[Cm-roma] Ciclabili da fumetto?

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Autore: Marco Pierfranceschi
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Oggetto: [Cm-roma] Ciclabili da fumetto?
Alle 22:58, venerdì 11 giugno 2004, arianna05@??? ha scritto:
> Del resto roma non è campagna e se per arrivare da valle aurelia a
> t. vergata devo percorrere la casilina per forza, preferirei farlo su di
> una pista ciclabile e non in mezzo alle lamiere. Se sogni come dici "una
> rete ciclabile che si muova attraverso tutta Roma" mi sembra un po
> difficile che questa sia anche "lontana dalle arterie del traffico
> motorizzato, al tempo stesso veloce ed efficiente, e che passi in posti
> belli."....a meno che tu non viva a Paperopoli :O)


Io vivo "ar Quadraro", tanto per capirci... :^)
Se devo andare in centro la via più "diretta" è la Tuscolana fino a S.
Giovanni, poi Viale Manzoni e il Colosseo, ci arrivo in 20-25 minuti.
Questo se voglio morire.
Se non voglio morire passo per via del Mandrione, che mi scodella senza colpo
ferire a piazza Lodi, quindi giù fino a S. Giovanni (o dritto verso Porta
Maggiore -> Termini se devo prendere il treno) risalgo fino all'obelisco e
devio per villa Celimontana, arrivando al Colosseo da sopra (30-35 min).
Se oltre a non morire voglio pure vivere zompo sulla biammortizzata, faccio un
po' di zig zag che mi portano a via Demetriade e da qui sull'Appia Nuova,
attraverso "piratescamente" un incrocio malfatto, salgo sul marciapiede di
via dell'Almone e a metà entro da un buco nella rete nel parco della
Caffarella, passo un bel quarto d'ora in mezzo al verde, mi arrampico su un
ponticello che scavalca la ferrovia dalle parti di via Bitinia, sbuco su
piazza Galeria dove faccio marameo agli ingorgati, attraverso Porta Latina e
mi fiondo giù verso piazzale Numa Pompilio, attraverso l'incrocio, zompo sul
marciapiede, zompo sull'aiuola, ri-zompo giù dall'aiuola, attraverso il
controviale e salgo al volo sul prato, dove mi accoglie un simpatico
sentierino, manutenuto da quelli che ci fanno footing, a più di dieci metri
dal traffico e dalla puzza (non dal rumore, ma quasi nel verde...), arrivo a
piazza di Porta Capena e da lì un lungo marciapiede mi conduce all'arco di
trionfo sotto il Colosseo: 45-50 minuti ma arrivo col sorriso sulle labbra!

> Io non sono
> assolutamente contraria all'utilizzo ricreativo della bici ANZI!!!Dico solo
> che una ciclabile in un parco sono soldi buttati perche' nei parchi
> dovremmo poterci andare liberamente...


Beh, dipende da che parchi hai in mente. Roma ha dei parchi semiselvaggi che
per essere integrati in una rete ciclabile di qualche risistemazione hanno
bisogno. Non è il caso di villa Pamphili né di villa Borghese, ma lo è per la
maggior parte degli altri, penso alla Caffarella, al Pineto, al parco degli
Acquedotti, a quello di Centocelle.
In Caffarella andrebbero sistemati sentieri che al momento sono percorribili
solo in mountain bike, attrezzati ingressi ed uscite in punti che sono utili
a chi si sposta in bicicletta, ma nella logica del "parco chiuso" in cui si
va colla macchina gli unici ingressi sono in prossimità di piazze coi
parcheggi (largo Tacchi Venturi) mentre non c'è nulla più di un sentierino
lago 30cm per arrivare ad un punto assolutamente nodale per raggiungere
l'Appia Antica come l'incrocio tra via dell'Almone e via Appia Pignatelli.

> Non sono una
> fanatica della "bicicletta ad alto rischio" tra lamiere e smog per sentirmi
> ancor piu' eroina pero' per andare in facolta' mi serve una strada
> sicura...se poi e' bella, profumata, con chioschi di frutta fresca, lontana
> centinaia di km dal traffico TANTO MEGLIO....ma un posto cosi' sulla
> Casilina non c'e'...o sbaglio?


No, non c'è! :-(
Purtroppo nel tuo caso l'unica osservazione che posso fare è che hai posto un
problema che non ha soluzioni "indolori": stai talmente lontano che non puoi
permetterti deviazioni, e per andar dritta devi per forza attraversare buona
parte dei quartieri più brutti e trafficati della città, e impiegarci delle
ore... da e per parecchie altre zone saprei offrirti alternative, ma Valle
Aurelia-Tor Vergata è una tratta pressoché disperata.
Puoi provare, anche se immagino quale sarà l'esito.
Ti lascio con una botta di filosofia: Ursula k. Le Guin, nel bellissimo
romanzo "La mano sinistra delle tenebre" ad un certo punto ragiona sulla
"Assoluta inutilità di ottenere risposte giuste a domande sbagliate"!
:-)

Ciao

-- 
Marco Pierfranceschi
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