Re: [Cm-roma] Re: Libero arbitrio ed assunzione di responsab…

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Autor: Marco Pierfranceschi
Data:  
Asunto: Re: [Cm-roma] Re: Libero arbitrio ed assunzione di responsabilità
Ciao hektisch
(mi piacerebbe chiamarti con un nome più pronunciabile ma rispetto la
tua scelta)

Vorrai scusarmi se la prendo un po' alla lontana, ma mi sembra che
stiamo confrontandoci senza aver prima definito a sufficienza il
contesto, e ci tiro in ballo pure Giobbo, che ha scritto: "Se gli
intenti della massa critica _dovessero_ essere condivisi, saremmo in 4".
L'evidenza è che non si è in quattro, e l'unica conseguenza possibile,
dato quanto sopra, è che gli intenti non siano condivisi... non sono
d'accordo.
Sarebbe semplice obiettare che ognuno ha i suoi propri intenti, di fatto
non è casuale che questi intenti abbiano coincidenze e sovrapposizioni
tali da dar vita ad un evento collettivo, quindi deve, necessariamente,
esistere una piattaforma minima comune, condivisa da tutti.
Faccio un passo indietro e parlo un po' di me. La prima domanda è: cos'è
che voglio? (ovviamente ragionando sulla bicicletta)
La risposta è forse semplice: voglio la libertà di potermi spostare in
bicicletta in sicurezza, dove mi pare e piace, senza correre il rischio
di essere investito, stressato, intossicato da motori a scoppio. Questo
è il mio "obiettivo finale", non mi dilungo perché penso sia
condiviso/condivisibile da molti, in questa lista e al di fuori.
Dato l'obiettivo devo definire/decidere delle modalità per perseguirlo,
posso anche definire degli obiettivi intermedi, e pormeli come traguardi
succesivi sulla strada dell'obiettivo finale.
La prima maniera per ottenere democraticamente qualcosa (fatto salvo che
in un paese popolato e governato da gente intelligente e sensata non
dovrei certo pormi il problema di ottenere qualcosa di ragionevole,
perché già ce l'avrei) è aumentare il consenso intorno alle idee che
propugno, diffonderle, farne partecipi il maggior numero di persone
possibili, rendere la mia richiesta individuale una richiesta
collettiva, per far questo posso far leva su due moventi contrapposti,
quello altruistico e quello egoistico.
Far leva sull'egoismo (positivo, che non esiste solo egoismo negativo) è
quello che cerco di realizzare con Ruotalibera, far piacere alla gente
l'andare in bicicletta, far sì che lo desiderino "per sé", fare in modo
che si diano da fare, singolarmente e come collettività, per ottenere il
soddisfacimento del proprio desiderio.
Sul piano del desiderio penso siamo tutti d'accordo (ditemelo se non è
così), come pure sul fatto che andare in bicicletta è bello.
L'altro piano, quello dell'altruismo, paradossalmente è il più
pericoloso: io vado in bicicletta perché è un mezzo più "equo", non
depaupera le risorse energetiche del pianeta, non obbliga a fare guerre
per il petrolio, non causa la morte per inidenti e tumori di migliaia di
persone.
L'evento Critical Mass, molto più delle escursioni proposte dalla Fiab,
è portatore di questo tipo di valori, che sia ben chiaro io condivido
appieno.
Il rischio è che nella contrapposizione CM-automobilisti incazzati si
proietti anche la contrapposizione altruismo-egoismo, individuando
nell'altro un nemico ideologico, ed attribuendogli colpe e
responsabilità (che comunque non ha più di chiunque altro si sposti
stolidamente ed in maniera acritica su veicoli a motore) innescando
reazioni violente.
E c'è una differenza fondamentale: quando sono in gita con Ruotalibera,
se mi sorpassani in auto provo per loro un moto di pena, qualcosa del
tipo "poveracci, non sanno cosa si perdono", nel corso delle CM il
pensiero prevalente è "...anvedi 'si stronzi..."

Sono d'accordo con te sul fatto che in una CM non si possa preventivare
tutto quello che accadrà, meno sul trascurare le possibilità offerte
dalla comunicazione, e da una produzione culturale che diffonda idee
positive. Penso che occorra fare il possibile, e ti do atto che molto si
sta già facendo, a partire da questo confronto, per veicolare messaggi
di tolleranza e preparare il terreno per un confronto il più possibile
pacifico con una realtà spesso gretta ed ostile.

Sono costretto a chiudere qui, perché mi sta finendo la pausa pranzo e
non ho ancora mangiato... :-(

Ciao

P.s.: mi scuso anch'io per il messaggio troppo lungo.

-- 
Marco Pierfranceschi
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