[Cm-roma] poionis...

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Autore: giuseppe
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Oggetto: [Cm-roma] poionis...
poionis significa costruire, o meglio forgiare,
o meglio ancora plasmare.
la poesia è poionis,
e quindi,
se seguite il ragionamento,
anche la bici è poionis,
anch'essa è poesia.

esiste spazio per ogni forma di poesia,
dalle dodecafoniche agli stornelli,
dai poemetti alla P.P.P (non è la pink paint party, sono i piccoli poemi
prosaici di Baudelaire)
persino alle poesia macchiate o troncate,
penso a Kubla Kan (sai che viaggio in bici fino alla mongolia
http://gege-en-vadrouille.champignytriathlon.org/ )
oppure a Cyrano, e al suo amore per l'assurdo fluire di vocaboli
[cut\\
Nasi rotti cotti cocci
forti tesi attesi accesi appesi mocci
avventurieri cavalieri masnadieri
arroganti claudicanti: nasi avanti! Claudicanti!
//cut]
ma penso anche ad Amleto (to bici, or not to bici)
e mi viene lecito ricondurre la poesia alla lotta per l'affermazione della
bici...

è in questi termini che io credo nella bici,
nel suo veicolare a disprezzo di ogni forma di costrizione.
non sia mai censurata la bici,
neanche se fatta entrare con macchine,
o se elettrica,
o se
usata da fermata di metro a lavoro e basta.
la poesia si tramanda con ogni mezzo necessario,
con ogni media necessario,
senza intermediari necessari.
le ville le usiamo per divertirci,
tra un dèjeuner sur l'herbe
e bagnanti caste.
le strade le prendiamo e le prenderemo sempre,
perchè la bellezza est dans la rue!

giuso il ciclocuoco