
>ogni dove! Se noi vogliamo fare Massa il venerdì alle 18 per me va bene,
>ma poi io me la faccio tutti i santi giorni sul tragitto casa-lavoro e
>varie e nel week.-end con la mia compagna e questo è un altro elemento di
>casualità: non la partecipazione o l'adesione, ma la temporalità con cui
>si svolge o si può svolgere, in quanto ai tempi, questi possono essere
>determinati da 150 persone o da 2, 10 , 20 indipendentemente da quel che
>succede il veneredì; così come è casuale nel quotidiano l'incontrare gente
>che condivida, in tutto o in parte, le nostre idee sulla bicicletta e che
>poi venga ad un incontro (non casuale?!) il venerdì. Se noi 150 vogliamo
>farla il venerdì per me va bene; se altre 20 , 30 persone vogliono farla
>il martedì per me va ugualmente bene: ci andrò come e se me lo permetterà
>il caso, senza necessitare di iscrizioni, preavvisi o quant'altro. La
>casualità ha molteplcici aspetti e non tutti apparenti.
>A proposito: sotto il mio ufficio ci sono tre officine; se vi viene in
>mente di fare qualche contrattino fateme sapè che ce parlo io!! ;-))
>
>
>      _--_     __o
>      _--    _TZ  \-
>      _--  (A)ndre(A)
>          P.P.P.P.P.P.
>+ Patafisica e + Pavè Per il Popolo
>(v.o.
>Porca Puttana Pe' Poco nun Piavo er Palo)

>
>
>
>On Thu, 17 Jun 2004 13:43:58 +0200, Marco Pierfranceschi
><marcopie@???> wrote:
>
>>Ciao hektisch
>>(mi piacerebbe chiamarti con un nome più pronunciabile ma rispetto la tua
>>scelta)
>>
>>Vorrai scusarmi se la prendo un po' alla lontana, ma mi sembra che stiamo
>>confrontandoci senza aver prima definito a sufficienza il contesto, e ci
>>tiro in ballo pure Giobbo, che ha scritto: "Se gli intenti della massa
>>critica _dovessero_ essere condivisi, saremmo in 4".
>>L'evidenza è che non si è in quattro, e l'unica conseguenza possibile,
>>dato quanto sopra, è che gli intenti non siano condivisi... non sono d'accordo.
>>Sarebbe semplice obiettare che ognuno ha i suoi propri intenti, di fatto
>>non è casuale che questi intenti abbiano coincidenze e sovrapposizioni
>>tali da dar vita ad un evento collettivo, quindi deve, necessariamente,
>>esistere una piattaforma minima comune, condivisa da tutti.
>>Faccio un passo indietro e parlo un po' di me. La prima domanda è: cos'è
>>che voglio? (ovviamente ragionando sulla bicicletta)
>>La risposta è forse semplice: voglio la libertà di potermi spostare in
>>bicicletta in sicurezza, dove mi pare e piace, senza correre il rischio
>>di essere investito, stressato, intossicato da motori a scoppio. Questo è
>>il mio "obiettivo finale", non mi dilungo perché penso sia
>>condiviso/condivisibile da molti, in questa lista e al di fuori.
>>Dato l'obiettivo devo definire/decidere delle modalità per perseguirlo,
>>posso anche definire degli obiettivi intermedi, e pormeli come traguardi
>>succesivi sulla strada dell'obiettivo finale.
>>La prima maniera per ottenere democraticamente qualcosa (fatto salvo che
>>in un paese popolato e governato da gente intelligente e sensata non
>>dovrei certo pormi il problema di ottenere qualcosa di ragionevole,
>>perché già ce l'avrei) è aumentare il consenso intorno alle idee che
>>propugno, diffonderle, farne partecipi il maggior numero di persone
>>possibili, rendere la mia richiesta individuale una richiesta collettiva,
>>per far questo posso far leva su due moventi contrapposti, quello
>>altruistico e quello egoistico.
>>Far leva sull'egoismo (positivo, che non esiste solo egoismo negativo) è
>>quello che cerco di realizzare con Ruotalibera, far piacere alla gente
>>l'andare in bicicletta, far sì che lo desiderino "per sé", fare in modo
>>che si diano da fare, singolarmente e come collettività, per ottenere il
>>soddisfacimento del proprio desiderio.
>>Sul piano del desiderio penso siamo tutti d'accordo (ditemelo se non è
>>così), come pure sul fatto che andare in bicicletta è bello.
>>L'altro piano, quello dell'altruismo, paradossalmente è il più
>>pericoloso: io vado in bicicletta perché è un mezzo più "equo", non
>>depaupera le risorse energetiche del pianeta, non obbliga a fare guerre
>>per il petrolio, non causa la morte per inidenti e tumori di migliaia di
>>persone.
>>L'evento Critical Mass, molto più delle escursioni proposte dalla Fiab, è
>>portatore di questo tipo di valori, che sia ben chiaro io condivido appieno.
>>Il rischio è che nella contrapposizione CM-automobilisti incazzati si
>>proietti anche la contrapposizione altruismo-egoismo, individuando
>>nell'altro un nemico ideologico, ed attribuendogli colpe e responsabilità
>>(che comunque non ha più di chiunque altro si sposti stolidamente ed in
>>maniera acritica su veicoli a motore) innescando reazioni violente.
>>E c'è una differenza fondamentale: quando sono in gita con Ruotalibera,
>>se mi sorpassani in auto provo per loro un moto di pena, qualcosa del
>>tipo "poveracci, non sanno cosa si perdono", nel corso delle CM il
>>pensiero prevalente è "...anvedi 'si stronzi..."
>>
>>Sono d'accordo con te sul fatto che in una CM non si possa preventivare
>>tutto quello che accadrà, meno sul trascurare le possibilità offerte
>>dalla comunicazione, e da una produzione culturale che diffonda idee
>>positive. Penso che occorra fare il possibile, e ti do atto che molto si
>>sta già facendo, a partire da questo confronto, per veicolare messaggi di
>>tolleranza e preparare il terreno per un confronto il più possibile
>>pacifico con una realtà spesso gretta ed ostile.
>>
>>Sono costretto a chiudere qui, perché mi sta finendo la pausa pranzo e
>>non ho ancora mangiato... :-(
>>
>>Ciao
>>
>>P.s.: mi scuso anch'io per il messaggio troppo lungo.
>
>






ammazza che logorroni rega'

vi informo che la media di lettura dell'utente internettaro sta sui 20
secondi max x messaggio

quindi cercate di dosare meglio lo sforzo perche' questi di sopra mi sa che
se li leggono in pochi

ciao

luca











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