[Forumlucca] Il futuro prossimo

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Autore: Scuola Pace
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Oggetto: [Forumlucca] Il futuro prossimo
Il futuro prossimoIl futuro prossimo


La Scuola chiuderà l' anno nei prossimi giorni con tre evento pubblico ed uno in gruppo ristretto



I gruppi di lavoro su Ivan Illich e sulla Economia (guidato da Rodrigo Rivas), avendo trovato alcuni punti di convergenza su cui confrontarsi chiuderanno l' anno con un incontro con Giulio Marcon e Goffredo Fofi, oltre a Rodrigo se avrà smaltito la fatica elettorale, il giorno giovedì 17 alle 18, presso il circolo Il Mattaccio (Tassignano) ed una parca cena di addio a settembre (gli 'illichiani' ricorderanno la 'conversazione attorno alla tavola' così cara a Ivan).



Il 17 dopo cena (ore 21,30 - sala riunioni Comune Capannoni - Piazza Aldo Moro), organizzando assieme al Tavolo della Pace della Piana, ci sarà un incontro pubblico con Goffredo Fofi e Giulio Marcon.



L' incontro con Marcon in particolare è il proseguo di un dialogo già con lui iniziato dopo la pubblicazione del libro 'Le ambiguità degli aiuti umanitari'. Ora è uscito un altro suo libro, a mio parere molto importante, col titolo 'Le utopie del ben fare - percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti'. E' una riflessione storica sulle "esperienze più importanti dell' azione sociale collettiva dalla seconda metà dell' Ottocento ai giorni nostri".



Perché importante? Rispondo con le parole di Marcon : "in tanti incontri e viaggi per l' Italia..ho riscontrato una scarsa conoscenza delle radici storiche e culturali (e della continuità) dell' odierna azione sociale collettiva nelle sue molteplici forme.". Inoltre "la notevole somiglianza - in epoche storiche pure così diverse tra loro - di alcuni nodi critici e ambivalenti crinali che hanno contrassegnato la storia dell' azione sociale collettiva ; da una parte la spontaneità sociale, l' autogestione, l' autonomia politica, la partecipazione democratica, il mutuo aiuto; dall' altra l' istituzionalizzazione, la professionalizzazione imprenditoriale, la gestione burocratica, la cooptazione subalterna, il collateralismo." Nodi che si ripresentano pari pari oggi, rischi che si rinnovano, errori che si ripetono: ecco l' utilità di una lettura storica del solidarismo, a cui ci introdurrà Marcon.



Credo che sia un incontro veramente importante per la riflessione di chi lavora nelle associazioni, nelle varie Ong ed organizzazioni di base, in particolare per le organizzazioni di solidarietà internazionale che iniziano in questi giorni il lavoro di preparazione del II Forum della solidarietà lucchese nel mondo.



Il 21 giugno alle 21 in Palazzo Ducale avremo la presenza di Bruno Amoroso, professore di Economia internazionale all' Università di Roskilde (DK). Il tema dell' incontro sarà: "OLTRE LO STATO DEL BENESSERE: QUALI OBIETTIVI PER UNA BUONA SOCIETÀ". Anche Amoroso è una vecchia conoscenza della Scuola avendo tenuto una delle prime 'lezioni' ('L' Europa di fronte alla Globalizzazione' - 18 marzo 2002) e chi lo conosce sa quale sia il suo impegno non solo di economista ma anche di uomo attivo nel politico e nel sociale. La sua non conterrà solo analisi ma anche proposte per una azione politica in difesa della dimensione comunitaria e dei diritti collettivi.



Infine a inizio luglio (giorno e modi da stabilire) avremo con noi Samar Farage e Sajay Daniel che accompagnarono Ivan Illich a Lucca e che furono le colonne organizzative del successivo convegno sulla sua opera. Ci dedicheranno un giorno ed una serata per riprendere ed approfondire alcuni degli ultimi temi che stavano sviluppando col 'maestro'. Anche qui, in tempi in cui regna l' effimero, la continuazione di un discorso già aperto.



Ad agosto ripeteremo il seminario residenziale per studenti, dedicato quest' anno ai temi dell' informazione (23-28)



Il passato recente


A volo di uccello ricordo la prosecuzione dei nostri incontri. Ricordo i temi trattati ed i nomi più importanti dei relatori da settembre ad oggi, forse con qualche omissione :

la guerra nelle sue varie dimensioni e problematiche, anche storiche (Giulietto Chiesa, Adriano Zamperini, Manlio Dinucci, Raniero La Valle, Enrico Calamai)

le politiche della salute nel mondo (Sunil Deepack ed Elio Rossi)

le politiche commerciali dell' Europa (Jorge Balbis di ALOP)

le nuove frontiere dell' ecumenismo ('I diversi nomi del divino' con un gesuita bahiano ed una 'mae do santo del Candomblé)



E' stato intensificato il lavoro con le Scuole superiori grazie alle collaborazioni di Rodrigo Rivas, di Alberto Castagnola, di Manlio Dinucci e di alcuni degli oratori prima ricordati, culminando con i 2 giorni con insegnanti di ogni ordine di scuola, dalle materne alle superiori, dal titolo 'Educare alla Pace si può', con il contributo di Piera Hermann e Domenico Gallo e la accurata preparazione di Loris Banducci e di Angela Vannucchi.



Il Centro di Documentazione 'Ivan Illich' (Via Santa Giustina 21) sta prendendo forma grazie al lavoro di Nicola Lazzarini e di Amelia De Francesco e la sua biblioteca dedicata alla Pace ed alle problematiche della sua didattica sarà presto arricchita.



Oltre alla novità di 2 gruppi di lavoro (sul pensiero di Illich e sulla economia, prima ricordati) la Scuola ha organizzato la partecipazione di un piccolo gruppo alla Carovana di Pace nel Kurdistan turco in occasione del NEWROZ ('festa della primavera') ed il terzo gruppo di lavoro che ne è nato sta programmando altre iniziative per rinforzare la solidarietà incipiente con alcune organizzazioni civili del paese.



Il dopo estate



Il programma fino a dicembre è ormai abbozzato e fin d'ora anticipiamo che avremo la fortuna e l' onore di aprire ufficialmente l' anno, il 27 settembre, con un personaggio estremamente interessante, Majid Rahnema, che ha accettato in quanto il nostro nome era stato a lui fatto dal 'suo migliore amico', Ivan Illich. Rahnema è autore di un libro 'forte' sulle contraddizioni dello 'sviluppo'; "Quand la misere chasse la pauvreté". Iraniano, di formazione sufi, già ministro dell' Istruzione poi ambasciatore all' ONU e infine membro del Consiglio esecutivo dell' Unesco, Rahnema appartiene a quel ristretto nucleo di seri studiosi del 'doposviluppo' ed è un accurato conoscitore dei vari movimenti popolari che nel mondo tentano di costruire o salvaguardare altre vie per una vita dignitosa e rispettosa delle pluralità culturali e dei saperi tradizionali.

Il giorno successivo ci ha concesso il tempo per un approfondimento seminariale del tema stesso.



LA SCUOLA PER LA PACE


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