Autore: *marti*@inventati.org Data: Oggetto: [Cm-milano] sullo sgombero del dep.Bulk
LE VOCI CORRONO...
BASTA CON LE PAROLE.
Sono ormai alcune settimane che si rincorrono le voci su un presunto
sgombero del deposito bulk.
Anche oggi alcuni giornali parlano di spazi sociali e il Giornale in
particolare torna a s/parlare di noi.
Giovedi 3 giugno la magistratura di Milano ha in effetti firmato
lordinanza di sequestro dellarea. Da questo momento in avanti lo
sgombero del nostro spazio diventa una possibilità concreta e,
probabilmente, anche abbastanza imminente.
Insieme alle voci sullo sgombero si sente parlare anche di unapertura da
parte della proprietà che dovrebbe portare alla concretizzazione di una
trattativa con lobiettivo di trovare una soluzione che soddisfi
entrambe le parti.
Per il momento noi non abbiamo ancora avuto occasione di parlare o
incontrare la proprietà dello stabile in cui trovano spazio le nostre
attività. Abbiamo già detto di essere disponibili ad incontrare chiunque
ce lo chieda o si renda disponibile, a questo punto ci resta solo da
aspettare. Non allinfinito, però. Abbiamo già detto che non vogliamo
essere utilizzati da nessuno in questa vicenda, soprattutto in periodo di
campagna elettorale, ma se qualcuno pensa che con queste o altre
motivazioni si possa far passare il tempo senza che nulla si muova ha
fatto male i suoi conti. Ci prendiamo ancora qualche giorno di tempo: se
entro la fine di questa settimana non ci saranno però segnali concreti e
tangibili di queste disponibilità di cui si vocifera nei nostri
confronti, da quel momento ci riterremo a tutti gli effetti sotto
sgombero senza alternative e ci regoleremo di conseguenza per ciò che
riguarda le iniziative e le mobilitazioni da intraprendere. Se invece
qualcosa si muoverà verso soluzioni più lungimiranti lo faremo sapere e
lo renderemo pubblico come pubblico e sempre stato il nostro modo di
gestire questo tipo di situazioni.
Nel testo dellordinanza di sequestro persino i magistrati riconoscono
limportanza sociale e culturale del deposito bulk:
"Sebbene gli occupanti possano perseguire finalita' socialmente utili
sicuramente meritevoli di maggiore attenzione da parte dell'autorita'
amministrativa, in quanto il centro sociale Bulk 'spiaziando nei vari
ambiti di aggregazione sociale, vive attraverso la promozione di
iniziative culturali, teatrali, musicali e nel settore delle tecnologie
informatiche, con particolare attenzione alla comunicazione telematica'
tuttavia persiste una situazione di illegalita'".
Inutile raccontare qui e ora tutta la storia di uno spazio che dal 1997 ad
oggi e diventato un punto di riferimento culturale e politico in una città
come Milano che sempre meno offre a chi la abita.
Superfluo ricordare lultimo anno fatto di sgomberi in grande quantità di
case e spazi sociali. Giusto per fare presente a tutti che
siamo ben consapevoli di come il problema sia generale e non riguardi
solo noi.
Abbiamo già affrontato uno sgombero, nel 2000 quando ci costrinsero a
lasciare il primo stabile che avevamo occupato in via don Sturzo. Nella
nostra storia in senso più ampio, tra metropolix, varie esperienze
abitative e sgomberi di spazi a noi vicini possiamo tranquillamente dire
di avere una certa esperienza e di sapere come far diventare uno sgombero
un boomerang sul muso di chi ci attacca.
Non ci siamo fermati allora e non ci fermeremo ora.
Che ognuno faccia i suoi conti e il suo mestiere, noi sappiamo come
regolarci.