Re: [Cm-roma] Re: Libero arbitrio ed assunzione di responsab…

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Author: hektisch
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Subject: Re: [Cm-roma] Re: Libero arbitrio ed assunzione di responsabilità

caro marco, non riesco a farmi capire - e la colpa la imputo a me stesso
soltanto, non credo ci sia malafede da parte di nessuno. allora, tanto
per essere chiaro procedo per punti.

1. non si va a far danni. non ho detto questo, mai lo dirò, ti sfido a
sentirmelo dire. ho detto che in un qualcosa come la critical mass
ritengo inevitabili momenti di conflitto. dovuti, secondo la mia
personale opinione, non a dei particolari "teppisti", quanto a un
insieme di fattori che comprende: la tendenza al conflitto di alcuni;
l'eccessivo nervosismo degli automobilisti romani; la scarsa abitudine
al rispetto per i ciclisti di questa città; la particolarità
esplicitamente vendicativa della critical mass; varie & eventuali
(aggiungi tu).

sempre a questo proposito: chi è che ha detto "blocchiamo il traffico e
scontriamoci con gli automobilisti"? non io. per quel che riguarda la
prima parte - "andiamo a bloccare il traffico" - mi trovi in prima fila:
è un qualcosa che rivendico. lo scontro con gli automobilisti un po' di
meno, perchè sono tanti e spesso più pazzi di me, quindi me la rischio
troppo, non mi conviene. mi sembra, dunque, che sia esplicito, nella
critical mass, che l'obiettivo è bloccare il traffico, rendersi evidenti
e presenti in un modo che - me lo concederai, se non sei uno di quelli
cha vanno soltanto in bici - è estremamente antipatico per gli
automobilisti. quindi se le persone sono d'accordo con questo non
pensassero di venire a una scampagnata: non lo è, ma non perchè invito
al "teppismo" o alla "guerriglia urbana"; semplicemente perchè viviamo a
roma e a roma non è tranquillo bloccare il traffico.

2. non ho intenzione di mettere ipoteche sullo "spirito originale della
critical mass". soprattutto, perchè credo impossibile stabilire quale
sia l'unico "spirito originario" di questo tipo di incontro. è un
qualcosa che ha una storia e un'esperienza alle spalle, non sarò certo
io a far qui questioni storiografiche. ma quando dico "occupare una
strada insieme ad altri" mi sembra evidente che non sto parlando di
mettere dei cassonetti in mezzo alla colombo, di dargli fuoco e di
aspettare la polizia per tirargli pezzi d'asfalto divelti.
semplicemente, sto parlando di quel che avviene durante una massa
critica. se mi sbaglio, dimmelo, perchè vuol dire che ho qualche
allucinazione e che in mezzo alla strada ci sto da solo (forse è un
effetto dello smog).

3. il fatto che - come sostieni - sono in pochi a voler partecipare a un
qualcosa come critical mass "a scatola chiusa" non mi sembra che ci
debba spingere in alcuna direzione, se non verso la maggiore apertura
possibile. non credo di aver dimostrato chiusura mentale a quanti,
giustamente, si lamentavano degli episodi poco costruttivi che si sono
verificati in passato. ho solo risposto - a te, come ad altr* - che
secondo me tali episodi vanno messi in conto. e che, per evitarne le
conseguenze peggiori, la cosa migliore è farsi protagonisti nel mentre,
quando avvengono, prima che volino parole troppo grosse, prima che si
alzino le mani, prima che si rompano i finestrini. dal mio punto di
vista, lo farò, come già detto, per evitare incontri con le guardie; dal
tuo punto di vista puoi farlo per condividere con chi credi stia
sbagliando il tuo punto di vista. non credo, poi, come ho già avuto modo
di scrivere più sopra, che potremo mai evitare uno scontro - come minimo
verbale - con quanti rimangono irretiti dalla nostra bellezza &
allegria. solo questo, intendo, quando parlo di non far finta di credere
che non esista il problema e che basti "depurare" la critical mass per
renderla pacifica. "depurare" è il verbo peggiore che potessi immaginare
di sentire, in questa lista; questo è il motivo per cui continuo a
scrivere mail di 20 pagine (di cui mi scuso con tutti gli altri iscritti).

non voglio scadere nel banale, ma ti invito a riflettere sul fatto che è
prima di tutto con l'esempio che porti che cambi la realtà in cui vivi,
non con le discussioni "a priori" o con i "patti chiari". riconosco il
valore dei preliminari (in più di una situazione), ma credo che possano
servire come "indicazioni di massima"; mai e poi mai come regole, poichè
verresti smentito dai fatti, non da me.

non entro nel merito di altri argomenti che hai sollevato; solo, ti
faccio notare che da parte mia c'è la massima disponibilità ad ascoltare
- le ragioni tue come quelle di chiunque altro. mi sembra di averlo
dimostrato e di continuare a dimostrarlo.


    hektisch
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