[Cm-roma] (senza oggetto)

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Szerző: stefania russo
Dátum:  
Tárgy: [Cm-roma] (senza oggetto)
Questa è una risposta costruttiva e a cui alzo tanto di cappello, veramente.Ti ringrazio perchè, trasmettendomi i tuoi punti di vista, mi dai una mano a riflettere, a capire e a "crescere" all'interno di questa ML.Questo, per me, è confronto.

hektisch <hektisch@???> wrote:stefania russo wrote:
> Mi dispiace leggere frasi
> del tipo:dove eravate quando...?ognuno è libero di partecipare più o
> meno attivamente e se non ha partecipato a cose ritenute importanti, ha
> comunque il diritto di esprimere ciò che ha provato , anche nella sua
> breve ma non meno importante esperienza di partecipazione.


(snip)

> La mia mail non voleva essere un
> buttare fango sulla CM, come invece è stata malamente interpretata da
> alcuni....ma un monito a depurarla da atteggiamenti che mal si
> conciliano con il suo spirito.


(snip)

> sono una voce del coro e tu dovresti portarmi a ricredermi senza cercare
> di sminuirmi per ciò che non ho fatto.


non entro qui nel merito del dialogo/discussione tra te e sulu: non l'ho
letta tutta e non credo che si tratti di una querelle personale,
piuttosto di questioni di principio su cui è importante riflettere.

1. a proposito di libertà di partecipazione & di espressione. sono
assolutamente d'accordo con te - ma è praticamente ovvio per tutt* - che
chiunque ha il diritto di partecipare come e quando vuole e può alla
massa critica. non ci sono "punti militanza" da assegnare; non ci sono
record da stabilire; non c'è alcuna anzianità da rispettare. semmai,
tutto ciò cui ci si può appellare è l'autorità derivante dall'esperienza
di chi ha fatto più km in massa di te - ma anche questa non è una
certezza: l'umanità continua a far cazzate serena nonostante ci si
aspetti che tragga qualche conclusione dal passato. perciò: fatti viva
quando e come ti pare e - soprattutto - dì quello che ti pare.

2. credo che chi interpreta la tua mail come "un tentativo di gettare
fango sulla massa critica" abbia dei problemi tutti suoi, poco inerenti
alla natura di un qualcosa come la massa critica. non c'è semplicemente
fango da gettare sulla massa critica, perchè tutto il fango che vuol
raccogliere lo raccoglie già nei mesi invernali, insieme alla pioggia e
alla polvere di piombo. nessuno ha di che preoccuparsi per la "fama"
della massa critica: che sarà sempre e comunque la stessa (scegliete voi
quale), a prescindere dalle eventuali preoccupazioni morali di chicchessia.

3. sei una voce del coro: benvenuta. non sei l'unica (ma penso che
questo già l'avessi intuito). nessuno ha il diritto di dirti "scusa, ma
tu dov'eri?" e spero scoprirai presto che cmq, a parte le questioni di
diritto, la massa critica è fatta anche per andare a rovescio, di
sbieco, in diagonale, senza mani e senza testa.

quel che intendo è che spero tu non stia lì ad aspettarti che alla
prossima massa critica cui (spero) parteciperai non ci sarà alcun
episodio (secondo te) poco piacevole. ovvero: è esattamente per lo
stesso motivo per cui tu ti senti una delle voci di questo coro che
dovresti accettare le "altre voci". che per forza di cose e per grazia
di santa graziella sono discordanti: a volte si sovrapporranno alla tua,
altre volte stoneranno il coro, più spesso ti sembreranno completamente
fuori tono. ciò non toglie che voci del coro sono e che non sta a loro
comabiare per te o per chiunque altro: sta a te interpretare questa
diversità e viverla in prima persona.

che significa, in ultimo, assumerti la piena responsabilità delle tue
azioni: di quello che fai; di quello che non fai; di come intervieni e
di come non vuoi intervenire.

