Marco Pierfranceschi wrote:
> Beh, la ciemme è un momento collettivo, di conseguenza i suoi intenti
> _devono_ essere condivisi.
no. neanche in un partito - dove esiste un'ideale comunanza di idee e di
intenzioni - si condividono tutte le idee. non vedo, dunque, perchè
dovremmo condividere in assoluto ogni opinione. o, meglio: non vedo come
un'eterogeneità di fondo possa impedire un'azione collettiva. o pensiamo
forse che quando si scende in piazza quei 100mila o 500mila siano tutti
d'accordo su come comportarsi e su quali obiettivi raggiungere?
> Io trovo che il regalare caramelle sia un gesto che invia un messaggio di
> pacifica e generosa condivisione, apprezzabile da tutti, mentre danneggiare
> le automobili e litigare con gli automobilisti rimanda ad un'etica del
> conflitto che in molti/e _non_ condividono.
quello che molti/e condividono o non condividono non lo dobbiamo
decidere qui o altrove, secondo me. non lo so io e non lo sa la maggior
parte della gente.
> Al di là di questo vi è il problema dell'assunzione di responsabilità:
> danneggiare la proprietà altrui è un reato (non nel mondo dei sogni ideale
> di qualcuno, forse, ma in quello imperfetto in cui viviamo tutti lo è), di
> conseguenza chi compie tale gesto sarebbe eticamente tenuto ad assumersene
> la responsabilità in prima persona, in caso contrario la responsabilità
> finirà di necessità col ricadere sulla collettività che all'evento
> partecipa (fermo restando il fatto che anche l'assumersi la responsabilità
> del reato e pagarne le conseguenze non toglie che di reato si tratti, e che
> come tale, per definizione, vada prevenuto).
vivo nel mondo dei sogni, o anche stravolgere di botte una massa di
persone - come ad esempio è avvenuto alla diaz - è un reato, in teoria?
e che dire di quel vicequestore perugini, chhe ha spaccato la faccia di
un 14enne a calci e ora è stato promosso? e che dire di quanti uccidono
con la loro auto perchè guidano in stato di ubriachezza e - complice un
buon avvocato e qualche soldo - li rivedi presto alla guida della loro
bmw? oppure del tuo paese, del paese in cui vivi, dello stato di diritto
di cui ti fai scudo, che ti domanda tasse regolarmente e permette
evasioni fiscali per milardi di lire; che ti chiede il rispetto delle
leggi e poi si fa governare da un pluricondannato in sede civile; che ti
invita alla moderazione e alla calma e poi uccide e bombarda e mente
spudoratamente sulla propria presenza militare nel mondo?
sono io, che vivo nel mondo dei sogni, o sei tu? certo, le leggi
servono, le leggi sono utili, altrimenti tutti con la mazza in mano e
vince il più forte - ma, permettimi una domanda: chi è che sta vincendo,
nella realtà in cui tu vivi?
il giorno in cui la legge corrisponderà alla giustizia forse potrai
vedermi difendere la legge. fino a quel momento, la legge è e resta una
convenzione che ho la possibilità e la libertà di infrangere - occupando
una strada senza autorizzazione insieme a molti altri, ad esempio.
> Nella pratica si delineano due scenari.
> - Nel primo l'eventuale teppista infiltrato nella CM compie il
> danneggiamento e scappa, lasciando gli altri partecipanti ad assumersi la
> responsabilità del suo gesto (mi sembra che una cosa del genere sia già
> accaduta...)
> - Nel secondo lo "spaccatore" si autodenuncia e si fa arrestare (o viene
> denunciato dagli altri partecipanti), alla CM resterebbe la responsabilità
> morale di ospitare al suo interno dei facinorosi, col risultato di
> diventare oggetto di repressione preventiva da parte delle forze dell'ordine.
si cointinua ad ignorare lo scenario in cui ci si muove in prima persona
per evitare che vi sia conflitto sterile o, peggio, teppismo gratuito.
il giorno che vedessi qualcuno prendere l'iniziativa di attaccare
sistematicamente gli automobilisti stai certo che mi vedresti in prima
fila a mandarlo a cagare; fino a quel momento, non ritengo necessario
sindacare sul "giusto modo di comportarsi durante la ciemme". avere
delle indicazioni di comportamento è una cosa; stabilire delle norme
nella speranza che ci preservino dal conflitto è pura illusione.
la vera responsabilità è partecipare e portare le proprie idee e la
propria pratica (che mi auguro sempre non violenta) nella ciemme come
nel resto delle nostre attività - non nel domandare
l'espulsione/depurazione dei "teppisti".
> P.s.: mo' però provoco io!
> Ma per fare una domanda del genere... ci sei o ci fai???? :-)
io ci sono.
hektisch
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