La carta con gli itinerari preparata dall'assessorato all'Ambiente in
collaborazione con la sovrintendenza.
Villa Pamphilj, un parco da bici.
Una mappa con le piste alla scoperta dei tesori nel verde.
Articolo di CECILIA GENTILE.
TESORI di Villa Pamphilj a portata di bicicletta. L'assessorato all'Ambiente
sta dando alle stampe una mappa del più grande parco storico di Roma in cui
per la prima volta compaiono gli itinerari ciclabili. Pedalata dopo
pedalata, nella cartina, ideata e realizzata dall'Ufficio Comunicazione del
Decimo Dipartimento in collaborazione con la Sovrintendenza comunale, sono
evidenziati tutti i monumenti, gli alberi e gli animali che si possono
incontrare lungo il percorso. Con il corredo di informazioni e fotografie
sul retro.
"Naturalmente la novità non è che a Villa Pamphilj si può andare in
bicicletta - spiega l'assessore Dario Esposito - le ville storiche sono
aperte alle due ruote dal 1997, da quando cioè è stato modificato il vecchio
regolamento comunale che lo vietava. Vogliamo invece dire che non solo non è
più proibito andare in bicicletta, ma che proprio la bicicletta è il mezzo
migliore per scoprire e godersi un parco cosi grande come Villa Pamphilj".
Per comunicarlo ai romani saranno presto pronte 10.000 mappe in
distribuzione gratuita in vari punti della città: nella villa, quando, nei
prossimi giorni, l'assessorato organizzerà una festa di presentazione
dell'iniziativa, ai Pit, i punti di informazione turistica, nei municipi,
negli uffici relazioni con il pubblico. La seconda mappa sarà Villa Ada,
fino a coprire tutto il verde storico di Roma.
In contemporanea, il Comune dovrà provvedere a sostituire i cartelli ormai
superati agli ingressi delle ville, alcuni dei quali ancora portano scritto
il vecchio divieto. Il nuovo regolamento comunale, all'articolo 21, "Tutela
dei parchi e giardini pubblici", alla lettera "e" dice invece che è proibito
"transitare nelle zone riservate ai pedoni con ciclomotori in genere". Via
libera alle bici, dunque, e nessuna multa ai ciclisti che possono entrare a
pieno titolo nelle ville. «In bicicletta sarà più facile percorrere gli
itinerari di interesse storico e naturalistico», scrive Esposito sulla mappa
in corso di stampa. In altre parole, quasi tutte le strade bianche
all'interno della villa sono adesso considerate percorsi ciclopedonali,
segnati con il colore arancione. Solo brevi segmenti, tratteggiati,
comportano l'obbligo , di portare la bici a mano "al fine di non arrecare
danni all'equilibrio naturalistico, storico, monumentale ed archeologico
della villa a di non modificarne i soprassuoli" , è spiegato in legenda.
Ancora. Sulla carta sono evidenziati tutti gli ingressi all'area verde.
Undici per l'esattezza: via Aurelia Antica 183, largo 3 giugno 1849, piazza
San Pancrazio, via Vitellia76, via Vitellia 102, via Leone XIII, 30, via
Leone XIII, 74, via Leone XIII, 75, largo Martin Luther King, 8, via della
Nocetta 30, via Aurelia Antica, 376. E anche le fermate dei bus che portano
al parco. Peccato che su questi bus non si possa caricare la bici. Lo scorso
marzo 2003 il presidente dell'Atac Mauro Calamante aveva annunciato per
l'agosto dello stesso anno il debutto dei jumbo dei par chi: cinque linee
espresse festive con servizio bici a bordo che avrebbero messo in
collegamento le aree verdi di Roma.
Ma è rimasta un'idea. Intanto, per chi non vuole avventurarsi tra i gas di
scarico dell'Olimpica o dell'Aurelia Antica, l'unico modo di raggiungere
Villa Pamphilj con la bici è di caricarla in macchina. Un limite che potrà
essere superato solo quando la villa verrà messa in rete, insieme agli altri
parchi di Roma, per realizzare un sistema ciclabile cittadino.
Tratto dalla Cronaca di Roma de "la Repubblica" del 12 Giugno 2004.
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