evitare la tensione attraverso le regole e il sistema normativo di
"selezione/espulsione" significa non accettare la nostra personale
responsabilità di fronte agli eventi. significa, cioè, voler restare
"bambini", cercare solo situazioni "sicure", voler rimanere nel
tracciato "legale" disegnato dal "buon senso comune". la vita, però, è
la mina antiuomo che ti esplode sotto i piedi mentre cammini per il tuo
sentiero - non ti chiede chi sei, quali sono le tue intenzioni, dove
vuoi arrivare & come: tutto ti accade, e tu puoi solo sperare di poterti
assumere la responsabilità dei tuoi gesti.

se non ti piace quello che fanno altre persone, tu fà diversamente. se
pensi che quello che fanno ti danneggi e che andrebbe cambiato - beh,
non delegare: intervieni tu direttamente. il come e il quando spettano a
te: questa è la tua responsabilità. e non mi venire a dire che una
"donna" o "una sola persona" non hanno abbastanza forze. una sola
persona, anni fa, bastò a fermare per parecchio tempo una colonna di
carri armati. è il "come", non il "quanto".

quando parlo di responsabilità, non intendo il sapere come comportarsi.
piuttosto, intendo il sapersi assumere la responsabilità di essere o di
diventare brutali nel momento in cui lo si ritiene opportuno e/o necessario.

la responsabilità di beccarti un vaffanculo da un compagno di massa - ma
di continuare a dire la tua, semmai sbraitando più di quell'altro.

la responsabilità di agire in prima persona, senza aspettare la
legislazione, senza attendere l'autorità di chicchessia, senza invocare
regole & regolamenti che tutelino l'integrità morale di non_saprei_cosa..

la responsabilità - almeno in un contesto specifico come quello di una
massa critica - di fare della realtà ciò che tu vuoi che sia.

critical mass ti da quest'opportunità. se non vuoi coglierla, hai cmq il
diritto di lamentartene - ma non aspettarti che cambi nulla.

--

parli di tuo padre. mio padre, in bici, anni fa, è stato quasi ucciso da
un autocarro che dopo avergli tagliato la strada (facendolo schiantare
contro il suo fianco e aprendogli la testa in una bella cicatrice a
stella) se n'è andato senza neanche chiamare un'ambulanza.

un mio conoscente e amico non ha camminato per quasi 5 anni, perchè una
macchina si è divertita a passargli accanto così vicino da acchiappargli
il polpaccio con il paraurti posteriore, trascinando la sua gamba per
centinaia di metri e sfondandogli il ginocchio.

ora: se qualcuno in buona fede incappa in un ciclista un po' troppo
incazzato - sai che c'è: me ne frego. se esagera il ciclista, mi metto
un po' in mezzo, ma non perchè voglia difendere l'autosauro - chi non ha
abbastanza senso dell'umorismo da capire e amare la ciemme per me può
anche soffocare nel suo smog - piuttosto perchè voglio evitare che le
guardie mi rovinino la festa.

alla ciemme puoi vedere anche ciclisti che regalano caramelle & altro
agli automobilisti - e io questi li amo, li amo davvero, perchè sono
coloro che portano ancora più kaos & divertimento nel mio risentimento
sordo nei confronti di questa città, di questo stato, di questo pianeta
affamato da un mucchio di bastardi incoscienti & criminali. amo questi
ciclisti perchè mi permettono di capire che non sempre lo scontro è ciò
che importa, che lo scontro, anzi, a volte è proprio quello che ti viene
richiesto dal "sistema" (passatemi questa parolaccia). sono coloro che
danno gioia alla mia rivolta.

tutto questo per dire:
- vieni ogni volta che puoi, ogni volta che vuoi.
- non ti sentire mai meno di nessuno.
- inventa i modi con cui modellare i tuoi desideri, quali che siano.
- accetta che al modo esiste l'asimmetria e che le leggi della natura
non corrispondono ai suoi esiti proprio per creare la bellezza che è
intorno a te.
- porta le caramelle.

baci alla lista tutta.


hektisch
--












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