[Cm-roma] a proposito di piste ciclabili

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Szerző: Andrea
Dátum:  
Tárgy: [Cm-roma] a proposito di piste ciclabili
Incontenibile Giuso.

P.S: a proposito delle tre officine di cui nella precedente.....
una è ridotta a piccionaia (V.le provincie), con una vecchia 500
scacazzata a destra e a manca.....che (blurp!) favola !!!
Invece di scazzarci cogli automobilisti potremmo ridurre così tutte le
officine, per fargli terra bruciata intorno: sono mesi che non vedo una
macchina avvicinarcisi !


      _--_     __o
      _--    _TZ  \-
      _--  (A)ndre(A)
          P.P.P.P.P.P.
+ Patafisica e + Pavè Per il Popolo
(v.o.
Porca Puttana Pe' Poco nun Piavo er Palo)




On Thu, 17 Jun 2004 16:23:39 +0200, giuseppe <g.caprarelli@???>
wrote:

> vabbeh qua si sfiora la devastazione da onde cicliche ridondanti ;)
>
> http://www.northsea-cycle.com/
>
> la piu grande pista ciclabile del mondo, 6000 km di benessere, lande
> germaniche e olandesi, norvegesi, danesi, scozzesi e inglesi....
>
> al confronto il raccordo di cui parlavo prima in Belgio sarà piccolo ma
> significativo,
> poichè permetterà di collegare la ciclabilissima francia alla
> ciclabilissima
> olanda e li verso la north shore cycle lane...
>
> noi non stiamo indietro,
> noi non ci siamo proprio.....
>
> giuso
> penso cose che mi viene da piangere....
>
>
> _______________________________________________
> Cm-roma mailing list
> Cm-roma@???
> https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cm-roma




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Andrea Tavilla
Istituto Superiore di Sanità
Via Giano della Bella 34 - Roma
C.A.P. 00161
Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
Rep. Epidemiologia dei tumori
Tel. 06-49904293
Fax. 06-49904285

Andrea Tavilla
Istituto Superiore di Sanità
Via Giano della Bella 34 - Rome - Italy
C.A.P. 00161
National Center of Epidemiology, Health Surveillance and Promotion
Div. Epidemiology of Cancer
Tel. +39 06 49904293
Fax. +39 06 49904285

Nel 1898, durante i moti di Milano, Bava Beccaris proibì la circolazione
in città di "biciclette, tricicli e tandems", ritenendo che questi veicoli
facilitassero lo scambio di informazioni tra i "sovversivi". I
contravventori venivano arrestati e deferiti al tribunale di guerra.