PROCREAZIONE ASSISTITA:"LINEE GUIDA BLUFF"
Roma, 11 giugno, il Comitato No alla legge 40
(
www.noallalegge40.org)
definisce un bluff i titoli apparsi in questi giorni
su numerosi
quotidiani nazionali e relativi alle aperture
possibili sulla legge 40. In
realtà il testo delle linee guida redatte
dall'istituto Superiore di
sanita e dal Ministero della Salute, non sono ancora
ufficiali, né
definitive. Ma già si annunciano vere e proprie
interpretazioni restrittive,
mascherate con titoli truffa. Tra le restrizioni,
quella che di fatto
esclude la diagnosi genetica di pre-impianto su
soggeti a rischio,
poichè si specifica che è permessa solo la mera
osservazione morfologica
degli embrioni per rilevare i casi di malformazioni
evidenti al
microscopio e non altro. Uno scandaloso bluff per
tutti. Il Comitato NO ALLA
LEGGE 40 chiede una iniziativa legislativa urgente
per la gravità delle
decisioni assunte, soprattutto a danno delle coppie
con gravi e reali
rischi di trasmettere patologie genetiche e virali.
Le associazioni del Comitato NO ALLA LEGGE 40 (Lega
Italiana Fibrosi
Cistica, Il Tribunale per i diritti del malato, l'
Associazione Madre
Provetta, Hera, ADUC, Amica Cicogna, l'Altra Cicogna e
tante altre)
chiedono pubblicamente al ministro un incontro, perché
ci sia una immediata e
concreta assunzione di responsabilità da parte del
Governo. Tanto più
dopo le polemiche condivise da tutti sull' ordinanza
del giudice di
Catania meno di un mese fa.
Tre i punti irrinunciabili che solo un decreto legge
potrebbe
modificare per porre fine all'emergenza:
1) Il riconoscimento della revocabilità assoluta del
consenso da parte
della donna e della coppia, in qualunque momento del
ciclo di
trattamento della fecondazione assistita. Questi,
infatti hanno diritto di
conoscere lo stato di salute dell'embrione attraverso
qualunque metodica
medica possibile, disponibile e praticabile al momento
della richiesta
della prestazione medica, in conformità con l'art. 44
del Codice
deontologico dei medici e della stessa legge 40.
2) La modifica dell'articolo che non prevede
l'accesso alle tecniche
di PMA ai portatori di malattie genetiche o virali.
3) La previsione della crioconservazione della
cellula uovo in fase
pronucleare.
E' urgente ed indispensabile mettere fine alla
cattiva medicina
inaugurata in questo Paese dall'entrata in vigore
della legge 40, come hanno
ricordato più volte i presidenti di non pochi ordini
provinciali dei
medici. Il Comitato No alla legge 40 annuncia che
dopo l' ordinanza di
Catania porterà avanti la battaglia legale nei
tribunali e subito dopo
le elezioni europee, promuove la convocazione di un
secondo Comitato
Referendario, perché si ampli il tavolo referendario
per raggiungere la
massima trasversalità e partecipazione. Le
Associazioni sono pronte ad
accogliere le organizzazioni partitiche dell'intero
arco parlamentare per
porre fine, tutti insieme, ed una volta per tutte alla
crudele idiozia
di norme irragionevoli.
COMITATO NO ALLA LEGGE 40
www.noallalegge40.org info 06/68134256
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